Stefano Cavanna
2012-12-21 04:15:00 Stefano CavannaTag:
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Anche gli Indesinence appartengono al novero delle doom band che tornano sulle scene dopo un lungo silenzio e, come accaduto in altri frangenti, ciò avviene con un lavoro che ripaga ampiamente le attese.
Il gruppo inglese mette sul piatto, sei anni dopo “Noctambulism”, un autentico carico da undici, esibendosi in un death-doom nel quale l'impatto delle sonorità pachidermiche prevale nettamente sui rari accenni di stampo melodico.
“Vessels Of Light And Decay”, dopo la breve intro “Flux”, inizia ad esibire le sembianze mostruose della creatura Indesinence con “Paradigms”, prima di una serie di lunghe e maestose tracce: riff granitici si abbattono come un maglio sui timpani dell'ascoltatore, ora con la lentezza esasperante del doom più canonico ora con le accelerazioni tipiche del death; in questo avvio dell’album, nei passaggi più rallentati sorgono spontanei accostamenti con i seminali Cathedral di “Forest Of Equilibrium” e non c'è dubbio che questa sia la perfetta rampa di lancio per un lavoro che non avrà momenti di cedimento per tutta la sua durata.
“Vanished” si palesa con le temibili sembianze dei Morbid Angel epoca “Blessed / Covenant”, per il suo sound “morboso” e avvolgente e per un growl degno del miglior Vincent ad opera di Ilia Rodriguez, mentre “Communion” accelera ulteriormente l’andatura, segnalandosi come l’episodio più violento del disco.
“La Madrugada Eterna” spezza ad arte la tensione con le sue sonorità di stampo ambient, preparando il terreno alla deragliante “Fade” dove gli Indesinence macinano instancabilmente, per quasi un quarto d’ora, i loro riff densi e distruttivi come una colata lavica.
“Unveiled” chiude questa splendida prova di compattezza e competenza musicale mostrando un volto più riflessivo del quartetto londinese, grazie alle sue frequenti aperture a sonorità acustiche dissonanti: il brano finisce spesso per lambire territori post-metal, lasciando spazio nella sua parte conclusiva a un crescendo entusiasmante che è il commiato ideale per l’ennesimo album imperdibile partorito dalla scena death-doom in questo prolifico 2012.
Track list :
1. 1. Flux
2. Paradigms
3. Vanished Is the Haze
4. Communion
5. La Madrugada Eterna
6. Fade (Further Beyond)
7. Unveiled
Line-up :
Andy McIvor Bass
Dani Ben-Haim Drums
John Wright Guitars, Bass
Ilia Rodriguez Guitars, Vocals
Autore : indesinence
Titolo: vessels of light and decay
Anno : 2012
Etichetta : profound lore records
Voto :
(8.50/
10)
Ea-ea
Evoken-atra Mors
Worship-terranean Wake