“Meritocrazia“: come vi avevamo anticipato alcune settimane fa, è questo -secondo l’indagine online ITalents-Comune di Milano- il fattore-chiave per risolvere alla radice il problema della fuga dei talenti dall’Italia.
L’indagine è stata ufficialmente presentata la scorsa settimana a Milano. Di seguito alcuni dei risultati più importanti emersi:
- l’80% degli expats ritiene la meritocrazia il fattore più rilevante nello spingere i giovani a lasciare l’Italia. Seguono: col 69% la possibilità di svolgere meglio il proprio lavoro, col 60% le remunerazioni più alte all’estero, col 55% la scarsa fiducia nell’Italia e la possibilità di un lavoro più stabile, infine -col 46%- un welfare migliore oltre le Alpi. La possibilità di venire realmente valorizzati appare dunque il motivo più importante di espatrio, ancor più del salario.
- nella fase di rientro, si rivelano un freno fondamentale le carriere lente e poco trasparenti in Italia (indicate dall’85% degli expats), seguite dai freni culturali italiani verso rischio e innovazione (65%) e dalle remunerazioni più basse nel Belpaese (64%).
— Interessante anche il quadro che emerge della nostra comunità all’estero: va premesso che l’indagine online ha coinvolto 1165 expats e 180 “rientrati”.
All’estero prevale nei contratti il tempo indeterminato (40%), contro il 20% di contratti determinati. Gli autonomi sono il 7%, gli studenti il 10%.
Gli uomini si confermano una maggioranza, ma risicata: 55%, contro il 45% di donne. Impressionante la quantità di laureati sul totale: ben l’88%.
Il Comune di Milano, sulla base dei risultati del questionario, ha messo in calendario due iniziative:
-il varo per la fine dell’estate dello sportello “Welcome Talent“, un unico punto di contatto per chi rientra a Milano dopo un periodo all’estero grazie alla legge Controesodo, per aiutarlo/a a orientarsi nei meandri della burocrazia e facilitare le pratiche di “ripartenza”;
-il lancio di un bando di 400mila euro per idee di impresa degli italiani che tornano dall’estero. Questo bando sarà in particolare dedicato alle idee di impresa innovativa e di start-up.
Qualcosa si muove. E’ il momento di estendere questa best practice anche ad altri comuni ed aree d’Italia. Solo così si potrà innescare un meccanismo virtuoso, in grado di rivoluzionare -per davvero- il sistema-Paese. I primi segnali stanno arrivando.