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Indagare si, ma non troppo: condannato De Magistris

Creato il 24 settembre 2014 da Lasfinge
Indagare si, ma non troppo: condannato De Magistris24/09/2014
Una rivalsa della politica contro la magistratura? Un atto di giustizia?
Un segnale per i pm?
In effetti rimane difficile da interpretare la condanna del sindaco di Napoli Luigi De Magistris da parte della X sezione penale del tribunale di Roma.
De Magistris viene condannato  per concorso in  abuso d'ufficio perché nel corso di una indagine svolta ai tempi in cui era pm a Catanzaro sono stati  acquisiti anche i tabulati telefonici di alcuni politici senza averne richiesta l'autorizzazione alle Camere.
Incriminata è l'inchiesta why not effettuata tra i 2006 ed il 2007 e nel corso della quale l'allora pm aveva demandato ad un consulente tecnico, Genchi anch'egli condannato, il compito di indagare sui rapporti telefonici desumibili dalla rubrica di un imprenditore, Antonio Saladino, oggetto dell'indagine.
Il consulente tecnico, peraltro appartenente ai corpi di polizia si  spinse oltre, nel senso che senza previa autorizzazione,  acquisì i tabulati telefonici di alcuni politici tra cui: Antonio Rutelli, Romano Prodi e Clemente Mastella.
De  Magistris è stato condannato ad un anno e tre mesi di reclusione ed alla interdizione per un anno dai pubblici uffici, ma con sospensione condizionale delle pene.
La responsabilità di De Magistris starebbe nel non avere sorvegliato con sufficiente attenzione le attività di Genchi, che verosimilmente sapeva di avere necessità di una specifica autorizzazione per acquisire i tabulati telefonici dei parlamentari.
Gioacchino Genchi è  l'esperto informatico della polizia di Stato, colui che si è occupato di indagini in  processi importanti come quelli che hanno rivelato le connessioni tra  politica e  mafia: già oggetto di accuse da parte di Berlusconi, ha  subito alcuni provvedimenti disciplinari proprio a causa della acquisizione dei tabulati telefonici.

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