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Insopportabili modi per chiamare il proprio fidanzato

Creato il 24 luglio 2015 da Morgatta @morgatta

venerdìcity

In questa stagione (ma pure in inverno) alle domeniche libere ho sempre preferito i lunedì: meno caos, meno traffico, più spazio per stendere l’asciugamano in spiaggia e meno vicini di ombrellone a infastidire i miei (pochi) momenti di relax (lo so, con l’età sto diventando una scassapalle, ma quando esco per poche ore dal tram tram quotidiano ho bisogno di quiete…se volevo lo stress o il casino rimanevo in città, ecco). Eppure, anche nel lunedì più tranquillo passato a mollo nella più paradisiaca delle piscine affacciate sul mare, qualcosa che disturba c’è sempre: quintali di coppiette…ed i loro assurdi modi di chiamarsi a vicenda!!!

coppietteee

Una ricerca dell’Università di Boston sostiene che l’uso di vezzeggiativi e nomignoli amorosi e dolci sia un segnale dell’amore vero.”  Io penso che i ricercatori di Boston debbano iniziare a drogarsi e spostare le loro ricerche su qualcosa di più utile. Detto ciò, ho anche io svolto la mia personale ricerca, ascoltando e segnalando i nomignoli più fastidiosi che le donne moderne affibbiano ai loro (poveri) uomini

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Quelle fissate con i diminutivi: qualunque parola va bene, purché finisca in “INO”! Orsacchiottino, cucciolino, coccolino, amorino, pucciolino…pucciolino? La reazione di lui in pubblico è quella di volersi seppellire, soprattutto davanti agli amici. Se poi a lei per caso scappa un Pisellino o Patatino, è probabile che non si faccia mai più risentire!!! Abbiate pietà di questi poveri esseri, al massimo provate con degli accrescitivi (che io preferisco): figone, gnoccolone, cicciolone…mi sembrano più pieni e meno idioti, no? ;)

Quelle che troncano ogni parola: amò, tesò, cuò…sia in versione accentata ma anche in versione strascicata con principio di lamentela: amooo…tesooo…cuooo. Danno fastidio alle orecchie, oltre a conferire immediatamente a colei che lo pronuncia un che di sciatto-coatto. Perché quando queste parole escono rivolte all’ “amò” di turno si deforma anche la bocca…e pure la faccia. Aiuto!

Le teatrali preferiscono conferire al nomignolo qualcosa che lo renda estremamente scenico, a tratti drammatico: vita mia, cuore mio, tesoro mio, occhi dei miei occhi, amore della mia vita…miii che distruzione psicologica. L’uso smodato nella coppia dell’aggettivo possessivo “MIO” è solo un vano tentativo di ipnotizzare il vostro lui affinché creda davvero di essere vostro. Sarò sincera: non funziona! Fanno finta di crederci, ma in realtà non ci credono mai fino in fondo ;)

Le food-addicted sono quelle che si mangerebbero anche il proprio uomo…cioè, quelle che anche il fidanzato è riconducibile a qualcosa di commestibile: zucchinetto, carciofotto, pandorino, zuccherino, cipollotto, panzerotto…ma che davvero? Provate a chiamarlo FAVA*, magari si sente più virile… (*Le fave in Toscana sono i baccelli…ma è anche usato come appellativo amoroso per indicare l’augello maschile, specialmente se di discrete dimensioni…che altrimenti prende il nome di favetta)!

Ci sono infine quelle che “l’inglese fa più figo” e anche più trendy, per questo sono arrivati ad essere parecchio di moda appellativi come Baby e Love che, pronunciati con un accento nordico e con fare da business woman (e lui che arriva scodinzolando), diventano l’apoteosi dell’insopportabilità. Anche perché ve lo immaginate detto da una donna del sud? Questo “baby” diventerebbe un “bebbbì”, pronunciato con quindici “b” e l’accento in fondo. E poi muore…

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Io i nomignoli al massimo li uso per i miei gatti…e voi? Momento outing: qual’è il nomignolo più idiota/simpatico/improbabile con cui avete chiamato un fidanzato? Ma soprattutto: lui ne era contento?!? ;)



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