L’anno scorso sono venuta a conoscenza, non so bene come, di instagram; probabilmente leggendo qualche articolo sulle migliori app dell’anno o più semplicemente scorrendo le 25 Top App gratuite su App Store.
instagram iconE come dice il grande Alessandro Mannarino: "E fu Amore, E fu Rivoluzione!" (ma questa è un'altra storia).
Per chi ancora non conoscesse questa meraviglia delle meraviglie, una breve spiegazione unprofessional but addicted: Instagram è una app per smartphone, nata a suo tempo solo per il mondo Apple, iPhone e iPad, da pochi mesi disponibile anche per Android.
Instagram si presenta con una interfaccia molto intuitiva e, sfruttando la telecamera del telefono, ti dà la possibilità di scattare foto a cui applicarci 18 differenti filtri vintage e “lomography oriented” oltre ad altri effetti quali la sfumatura, le cornici e la solarizzazione. In men che non si dica instagram ti fa sentire “quasi” un fotografo, rendendo creativo anche colui che si è sempre sentito la persona meno creativa dell’universo conosciuto (o del Multiverso del Mondo Disco, ma anche questa, è un’altra storia).
i filtri
In un batter d’occhio, o meglio, di click, le tue foto così sapientemente filtrate (il più delle volte a caso) vengono condivise con i tuoi follower. Difatti instagram ragiona più come Twitter che come Facebook: non devi chiedere l’amicizia a nessuno (a meno che il profilo non sia settato come privato e la richiesta debba essere inoltrata e accettata) ma puoi semplicemente cominciare a seguire le persone di cui ti piacciono le foto in modo tale che compaiano sulla tua bacheca, ordinate in cronologia decrescente. Con un click, ti metti in contatto con persone a te vicine o dall’altra parte del mondo.
Puoi seguire ed essere seguito, condividere le foto e scambiare (poche) parole, più che altro con l’uso della at (@) per menzionare un altro utente e con l’hashtag (#) per agevolare la ricerca di un determinato argomento, attraverso delle parole chiave precedute da # . Usare gli hashtag fa la sua differenza, porta instagram ad un livello superiore.
L’arte di realizzare foto con lo smartphone quindi, ossia un mondo consacrato con il termine iPhoneografia e più recentemente anche Androidografia. Fondamentale, per l’esplosione di questo fenomeno di massa, è stata la “componente social”, che ha avuto il suo più grande impatto mondiale nel 2004 (anno di nascita di Facebook) e instagram, che non è l’unica app con cui si può praticare l’iPhoneografia, ha saputo creare un social network e poi una community di successo, vincendo su tutte le altre app. Chi usa Instagram però fa spesso uso anche di altre app che, nel corso dei loro aggiornamenti, si sono sempre di più allineate e rese compatibili per lo sharing via instagram. Di seguito le 11 app a mio avviso più interessanti (e la maggior parte gratuite), di supporto a instagram:
- Snapseed: si merita il primo posto della mia Top 11, una delle migliori app per il fotoritocco, intuitiva e con molte opzioni. Le più belle, da me largamente usate-abusate sono il “tune image”, il “drama” e il “details”. Su App Store a € 3,99 (ma a volte, per un solo giorno, è scaricabile gratuitamente).
- HDR FX: ottimo supporto per filtrare porzioni di panorama decidendo la linea d’orizzonte; dà il meglio di se con cieli, spiagge e campi di grano. Gratuita.
- Photosynth: per creare panoramiche e foto ambientate con effetto “fish eye”. Gratuita.
- RetroGram: per aggiungere ai tuoi scatti un tocco estremamente vintage. Tanti filtri di default e molti altri sia gratuiti che a pagamento nel Filter Market. Gratuita.
- Filter Mania: come per RetroGram, tanti filtri di default, un pò meno vintage e più diversificati, e la possibilità di installarne moltri altri tra gratuiti e a pagamento nel Filter Market. Gratuita.
- Color Effects: utile per delle belle foto in bianco e nero o monocromatiche e un oggetto o una porzione della foto a colori. E’ possibile inoltre falsare i colori o cambiare le tonalità dello scatto originale. Il tutto disegnando e delimitando la porzione interessata con un dito. Gratuita.
- Fotocamera: Pochi i filtri non a pagamento, ma molto interessante l’opzione awesomize e impagabile l’humor durante il download: durante il caricamento dei filtri applicati all’immagine e il salvataggio su Camera Roll, si possono leggere delle frasi che sono delle vere e proprie chicche. Non ve le svelo. Gratuita.
- Power Cam: molto utile per creare collage di foto scegliendo tra una buona quantità di griglie e cornici. La condivisione con instagram non è immediata. Gratuita.
- Squaready: utile per riflettere le foto, ruotarle, tagliarle, renderle grandi quanto lo schermo o rimpicciolire dando un colore di sfondo (web palette) il tutto in maniera modulare. Gratuita.
