Dalla competizione di Cannes mancavano da ben sei anni, quando Non è un paese per vecchi incontrò grandi consensi ma non si portò a casa neanche un premio. Ora i fratelli Joel ed Ethan Coen ritentano la strada della Palma d’Oro con l’atteso Inside Llewin Davis, liberamente ispirato alla vita del cantante folk … ed interpretato da un cast in stato di grazia,Oscar Isaac, Justin Timberlake, Carey Mulligan, F. Murray Abraham e John Goodman.
Che tipo di personaggio è Llewyn Davis?
Joel Coen: Llewyn Davis è un personaggio che non un buon rapporto col successo. Il periodo in cui vive non è molto favorevole con i musicisti, i quali spesso sono costretti a pregare gli amici per essere ospitati. Ma nonostante il periodo, Llewyn cerca sempre l’autenticità dei testi e delle musiche anche se non trova mai fortuna. Il successo d’altronde è davvero imprevedibile. Ma a parte questo, il nostro intento era focalizzarci sulla fedeltà a se stessi e alla propria vena artistica, senza necessariamente sognare la fama.
Oscar Isaac: E’ un fallito, un eterno sfortunato che on si trova mai al posto giusto al momento giusto. Il suo carattere è distruttivo comportamento distruttivo, è uno che cerca costantemente l’autenticità piuttosto che una bella carriera e vive nell’eterno conflitto interiore tra. Aveva questo conflitto interiore tra fallimento e successo.
Come avete scelto il cast?
Ethan Coen: In film così la scelta degli attori è fondamentale. Quando scriviamo un personaggio che deve stare in scena per tutto il film, è necessario ce ci sia un attore che sappia recitare e comportarsi in un certo modo per tutto il tempo, come un musicista che deve tenere la canzone dall’inizio alla fine. Eravamo un po’ perplessi sulla scelta, poi però abbiamo incontrato Isaac.
Il vostro film ha un protagonista anche un gatto, perché questa scelta?
Joel Coen: Il film non ha propriamente una storia, una trama ben precisa, per questo abbiamo aggiunto il gatto, a cui in fondo gira attorno tutto il racconto..
Oscar, come ti sei preparato al personaggio?
Oscar Isaac: Era necessario comprendere il contesto del film e per questo ho lavorato un mese e mezzo prima delle riprese con Joel e Ethan. Poi il lavoro è passato alla parte musicale, e lì è stato fondamentale T Borne, che curava la colonna sonora, che mi ha dato un ottimo consiglio: “Canta come se cantassi da solo per te stesso. Justin Timberlake, il film è anche una riflessione su successo e fallimento nel mondo della musica. Tu ne sai qualcosa…
Justin Timberlake: Faccio il cantante sin da giovanissimo e ho visto tantissime persone di talento che non trovavano ascolto da parte di nessuno. A volte è la fortuna a lanciare le carriere e spesso ci si può trovare anche nel posto giusto, ma con persone sbagliate. La cosa più importante però è non fermarsi davanti agli ostacoli e continuare sempre ad esprimere se stessi.
Carey Mulligan, in questo film torni a cantare?
Carey Mulligan: Sinceramente ero molto nervosa, poi mi sono incontrata con Joel e Ethan e abbiamo iniziato a lavorare sulla musica, l’abbiamo ascoltata e abbiamo fatto le nostre scelte. Il talento più grande dei due registi a saperti mettere a tuo agio anche nelle situazioni più complicate. E poi, anche per me T Borne è stato molto importante. Lui ha scelto per ognuno la canzone che più di tutte potesse corrispondere alle nostre personalità
di Antonio Valerio Spera