“Se Maometto non va alla montagna, la montagna va da Maometto”. Chissà se il reverendo Tim Ross, pastore metodista britannico con l’hobby del digitale e dell’arte contemporanea, ha pensato a questa massima prima di lanciare il suo innovativo servizio. Come riferisce il quotidiano The Telegraph, l’inventivo Ross ha deciso infatti di utilizzare i 140 caratteri di Twitter per inviare preghiere e brevi messaggi ai suoi fedeli. I quali sono invitati a leggere i medesimi ad alta voce e quindi ad inviare una sorta di messaggio di ricevuto digitando “Amen”.
Il reverendo Ross è convinto che con questo mezzo potrà unire in preghiera cristiani provenienti dalle più svariate parti del mondo e, cosa ancor più importante, raggiungere anche coloro che normalmente non mettono mai piede in chiesa. “La percezione che si ha della Chiesa –ha dichiarato Ross- è quella di qualcosa di rugginoso che sta in edifici obsoleti e non in contatto con il mondo che la circonda: la mia è una dichiarazione che siamo disposti ad abbracciare la rivoluzione tecnologica”.
A dimostrazione della sua passione per il mondo digitale, Tim Ross ha anche un blog che ha significativamente chiamato Twenty-First Century Christian.