- LabelBox: per applicare scritte, quali hashtag e firme per esempio, sulle foto. Vi sono diverse scelte di etichette e font associati ad esse. Gratuita.
- E infine come non avere la app instagramers: per essere sempre aggiornati sugli eventi della community e sulle novità relative a instagram. Molto interessante e utile la ricerca dei tags (#) che ti dà tra i risultati il numero di foto taggate, il nome del creatore e la data di creazione. Gratuita.
Cito Gianpiero Riva, inventore dell’hashtag #editoftheday per meglio comprendere l’arte dell’iPhoneografia: “La foto fatta con lo smartphone è una sfida: la varietà di composizione è limitata dall’ottica fissa, ma le molteplici applicazione per l’editing “servoassistito” permettono di superare questo limite. La praticità e la portabilità degli smartphone ha poi favorito la nascita di un altro affascinante fenomeno: lo streetphotography.”
instagram addiction
instagram ha creato da subito un amore incondizionato, una passione per la condivisione delle proprie foto che non si vedeva dai tempi della Polaroid (scatta e stampa in maniera quasi immediata, parlando di un’epoca pre-digitale) seppur circoscritta alla “condivisione” della tua “rete” locale: gli amici e parenti vicino a te. La community di Instagram è quel qualcosa in più che non troverai in altre app.
Nel giro di poco più di una connessione web, si sono creati dei gruppi di “instagramers“. Vediamo di seguito chi sono.
Gli “instagramers” o “igers“, sono coloro che fanno parte della community di instagram, più nello specifico sono gruppi di fan che si sono creati spontaneamente e che sotto questo nome, sono diventati i punti di riferimento locali per tutti gli appassionati di questo social network. L’idea di fondare il primo gruppo instagramers è partita da Philippe Gonzalez (@PhilGonzalez), un ragazzo spagnolo che, nel gennaio del 2011, ha deciso di registrare il marchio e fondare il primo gruppo locale. Da allora il fenomeno si esteso sempre più ed in poco tempo è passato da fenomeno locale a internazionale: nel giro di 6 mesi si sono registrati 90 gruppi in tutto il mondo, ad oggi siamo più di 300.
Dico “siamo” perchè anche io, @giorgiapilgrim (feel free to follow me!), faccio parte della crew degli igers della mia città: Igers Ravenna.
instagramers
Il nostro “obiettivo” è quello di tutelare instagram e gli instagramers, fare rete insieme agli altri gruppi vicini e lontani con uno sguardo agli instagramers internazionali e al punto di riferimento nazionale: instagramers Italia.
La community degli Igers Ravenna nasce dall’incontro di appassionati iPhoneographer di Ravenna e dintorni. I membri del gruppo gestiscono una settimana ciascuno il profilo @igersravenna, scelta voluta per dare la possibilità agli altri igers e follower di conoscere e scoprire il nostro territorio sotto molti punti di vista e attraverso scatti “a più mani”.
Il gruppo è formato da web designer, illustratori, studenti, fotografi, writer, blogger, titolari di locali, grafici, liberi professionisti e liberi pensatori.
Un gruppo misto di sognatori sotto un comune denominatore: Instagram. Il nostro founder @geragera è regista di professione, quindi con pensieri a “mille frame al secondo”. Ogni tanto si ferma ad aspettarci e cristallizza un singolo frame sull’iPhone: click sul pollice e hashtag sull’indice, in una orchestra di filtri.
Gli Igers Ravenna propongono challenge locali settimanali, InstaWalk e InstaMeet per un coinvolgimento a 360°.
instagram crackers
Il fenomeno si è propagato e ha generato, oltre a community di fan appassionati, anche una serie di eventi collaterali, dai meeting nella vita reale e la creazione di gadget, merchandising e concept design dedicato al mondo instagram, alcuni davvero geniali (vedi gli instaglasses e la instagram socialmatic camera), e siti web dedicati al mondo instagram, come il viewer statigr.am e la mostra (e vendita) online delle tue foto stampate su tela di instacanv.as. Il tutto reso più spicy (per i social media marketers) dall’interesse di sempre più aziende al fenomeno fotografico e alla promo in “photo reportage in diretta”.L’applicazione è stata recentemente acquistata da Facebook.
Instaglasses: gli occhiali da sole
L’acquisizione sta già apportando importanti aggiornamenti all’applicazione che, proprio la sera del 25 giugno, è stata rilasciata nella versione 2.5.0 . Il cambio che sicuramente hanno notato tutti gli igers è il quasi abbandono della Popular page a favore della Explore page, dove è comparsa inoltre la ricerca per parole chiave e per nomi utente. Un pochino più nascosto, ma non per questo meno importante, è l’implementazione con Facebook e le impostazioni di condivisione: oltre a poter condividere i tuoi scatti su Facebook, è stato implementato anche il like alle foto e utenti che segui, comparendo direttamente sulla tua Facebook Timeline.Se sei appassionato di iPhoneography, cerca il tuo gruppo locale, unisciti a loro, usa gli hashtag e Let’s instagram the World!