Di Virgilia Bertolotto. Richard Benson è uno scrittore cialtrone che alla vigilia della consegna di una sceneggiatura non ha ancora scritto una pagina. Gabrielle Simpson, la dattilografa chiamata per copiare a macchina lo script, finirà per aiutarlo a trovare l’ispirazione e non solo.
Rifacimento del francese Henriette (La fête à Henriette, 1952) di Julien Duvivier, Insieme a Parigi (Paris When It Sizzles, 1964) di Richard Quine non è sicuramente l’opera migliore della gloriosa filmografia di William Holden e Audrey Hepburn, ma è comunque una commedia gradevole, ancora godibile a distanza di 50 anni e ricca di trovate divertenti. A detta del figlio dell’attrice, questo era il film che la Hepburn più aveva amato nella sua lunga carriera.
Il punto di forza del film è il grande affiatamento tra William Holden e Audrey Hepburn, che si ritrovano insieme
sul set 10 anni dopo Sabrina (1954) di Billy Wilder: quell’affetto che vediamo sbocciare lentamente tra i loro personaggi sembra lo spettro del loro grande amore, mai sviluppatosi, ma nemmeno mai dimenticato, soprattutto da parte di Holden. E c’è molto di autobiografico nel personaggio di William Holden, dalla dipendenza dall’alcool alla “gloriosa avidità professionale” con cui Benson descrive la propria vita. Lo stesso Holden ha dichiarato, nel libro William Holden A Biography di Michelangelo Capua Jefferson: “Mi ricordo il giorno del mio arrivo all’aeroporto di Orly per Insieme a Parigi. Sentivo i miei passi echeggiare contro le pareti del corridoio di transito, proprio come un condannato percorre a piedi l’ultimo miglio. Ho capito che dovevo affrontare Audrey e il mio bere. Non credevo di poter gestire entrambe le situazioni.” William Holden aveva già interpretato uno sceneggiatore indolente, nel capolavoro di Billy Wilder Viale del tramonto (Sunset Blvd., 1950).Molte sono le citazioni ad altre pellicole dell’epoca: ad un certo punto Benson nomina Pigmalione, riferendosi al film My fair lady (1964) di George Cukor, che ha Audrey Hepburn per protagonista; più volte si fa riferimento a Colazione da Tiffany (Breakfast at Tiffany’s, 1961) di Blake Edwards, sempre con la Hepburn e con lo stesso sceneggiatore di Insieme a Parigi, George Axelrod; l’attrice ha lo stesso nome, Gabrielle, anche in La storia di una monaca (The Nun’s Story, 1959) di Fred Zinnemann. Inoltre, molte location sono le stesse di Sciarada (Charade, 1963) di Stanley Donen, film girato da Audrey Hepburn pochi mesi prima. Numerosi anche i camei di star del calibro di Tony Curtis e Marlene Dietrich, Mel Ferrer (il marito di Audrey Hepburn) e la voce di Frank Sinatra che canta.
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