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instamonth gennaio

Da Gynepraio @valeria_fiore

E’ innegabile che io abbia una passione per i social media: ne ho scritto in due occasioni (qui e qui) e li utilizzo regolarmente. Ho capito i meccanismi che li regolano, e penso siano tutt’altro che banali. Buona osservatrice, pessima utente: non sono sintetica, elaboro costrutti troppo complicati, sono incostante e anche inspiegabilmente timida. Ci sono alcune talentuose persone che padroneggiano la tecnica (l’arte?) di “scrivere breve” e di “scrivere lungo”, e riescono a comunicare il proprio sé (professionale, artistico, personale, emotivo) in 140 o 1400 caratteri, senza perdere in stile e coerenza. Ma io no, e devo dire che -considerata la mia sindrome da prima della classe e la mia propensione alla frustrazione disperata- la sto prendendo piuttosto bene.instamonth gennaio

Il social media su cui mi sto divertendo di più, ultimamente, è Instagram. Io vorrei urlare a gran voce che ho un profilo Instagram bellissimo, ma purtroppo devo dire che non è nulla di che ho ampi spazi di miglioramento. Ma capitemi, io e la fotografia non andiamo d’accordo. Un mio ex fidanzato lamentava che c’erano mille foto in cui comparivo io e nessuna in cui ci fosse lui. Scoglionata Impietosita, durante un weekend fuori porta, ho timidamente iniziato a scattargli qualche foto. Di ritorno, le abbiamo riguardate per scoprire che in ogni inquadratura -davanti alla chiesa, nel vicoletto di ciottoli, sulla caletta accessibile solo in motoscafo- avevo incluso un cestino cestino dell’immondizia. Ho uno spiccato occhio trash, diciamo.

Ho quindi deciso che nel 2015 Instagram sarà il mio allenamento -spero quotidiano- a guardare, vedere e scegliere. Se non altro, per pochi minuti della mia giornata, mi obbligherò a trovare un soggetto degno di essere divulgato: se non bello, almeno significativo, o memorabile per me. Spero che questo esperimento mi porti a scoprire nuove passioni, o riconfermare quelle esistenti, a scolpire il mio gusto, a dire a me stessa e agli altri qualcosa in più di me. In sostanza, definirmi o ridefinirmi come persona. Ecco i risultati del primo mese, AKA Instamonth gennaio 2015, suddiviso in categorie.

#food. Sarà che non devo più sfamare solo me stessa? Sarà che ho una cucina nuova? Passerà, o diventeremo obesi.

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Brunch, crumble di mele, torta di mele, rose di mele. Voi-sapete-chi ama le mele, se non fosse chiaro.

#objects. Cose, oggetti, regali, che hanno avuto un significato importante o che, per la loro bellezza, si meritano 1 minuto di attenzione.

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Yankee Candle “Snow in love”, Acqua di Cherasco al profumo di colazione, il mio kit da scrittura

#casa. E’ solo eccitazione per la novità. Tranquilli, mi passerà.

instamonth gennaio

Zona conversazione, cucina, libreria, cabina armadio pre-decluttering, corridoio, mio bagno

#shelfie. Un capitolo e un hashtag a parte spetta alle foto delle nicchie, mia grande passione costatami ore solitarie su Pinterest. Comunque, finite le nicchie, passata l’infatuazione.

instamonth gennaio

Cucina n°1, studio, cucina n°2

#ootd. Ogni tanto, mi sento felice di ciò che indosso anche se, trovandomi in pieno decluttering dell’armadio, non si tratta di new entries. Tutte le foto sono state scattate mentre voi-sapete-chi non c’era, altrimenti ci saremmo già lasciati.

instamonth gennaio

Ho ricominciato a portare gli orologi e i capelli biondi. Mi vesto sempre come una segretaria.

#farecose. Volte in cui mi sono bloccata nel bel mezzo di un’operazione che mi piaceva. Sono poche foto, quindi vuol dire che ero più intenta a godermela che a fotografarla.

instamonth gennaio

Passeggiare, stirare cantando, reinvasare le piante, donare il sangue leggendo “Sottomissione” di Houellebecq

Il mio profilo Instagram è @gynepraio. Se volete seguirlo, io sono felice. Ma sarei altrettanto felice se mi consigliaste dei profili Instagram imperdibili. Buon weekend a tutti.


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