L’Associazione Wedding Planners di Milano ha deciso in modo importante di puntare un faro sull’attività del wedding planner. Con una serie di interventi qualificati e grazie alla collaborazione ed al sostegno di CNA professioni, si cercherà dunque di approfondire a 360° l’attività dell’organizzatore di matrimoni.
Partiamo subito dall’inquadramento professionale, un tema forte e molto sentito, e proviamo a fare un sunto raccogliendo in un post le principali argomentazioni che sono state dette e scritte in merito.
Il primo elemento che balza agli occhi è che l’attività di wedding planning non è chiaramente disciplinata, ma anzi è piuttosto trascurata sia dal punto di vista fiscale che da quello civilistico; questa è l’unica certezza di ogni WP che esercita la professione da anni! Cercando informazioni sul web in merito all’inquadramento fiscale e all’apertura dell’attività di wedding planner troviamo spesso indicazioni che si riferiscono all’agenzia d’affari, per le quali il controllo sull’esercizio è di competenza del Comune.
La premessa ricorrente in tutte le indicazioni è che quella del WP è una figura professionale non specificatamente disciplinata. “La categoria del Wedding Planner fa parte di quelle non riconosciute e in fase di regolamentazione, quindi difficilmente standardizzabile” sostiene il dott. Giorgio Berloffa, Presidente di CNA Professioni. “E’ paragonabile ad esempio alla professione dei laureati in scienze motorie, una attività molto più consolidata rispetto a quella del Wedding Planner, ma che ad oggi resta di difficile definizione dato che non è stata ancora varata una specifica normativa a livello nazionale” dichiara inoltre Berloffa. “E poi, attenzione: siete principalmente dei professionisti, non una agenzia”.
In molti casi però il wedding planner intrattiene rapporti con diversi fornitori. Instaura ad esempio relazioni commerciali con fotografi, ristoratori, fioristi, acconciatori e tanti altri. Per tale motivo sarebbe corretto l’inquadramento come Agenzia d’affari. In questo caso, per svolgere l’attività, occorre presentare la Scia in Comune e iscriversi sia al Registro Imprese che all’Inps. Analizzeremo i costi nei prossimi post dedicati all’argomento.
Secondo la C.C.I.A.A. di Milano il “wedding planner” è una figura professionale, non imprenditoriale, che presta alle coppie in procinto di sposarsi qualche genere di consulenza rispetto all’organizzazione dell’evento nuziale. E’ intermediario tra i fornitori (fioristi, fotografi, location, ecc) e gli sposi (C.C.I.A.A. di Milano – R.E.A., aggiornamento del 19 febbraio 2007). Si noti bene che è l’attività di mera consulenza che attrae il wedding planner nell’ambito delle attività professionali.
Di contro, il WP assume veste imprenditoriale nel caso dello svolgimento dell’attività alla stregua dell’agenzia di affari per conto terzi o di catering, che si occupa dell’organizzazione di ricevimenti e che comprende tutte le operazioni di rifornimento di cibo e di bevande da parte di una impresa per mense, aerei, alberghi e privati (CCIAA di Milano).
“Io vorrei ricordare” aggiunge Stefania Arrigoni, Presidente A.W.P. “che in alcuni casi, se si offre esclusivamente un supporto di consulenza, l’attività del WP può essere inquadrata nella sfera del lavoro autonomo. Non occorre in questo caso registrarsi alla Camera di Commercio. Dal punto di vista previdenziale bisognerà tuttavia iscriversi alla gestione separata Inps, il che vuol dire avviare l’esercizio senza l’onere obbligatorio di circa € 3.400 annui di contributi.”
E’ bene quindi valutare attentamente se l’attività che svolgiamo o che vorremmo svolgere rientra nell’ambito dell’agenzia di affari oppure se in quella dell’agenzia di consulenza, delle quali approfondiremo la prossima volta i relativi inquadramenti fiscali.
Vi aspettiamo! Alla prossima settimana… sempre sintonizzati con l’ ASSOCIAZIONE WEDDING PLANNERS di Milano, l’unica in Italia che ha intrapreso il percorso della certificazione della Professione! Diffidate delle imitazioni!
Monia RE,
socio onorario, membro del Comitato di Gestione e docente presso l’AWP