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Innamoramento, amore e…dintorni.

Da Psytornello @psytornello

Innamoramento e amore

Che cos’è una coppia? Parliamo solo di due soggetti? No, quando parliamo di coppia facciamo riferimento a due persone che appartengono ad un’istituzione. La coppia è la storia di un incontro che dura, cioè di due individui che non riescono, per varie ragioni, a separarsi; che hanno vissuto dal momento del loro incontro un legame particolare, un legame d’appartenenza tale da renderli membri di una microistituzione denominata Coppia (la C maiuscola non è casuale), cioè un insieme particolare che li contiene tutti e due, alla costituzione e al mantenimento del quale tutti e due partecipano.

Ma la coppia non può avere inizio senza innamoramento. In questa fase ognuno vede nell’altro le caratteristiche che non riesce a trovare dentro di sé: l’innamoramento è quindi la possibilità di amare ciò che non ci è permesso di amare in noi stessi, perché incompatibile con l’immagine che ci eravamo strutturati in precedenza. Siamo convinti che tra due caratteristiche opposte, una sola ci appartenga; in realtà ambedue sono presenti ma ne privilegiamo solo una per semplificare la realtà e ridurre gli attriti tra le infinite polarità di cui siamo fatti. Nell’innamoramento quegli aspetti che ci appartengono, ma che avevamo seppellito, irrompono nella nostra vita e risultano improvvisamente evidenti nel momento in cui li proiettiamo sull’altro. L’innamoramento ha proprio a che fare con la curiosità e l’attrazione verso queste polarità opposte. E’ il momento in cui “si perde la testa”, perché è il cuore a farla da padrone…e il cuore può avere la meglio solo se la ragione non controlla. L’innamoramento, la sensualità, la sessualità stessa, sono utili a ridurre gli attriti che si sprigionerebbero dall’incontro tra due mondi in contrapposizione. L’innamoramento “abbassa le difese”, consente al nuovo di entrare e riduce l’influenza che la personalità esercita sulla disponibilità al cambiamento. Elementi che sono già dentro di noi ma che non riescono a comunicare tra loro, attraverso l’innamoramento possono incontrarsi e dare inizio a un dialogo.

Passa il tempo. Arriva la routine del quotidiano. Ecco che torna a riemergere il nostro funzionamento psichico abituale e ci si trova a scontrarsi con quegli aspetti che inizialmente ci avevano attratti. Tocca fare i conti con una complessità che durante l’innamoramento avevamo liquidato. E’ il momento dell’amore. E l’amore è quando il cuore resta aperto nonostante la testa funzioni. Il passaggio tra innamoramento e amore non è mai così lineare ed è anche frutto di momenti di crisi. La persona che sembrava una risposta alle nostre limitazioni, si trasforma in un tiranno ma questo tiranno in realtà è proprio ciò di cui abbiamo bisogno per evolvere. Dunque i membri della coppia sono come due apprendisti guerrieri che hanno avuto la fortuna di incontrarsi per trasformarsi in tiranni l’uno dell’altro. Ci sono diversi tipi di tiranni: il nostro tiranno sarà quello che nel modo più specifico, meschino e doloroso riuscirà a toccare i nostri punti più sensibili. Ma perché sono tanto sensibili questi punti? Tutto il problema nasce dall’importanza che diamo a noi stessi: la nostra personalità. E’ questa il nostro maggior sostegno ma anche il peggior nemico. Colui o colei che la minacciano, sono gli stessi individui che avevano promesso di sostenerla e possiamo sentirci profondamente delusi e amareggiati quando un affronto è compiuto proprio dalla persona che pensavamo ci avrebbe messo al riparo da tutto questo. La personalità, da un lato è il nucleo di tutto ciò che in noi ha un valore, dall’altro è il centro di tutta la nostra infelicità, e questa non deriva tanto da come è costruita la nostra personalità, ma dall’attaccamento che ne abbiamo. Tanto più profonda sarà la nostra crescita, quanto più riusciremo a perdere il senso di attaccamento verso la nostra personalità, che è soltanto una maschera e non ci rappresenta per intero perché non coincide con la nostra identità.

Chi è arrivato alla seconda fase, quella dell’amore, deve sapere che se riuscirà a vedersela con il tiranno che si è scelto, sarà certamente in grado di far fronte all’ignoto dentro di lui senza pericolo. Nulla può temprare lo spirito come trattare con persone impossibili in posizione di potere, e sappiamo quanto i membri di una coppia so siano spesso gli uni con gli altri. Le mogli e i mariti che invece soccombono al tiranno che si sono scelti, non saranno feriti dall’altro, ma dal loro personale senso di fallimento. Le soluzioni a questo stato sono:

 - Abbandonare definitivamente la via del marito o della moglie.
- Sceglierne un altro e cominciare da capo.
- Ritornare al combattimento con lo stesso tiranno, ma con maggiore giudizio.

Fonte:
Menghi P., “La coppia utile“, in “La coppia in crisi” Edizioni ITF Roma 1985.


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