Dico cucina greca pensi olio di oliva. E’ praticamente un’equazione. L’olio di oliva non è soltanto e quasi l’unico grasso che si usa per cucinare; è una cultura, un’identità, un’ appartenenza, senza rivali e senza pretendenti al trono sul quale si siede da migliaia di anni.Insomma, nessun altro grasso insidia la sua supremazia e inevitabilmente vale anche per me che sono cresciuta vedendo le latte di olio da 18 kg che arrivavano ogni anno a casa nostra e non uso il plurale a caso! Considerarne un altro in cucina era praticamente impossibile e anche per me fu così per parecchi anni, finchè non ho cominciato a usare l’olio di arachidi per friggere, per questioni di sapore ma soprattutto di costi, di girasole per la maionese, il burro per i risotti, qualche rara volta lo strutto, etc. etc. L’olio di sesamo invece non l’avevo mai considerato pur essendo il sesamo presentissimo nella cucina greca e conseguentemente anche nella mia: dal tahini al halwas, alle superfici di dolci e salati che si cospargono di semi e al più recente gomasio. Ma dato che quest’anno è l’anno nero dell’olio italiano e anche se per me non è possibile non avere nella mia dispensa olio di oliva, mi sento, come dire, esposta alle intemperie della vita, ho cominciato a pensare a un degno sostituto, almeno finchè durano le vacche magre!
Ingredienti:- 3 fette di pane possibilmente casereccio - 1 cucchiaio colmo di tahini- il succo di mezzo limone- 10 olive nere snocciolate tagliate a metà- 6 pomodorini tipo ciliegini- 2 acciughe sotto sale- 1 cucchiaio di capperi sotto sale- rucola- sale- pepe macinato fresco- olio di sesamo