Magazine Diario personale

Inferenza regale

Creato il 03 marzo 2015 da Povna @povna

Perry Mason, il collega di Diritto, bravissimo, ha preso un’aspettativa per motivi familiari, e, al ritorno dalle vacanze di natale, ha lasciato la scuola della ‘povna. Al suo posto è arrivata Vampiria, direttamente dai quartiere alti di una Napoli nobiliare. E’ stata accolta, da tutti, con perplessità crescente. Dai colleghi, per il modo di porsi svampito e un po’ monadico; dalla segretaria Stronzetta, per una certa sua tendenza a (fingere di) non capire le più elementari procedure burocratiche. E anche gli alunni, specchio di verità e innocenza, ci hanno messo il loro. In particolare, il colpo è stato accusato, forte, dalle Giovani Marmotte: dopo un inizio tosto, gli Esploratori avevano infatti imparato a rispettare, capire, e poi amare fortemente Perry Mason, con il suo rigore giusto (che andava incontro alla passione giudiziosa di questa strana classe) e passare ora a una modalità così caotica li ha lasciati, tutti quanti, pieni di pensieri. Tra tutti loro, è soprattutto Faline a soffrire di nostalgia: grazie a un giusto debito comminato questa estate (rimediato a settembre con un esame da manuale, e un sonoro 8) il rapporto tra lei e Perry Mason era improntato a uno scambio didattico intelligente, con originalità puntuale. Proprio per questo a Faline Vampiria continua ad andare giù pochissimo e, pur con educazione (e continuando a prendere 8) esprime sotto traccia il suo dissenso.
La ‘povna – che condivide con questa singolare varietà di alunna un amore istintivo, ricambiato, totalizzante (e fin dal primo giorno) – cerca dal canto suo di intervenire a smorzare i toni – ma deve confessare che molto spesso, poiché i giudizi di Faline li condivide al cento per cento, ci riesce abbastanza male.
L’apice arriva, prevedibile, un martedì all’intervallo. La ‘povna aspetta Vampiria per il cambio dell’ora, sulla porta; intanto Faline le chiacchiera solare accanto. Racconta di quel che sta leggendo, poi di quello che hanno fatto la settimana prima in classe. Il ricordo cade appunto su Diritto.
“Sa, prof., ci ha raccontato tutto su di lei, Napoli, la sua famiglia”.
La ‘povna si limita ad annuire, prudentemente.
“Pensi, ci ha pure detto che è una monarchica convinta”.
Il sopracciglio è più veloce, e si solleva prima che la ‘povna lo controlli. Si risistema subito, ma Faline è più pronta:
“Appunto, prof., io dico: ma come si può essere insegnanti di Diritto e contemporaneamente dichiararsi monarchici? Dopo il 1946? In Italia?”.


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