vanno a braccetto a casa mia.
se c’è la prima l’altro pure.
e così per chi avesse perso le puntate precedenti, a nemmeno un paio di mesi dall’ultima bestiale poussè eccomi di nuovo qui al punto di partenza.
a questo punto una domanda è di prassi: ma come? e la dieta? il famoso cambio di alimentazione? non ti ha aiutato?
ecco a dire la verità la dieta è rimasta tale solo sulla carta.
tra i vari casini non ce l’ho fatta a inquadrare tutto: a dire il vero il mese di novembre è stato un cumulo di appuntamenti medici per il marito, sicchè di spazio vitale per i miei geniali colpi di testa non c’è stato affatto.
in ogni caso, le mie ricadute leggere o pesanti che siano sono sempre scatenate anche da un piccolo momento di stress emotivo, ovvero di incaxxature passatemi il francesismo. questa volta lo stress fu causato dal pargolo che, questo lo capisco, è sotto antibiotico ed è irritabile, ma diciamo che questa volta però ha passato il segno. con le sue paroline non proprio gentili nei miei confronti.
e vabbè. si direbbe che non è una novità e che questo è il lato meno meraviglioso dell’esser mamma.
e siamo ancora al periodo dell’infanzia. tremo all’idea di quello adolescenziale.
intanto.vediamo se si tratta di un regalo passeggero donatomi dal virus influenzale che ha colpito la gola del piccolo. e se il cortisone a basso dosaggio riesce a calmare i linfociti impazziti.
sennò…non voglio pensarci no. al natale insieme al cortisone proprio no. sarebbe sfiga pura, all’ennesima potenza!