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Incontro con Luca Miniero e il cast di Un boss in salotto

Creato il 30 dicembre 2013 da Oggialcinemanet @oggialcinema

30 dicembre 2013 • Speciale Cinema - Eventi, Vetrina Cinema

“La nostra commedia sulle radici per iniziare il nuovo anno”

Una famiglia perbene, una routine portata avanti con il sorriso e poi, d’un tratto, la sorpresa che tutto stravolge: l’arrivo inatteso di un fratello criminale. È Rocco Papaleo nei panni di Un boss in salotto, titolo dell’ultima commedia firmata Luca Miniero (il regista del fortunato Benvenuti al sud e del sequel Benvenuti al nord) con Paola Cortellesi e Luca Argentero. Uscirà il 1 gennaio, abbiamo incontrato regista e cast in conferenza stampa a Roma.

Se dovesse indicare gli ingredienti base della sua commedia?
Luca Miniero: Non sono bravo a descrivere i miei film perchè ne vedo sempre i difetti. Ogni regista, credo, fa il film che sente senza preoccuparsi di uscita o incassi. Non ritengo inoltre che la volgarità sia la discriminante per valutare un film, ci sono film volgari molto divertenti. La forza di Un boss in salotto è un cast originale, questo sì, capace di comunicare al pubblico.

Quanto hanno contribuito gli attori nella costruzione dei personaggi?
L. M.: Un personaggio si costruisce insieme, e così le situazioni comiche o molto al limite o ripetitive, sono quelle a cui un bravo attore sa dare una marcia in più. Abbiamo scelto Rocco Papaleo perchè rappresenta il sud in generale ed è un interprete di spessore, così come Paola Cortellesi che anche in fase di sceneggiatura ha contribuito con il suo personaggio.

Paola, il suo è un ruolo da protagonista a tutto tondo, cosa non comune per le donne in Italia…
Paola Cortellesi: Infatti spero ci siano sempre più donne protagoniste, di fatto c’è ancora una disparità di ruoli. Il primo nome in locandina è maschile in genere, avere un ruolo principale in una commedia dipende dalla fiducia che ti viene accordata da uno sceneggiatore o da un regista. Io sento di ringraziare Luca in modo particolare: sono mamma da qualche mese, ha aspettato la mia maternità per girare con me il film. Questo mi ha lusingato e motivato molto.

un boss in salotto

Cosa la colpiva del suo personaggio?
P. C. È donna che non amo, ho imparato a volerle bene anche se maltratta figli, marito e fratello, perchè ha una fragilità. Mi intrigava lavorare su una persona che si nasconde e si crea un’identità parallela, una donna scorretta e fastidiosa. E poi provare un dialetto diverso era divertente. E sì, anche essere sposata con Luca Argentero non è male. Propositi per il nuovo anno? Un altro film con Argentero per un pubblico più vivace: chiamiamo Lars Von Trier.

Luca Argentero: Confermo, è la seconda volta che siamo una coppia al cinema ma non consumiamo, auguro a noi e a tutti di avere un rapporto più passionale.

Chiediamo infine a Rocco Papaleo com’è stata questa esperienza sul set con Miniero.
Rocco Papaleo: Abbiamo provato a fare un film drammatico ma non ci siamo riusciti. Volevamo realizzare un film divertente sfruttando il grande talento anche di Angela Finocchiaro e di Ale (del duo comico Ale & Franz), oltre ai bravissimi bambini Lavinia e Saoul. Mi pare chiaro che il film insegni che il nord deve abbassare la cresta e guardare al sud come esempio. Scherzi a parte, è anche un film sulle radici, che sono tutto ciò che ci tiene in piedi. Io ad esempio ci sto ancorato perché mi servono per succhiare dalla terra, relazione principale che ho come uomo prima ancora che come artista.

Di Claudia Catalli per Oggialcinema.net

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