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Indagato Formigoni per corruzione e finanziamento illecito: sistema regionale opaco, centralista e privo di efficaci controlli interni

Creato il 23 giugno 2012 da Cremonademocratica @paolozignani

Indagato per corruzione e finanziamento illecito dopo aver nascosto ogni problema, aver omesso di rispondere alle domande più ovvie, aver tratto con disprezzo e arroganza una giornalista, togliendole anche il microfono e pretendendo di farle lezione, e dopo aver dichiarato che le inchieste sono “fatti personali”, che “la gente è con lui”. Ora Formigoni non sfida più l’opposizione (“Se torniamo a votare, vinco ancora io” diceva alla fine dell’anno scorso).

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Roberto Formigoni

Ipotesi d’accusa di corruzione e finanziamento nell’inchiesta della Procura di Milano sui 70 milioni che il polo privato Fondazione Maugeri avrebbe pagato nel corso degli anni al faccendere Pierangelo Daccò (Comunione e Liberazione).

Bisognerà pure che il Celeste Formigoni si renda conto che la riforma sanitaria da lui voluta con tanta energia, anche contro il territorio, che chiedeva più attenzione al sociosanitario, meno accreditamenti e una programmazione a lungo mancata, presenta dei lati oscuri. E’ il sistema che non funziona, che presenta lati oscuri, che facilmente, concentrando i poteri al vertice della Regione, suscita dubbi. C’è troppa politica nella sanità lombarda: la giunta regionale nomina i direttori, non c’è un sistema di controllo efficiente sulle spese e guarda caso sono iniziate inchieste in serie. Che il presidente della Regione sia innocente o no, rimangono le lacune di un sistema che non garantisce sanità gratuita per tutti, come vuole la Costituzione non per ideologia, ma perché si tratta del metodo migliore per mettere i cittadini in condizione di dare il meglio.

I cittadini sono nel dramma ora. In provincia di Cremona il sistema sociosanitario fa acqua da tutte le parti: come facciano ad andare avanti le case di riposo diventate Fondazioni non si sa e a maggior ragione non si capisce perché il sociosanitario preveda rette altissime, che ormai sono diventate un lusso (1.600, 1.900 euro al mese). E’ un sistema malsano costruito in tanti anni di indifferenza della Regione e dello Stato ai problemi dei cittadini. L’inchiesta su Formigoni è un simbolo per un sistema opaco, che accentra i poteri e non è al servizio dei cittadini, fra ticket, rette enormi, tagli in serie.

p.z.

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