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Insubria: il nuovo rettore e la sfida del territorio

Creato il 03 ottobre 2012 da Bagaidecomm @BagaideComm
In data 26 settembre, le urne elettorali hanno proclamato Alberto Coen Porosini (prorettore vicario designato: Giuseppe Colangelo) nuovo Magnifico Rettore dell'Università dell'Insubria per il sessennio 2012-18, che sostituirà a far data 1 novembre 2012 il “padre” e storico Rettore Renzo Dionigi alla guida dell'ateneo comasco-varesino.
L'ex preside della facoltà di Scienze MM.FF.NN. in seconda votazione (nella prima non aveva raggiunto la maggioranza assoluta di 274 voti) ha prevalso sui concorrenti candidati Marco Rocca e Anna Maria Arcari, esprimendo così la scelta del collegio dei “grandi elettori” composto da rappresentanti del personale t/a, docente e del corpo studentesco.
Nel nuovo Magnifico Rettore tutto il piccolo mondo insubre ripone le speranze di affrontare adeguatamente le sfide che la nostra università deve ancora affrontare per uscire dalla sottostima e dalla scarsa adesione che il territorio (società civile – imprese – istituzioni) sembra ancora nutrire verso una realtà emergente nel panorama accademico italiano (26° posto nella classifica generale degli atenei italiani stilata da Censis – LaRepubblica), considerando anche le sue dimensioni da “piccolo ateneo”.
La maggior capacità di inserirsi nel territorio, dunque, dovrà essere il principale obiettivo e parametro di valutazione del suo operato, tra sei anni. Perché senza la capacità di “affermarsi” in questo senso, ancora poco varranno i lodevoli risultati già raggiunti in alcuni ambiti (il 4° posto di giurisprudenza magistrale in Italia, oppure il 20° posto di scienze, solo per citarne alcuni): l'Insubria ha dimostrato di poter offrire una didattica e una ricerca di livello, ma ancora poco coordinate verso “l'esterno”. E ancora: intrigante è il progetto (ormai di lunga data almeno nelle idee) del campus; ma non scordiamoci anzitutto quali sono le priorità, che devono costituire la base per poi lanciarsi verso traguardi più ambiziosi: sedi più funzionali, potenziamento dei servizi e dell'area “diritto allo studio”.
A tali questioni aperte, fino ad oggi in modo incompleto o timidamente affrontate, si chiede al nuovo Rettore di cercare una soluzione convincente. E dalla definizione degli interventi non potranno esimersi nemmeno i rappresentanti degli studenti, che in modo pressoché compatto hanno dato fiducia proprio a Coen. Anche da un loro maggior coinvolgimento dipenderanno i risultati (si spera positivi) dell'Insubria dei prossimi sei anni; se ne tenga conto evitando soluzioni “verticistiche”, pur nella definizione di delicate strategie globali.

Un augurio di un buon lavoro, professor Coen.

S. Beccardi

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