Chi è della mia generazione o quasi ha sicuramente assistito all’evoluzione tecnologia avuta nei ultimi 30 anni. La macchina da scrivere è ormai un pezzo da museo, soppiantata dai Pc.
Da appassionato di informatica ho seguito da molto vicino questo evolvere delle cose e oggi mi son reso conto che la storia si ripete in modo perpetuo, quasi per un meccanismo ben studiato da una mente brillante. No non sto dando i numeri, il fatto è semplice da spiegare.
Il principio fu il 486, uno dei primi Personal Computer a invadere le case e gli uffici del mondo. 486 per chi non si intende è la sigla che determina il modello di processore la cosi detta CPU. All’improvviso o quasi comparve il Pentium che altro non era che un 486 evoluto, con il nome non più in sigla ma un marchio che fece storia. Da li si videro progressi e aggiornamenti continui del hardware su pc, tanto da arrivare al massimo del picco verso i primi anni 2000, dove un componente acquistato era quasi già obsoleto quando si usciva dal negozio. Lavoravo come commesso nel reparto informatica e veramente non riuscivamo a stare dietro alle novità e alle evoluzioni di qualsiasi tipo di componente. Ma tutto questo ormai è passato, l’evoluzione tecnologia non ha rallentato, si è semplicemente saturata. Oggi se si acquista un buon pc la sua durata può arrivare anche ai 5-6 anni senza grosse pretese e in ogni caso si ha sempre di aggiornalo e rinfrescarlo con qualche componente nuovo. Non sarà il top del momento ma il suo sporco lavoro lo fa benissimo.
Tutto questo giro di parole per dire che succede la stessa cosa nel mondo degli smartphone. Oggi leggevo la notizia dell’aggiornamento del HTC Desire, un tira, para e molla tra la casa produttrice e gli utenti finali, che si ritrovano uno smartphone acquistato al massimo 15 mesi fa’ e già praticamente obsoleto per i criteri di futuri aggiornamenti software. Praticamente la storia si ripete, punto di svolta l’uscita del Iphone. Prima i cosidetti cellulari intelligenti venivano considerato solo palmari e la loro diffusione era dedicata a un ristretto gruppo di utenti, dopo è stato il boom, fino ai giorni nostri dove lo smartphone comprato è già obsoleto o quasi all’uscita dal negozio.
Probabilmente è un meccanismo ben progettato e sfruttato dal fenomeno del consumismo, non essendo il mio campo non mi ci addentro, magari se tra di voi c’è qualcuno che ne capisce meglio mi dica se questa logica di consumo è alla base di qualcosa o semplicemente è lo sfruttamento delle innovazioni per far più soldi possibili. Se ci si guarda in giro lo si ritrova praticamente in tutte le salse, dai navigatori GPS alle macchine fotografiche.
Per non sbagliare e per una sorta di maturità non rincorro più l’ultimo modello, scelgo sempre il top di gamma quando devo acquistare e lo sostituisco solo quando è completamente ko…