
Direttamente dalla scrivania di Pierluigi

Dottor Spock? Chi se ne ricorda? Sì sì. Proprio lui, proprio il nostro vulcaniano capace di far svenire una persona con un semplice tocco della mano. Per un attimo ho pensato di veder apparire il capitano Kirk con tutta l’allegra compagnia quando il nostro protagonista, Ian, mette ko un nerboruto narcotrafficante con un semplice tocco della mano. Levate alcune incongruenze dovute forse ai tagli operati sul testo, del tipo “bloccata alla parete con una mano sulla bocca e una pistola puntata alla tempia, si volta e lo guarda intensamente negli occhi.” Domanda: e come ha fatto? Sarà parente del mago Silvan? Oppure la comparsa di arma in mano, destinata a svanire all’occorrenza come se non ci fosse mai stata.
La trama? Fondamentalmente gli elementi narrativi ci son tutti: avventura, mistero, giallo, intrigo internazionale, amore, passione… e che passione ragazzi. I due protagonisti si sbranano letteralmente a vicenda. Le scene sono calde, bollenti. Schiette ed esplicite, poco spazio all’immaginazione, in tutta sincerità, le avrei addebitate a un uomo per quanto crude. Manca a mio avviso di quel tocco erotico presente nella maggior parte dei romanzi sul genere e che appartiene fondamentalmente alla donna: quel do e non do, quel vedo e non vedo, quelle corde che arrivano a emozionare e a far venire pensieri bollenti anche solo con un semplice sguardo o un tocco della mano. Dalle poche letture passate, l’amplesso era costituito da un iter letterario ben definito e con descrizioni in cui erano valorizzate più le emozioni dei soggetti che l’atto fisico. C’era amore. Qui non ne ho visto se non in una sua sottoforma perversa. Pensavo avesse uno stile delicato e sobrio: ci va giù pesante ragazzi e a questo proposito sorge un dubbio.
Quanto influenza l’opera del traduttore? Si attiene fedelmente a quel che si trova davanti o deve metterci di suo? Successivamente, trattandosi di una trasposizione dall’inglese all’italiano, necessita comunque di un lavoro di editing? Se trama e scene possono appassionare il lettore, alla fin fine sono solo questione di gusti, il modo in cui son state scritte o riportate nella nostra lingua, quale che sia il caso, lascia parecchio a desiderare. Ahimè. Sarà che ormai non riesco più a leggere qualcosa senza pensare a ripetizioni o costrutti grammaticali, ma qui ci si sguazza addirittura e, onestamente, non avendo sottomano la versione originale, non so se addebitarla all’autrice o addossarne ogni responsabilità a chi ci ha messo mano in seguito. Le reiterazioni son grossolane e sarebbe bastato un minimo di editing per snellire la lettura e, quello “gli stortò il braccio” che non può essere certo addebitato all’autrice, grida vendetta al cielo e alla grammatica italiana. Da brivido. In tutti i sensi.
Come accennavo pocanzi, ho letto in passato qualcosa sul genere, ma la cura con cui era stato trattato il testo era evidente. Mia sorella, le sue amiche e tutte voi sognavate e sognate tra le righe dei romance. Non è una questione di semplice sesso, c’è sempre stata dietro una trama solida e ben narrata e il conseguente atto d’amore giungeva un qualcosa di dovuto e atteso, battito dopo battito, dopo le alterne vicende dei due protagonisti. Qui basta pensare alla donna in questione “per farlo venir duro come un martello” e, onestamente, ho trovato la scena della masturbazione in doccia da parte del protagonista, decisamente volgare e gratuita. Le mie letture sull’argomento, lo ammetto, son state poche, Elodie McCarthy per esempio, un’autrice sconosciuta ai più ha una narrazione scorrevole e pulita che non la qualifica certo per un’esordiente. Narrazione e trama mi hanno decisamente stupito e appassionato. I romance ci sono ancora e ce ne sono di ben scritti in tutti i sensi, da esordienti e da autori affermati, ma, da timido passeggero in questo mondo sconosciuto, ritengo la Leigh e il suo traduttore sopravvalutati e rimandati a settembre.
Direttamente dalla scrivania di Lullibi

Appetito = fame, fame, fameeeeeeeeeeee, usa fame, per la miseria quelli mica sono dei gentlemen inglesi! Quelli c'hanno una voglia che se li porta via e tu mi usi “appetito”???? Ma è ridicolo! Una contraddizione di termini!
Lappare = leccareeeeeeee, e scrivilo, non è una parolaccia! Sono uomini o animali?
Fagocitare = no, no e no! Mi fa pensare alla politica, figurati tu! Ingoiare, utilizza ingoiare! Anche questa non è una parolaccia!
Deliziare = cosa??? Ma che vuol dire??? Con la tensione erotica che c'è in tutto il libro mi utilizzi questo termine?? Ma che stiamo leggendo uno storico all'acqua di rose? Usa far godere, far godereeee!

E ora basta, ce ne sono altre, ma in questo momento non mi ricordo, mi sono di nuovo arrabbiata.Ha utilizzato termini che sono persino più volgari nel descrivere gli organi sessuali, ma che, sia ringraziato il cielo, sono almeno congruenti con un contemporaneo e poi ti perdi con queste parole?Che peccato, la storia tra Ian e Kira mi è piaciuta forse più di quelle tra Clint e Morganna e Kell e Emily, ma queste dannate traduzioni mi hanno proprio disturbato.
E pensare che non mi sono resa conto di incongruenze dovute a tagli...
Lullibi