Ma soffermiamoci ora sulla situazione di un giocatore che forse dall’Indiana potrebbe andarsene: il soggetto in questione è Danny Granger, l’ala all-star che è letteralmente esploso in questi ultimi due-tre anni di regular season. I dubbi che mi pongo circa la sua permanenza ai Pacers sono molti e uno di questi è la chiamata al Draft (10a scelta assoulta n.d.r.) di Paul George, ex Fresno State University, che ricopre lo stesso ruolo di Danny (sebbene le caratteristiche non siano propriamente similissime) e la volontà di Bird di coinvolgerlo in una trade. Infatti qualche tempo fa non sono mancati i soliti rumors dei giornali: si è parlato di uno scambio con i Nets, che come contropartita tecnica offrivano il loro leader Devin Harris, ottimo giocatore a mio avviso, ma ovviamente, queste sono voci di corridoio senza alcuna conferma, e personalmente ritengo che New Jersey non voglia privarsi di un talento in prospettiva come Harris, anche se il Granger visto negli ultimi anni fa gola a molte squadre.
Il nativo di New Orleans è migliorato in maniera impressionante su tutti i fronti in questi ultimi anni (tiro da lontano e abilità nel palleggio in primis), passando dai 7.5 punti di media nell’anno da rookie agli strepitosi 25.8 di 2 stagioni fa. Da uno chiamato alla 17a scelta al draft (anche perché New Mexico, la sua università, non è delle più prestigiose e per questo forse ha perso qualche posizione nella lotteria) non capita spesso. Adesso mi chiedo: un giocatore che negli ultimi 3 anni è nettamente salito di livello come lui, può aspirare a qualche traguardo più ambizioso? Io penso di sì francamente, ma non è proprio detto che a Indiana questi traguardi siano raggiungibili in tempo breve e la volontà di puntare su uno come George potrebbe essere un chiaro segnale da parte della società di cercare di far smuovere qualcosa a livello di mercato per portare a casa un altro gran giocatore scambiandolo proprio con Granger.