Sono iniziati mercoledì 26 settembre 2012, a Milano, nell’auditorium del Consiglio regionale, a palazzo Pirelli, gli
Stati generali dell’aria di Regione Lombardia. Una due giorni che intende raccogliere da chiunque, enti, istituzioni, esperti
del settore, rappresentanti delle associazioni e semplici cittadini, contributi per il Piano regionale sulla qualità dell’aria
(Pria), il nuovo strumento di pianificazione e programmazione di Regione Lombardia, mirato a prevenire l’inquinamento
atmosferico e a ridurre le emissioni a tutela della salute e dell’ambiente.
Agostino Alloni, consigliere regionale del Pd, commenta così, quanto ascoltato stamattina, nella prima parte della
sessione di lavoro: “Sicuramente un’iniziativa positiva di Regione Lombardia, anche se in ritardo, a fronte di un problema
enorme di inquinamento atmosferico che riguarda proprio i nostri territori. Tant’è che meno di un mese fa, il 4 settembre,
il Tar ha emesso una sentenza che obbliga la Regione ad approvare il Pria entro 60 giorni”.
Tuttavia, secondo Alloni, adesso serve un passo in più: “E’ assolutamente necessario portare gli stati generali dell’aria sui
territori che sono e hanno esigenze diverse l’uno dall’altro. I problemi di inquinamento che abbiamo noi, nella parte sud
della Lombardia, sono ben diversi da quelli di Sondrio, ad esempio. E perché il percorso che porterà alla valutazione
ambientale strategica deve venire dal basso e non essere calato dall’alto. Quindi, è necessaria al più presto un’iniziativa
di ascolto che venga organizzata non solo dalla Regione, ma anche dalla Provincia di Cremona. E dicendo questo mi
rivolgo direttamente al suo presidente”.
Una richiesta rafforzata dai dati: a gennaio e febbraio ci sono stati 46 giorni di superamento di 50 microgrammi al metro
cubo per il Pm10 e 26 del livello di allarme di 75 microgrammi al metro cubo, con punte di 200. Il 31 marzo Cremona
aveva il triste primato lombardo con 68 giorni di superamento. E con la fine dell’estate il trend sembra ricominciato: dal 6
settembre è ben oltre il limite consigliato di 25 microgrammi al metro cubo.
A fronte di questi numeri, Alloni insiste: “Si mettano pure in campo azioni urgenti e straordinarie. Il Pria deve però indicare
interventi strutturali e strategici che invertano il modello di sviluppo. Dobbiamo guardare avanti – conclude Alloni – con l’idea
che il mondo vada riparato, ripensandolo e creando in questo modo occasioni di lavoro”.
Milano, 26 settembre 2012
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