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Intenzioni pericolose di Lora Leigh

Creato il 08 agosto 2012 da Junerossblog
Leggiamo insieme- Agosto 2012
Intenzioni pericolose di Lora LeighLa novita' della nostra lettura collettiva e' nel PdV, o per meglio dire  "Punto di Vista". Come vedono gli uomini le nostre letture? Abbiamo deciso dunque di fare questo esperimento, e grazie  alla simpatia e l'ironia di Pierluigi Curcio ( lui stesso uno  scrittore),siamo riusciti a portare a termine questo progetto.Il libro cavia e' Intenzioni pericolose di Lora Leigh.Speriamo che lo abbiate gia' letto, cosi che possiate commentarlo con noi! 
Direttamente dalla scrivania di Pierluigi
Intenzioni pericolose di Lora LeighLo ammetto, mi accosto per la prima volta nudo e crudo alle lettura di romance, anche se a dir la verità, da ragazzino, qualche romanzo Harmony l’ho letto e, se proprio vogliamo dirla tutta, recentemente e per motivi di lavoro anche un paio sul genere.
Dottor Spock? Chi se ne ricorda? Sì sì. Proprio lui, proprio il nostro vulcaniano capace di far svenire una persona con un semplice tocco della mano. Per un attimo ho pensato di veder apparire il capitano Kirk con tutta l’allegra compagnia quando il nostro protagonista, Ian, mette ko un nerboruto narcotrafficante con un semplice tocco della mano. Levate alcune incongruenze dovute forse ai tagli operati sul testo, del tipo “bloccata alla parete con una mano sulla bocca e una pistola puntata alla tempia, si volta e lo guarda intensamente negli occhi.” Domanda: e come ha fatto? Sarà parente del mago Silvan? Oppure la comparsa di arma in mano, destinata a svanire all’occorrenza come se non ci fosse mai stata.

La trama? Fondamentalmente gli elementi narrativi ci son tutti: avventura, mistero, giallo, intrigo internazionale, amore, passione… e che passione ragazzi. I due protagonisti si sbranano letteralmente a vicenda. Le scene sono calde, bollenti. Schiette ed esplicite, poco spazio all’immaginazione, in tutta sincerità, le avrei addebitate a un uomo per quanto crude. Manca a mio avviso di quel tocco erotico presente nella maggior parte dei romanzi sul genere e che appartiene fondamentalmente alla donna: quel do e non do, quel vedo e non vedo, quelle corde che arrivano a emozionare e a far venire pensieri bollenti anche solo con un semplice sguardo o un tocco della mano. Dalle poche letture passate, l’amplesso era costituito da un iter letterario ben definito e con descrizioni in cui erano valorizzate più le emozioni dei soggetti che l’atto fisico. C’era amore. Qui non ne ho visto se non in una sua sottoforma perversa. Pensavo avesse uno stile delicato e sobrio: ci va giù pesante ragazzi e a questo proposito sorge un dubbio. 

Quanto influenza l’opera del traduttore? Si attiene fedelmente a quel che si trova davanti o deve metterci di suo? Successivamente, trattandosi di una trasposizione dall’inglese all’italiano, necessita comunque di un lavoro di editing? Se trama e scene possono appassionare il lettore, alla fin fine sono solo questione di gusti, il modo in cui son state scritte o riportate nella nostra lingua, quale che sia il caso, lascia parecchio a desiderare. Ahimè. Sarà che ormai non riesco più a leggere qualcosa senza pensare a ripetizioni o costrutti grammaticali, ma qui ci si sguazza addirittura e, onestamente, non avendo sottomano la versione originale, non so se addebitarla all’autrice o addossarne ogni responsabilità a chi ci ha messo mano in seguito. Le reiterazioni son grossolane e sarebbe bastato un minimo di editing per snellire la lettura e, quello “gli stortò il braccio” che non può essere certo addebitato all’autrice, grida vendetta al cielo e alla grammatica italiana. Da brivido. In tutti i sensi.
Come accennavo pocanzi, ho letto in passato qualcosa sul genere, ma la cura con cui era stato trattato il testo era evidente. Mia sorella, le sue amiche e tutte voi sognavate e sognate tra le righe dei romance. Non è una questione di semplice sesso, c’è sempre stata dietro una trama solida e ben narrata e il conseguente atto d’amore giungeva un qualcosa di dovuto e atteso, battito dopo battito, dopo le alterne vicende dei due protagonisti. Qui basta pensare alla donna in questione “per farlo venir duro come un martello” e, onestamente, ho trovato la scena della masturbazione in doccia da parte del protagonista, decisamente volgare e gratuita. Le mie letture sull’argomento, lo ammetto, son state poche, Elodie McCarthy per esempio, un’autrice sconosciuta ai più ha una narrazione scorrevole e pulita che non la qualifica certo per un’esordiente. Narrazione e trama mi hanno decisamente stupito e appassionato. I romance ci sono ancora e ce ne sono di ben scritti in tutti i sensi, da esordienti e da autori affermati, ma, da timido passeggero in questo mondo sconosciuto, ritengo la Leigh e il suo traduttore sopravvalutati e rimandati a settembre.

Direttamente dalla scrivania di LullibiIntenzioni pericolose di Lora LeighNiente come i libri della Leigh della serie sul Team Durango, mi fa sudare, smaniare, salire il livello ormonale, uscire fuori di testa!Santa Pupazza protrettrice delle “pornolettrici” aiutami tu!Fammi trovare un Seal alto, muscoloso, rabbioso, possessivo, potente e dominatore sotto le piante delle zucche, ti pregoooo.Questo terzo libro “Intenzioni Pericolose” mi è piaciuto tantissimo, mi ha travolto e catturato, come se l'operazione fosse stata organizzata da Reno Chavez.Ian Richards alias Ian Fuentes, è un personaggio costituito benissimo e c'avrà pure il martello per piantare i chiodi nel muro, ma volete mettere i molteplici usi che se ne può fare?Lo ammetto mi affascinano gli uomini rudi, dominanti (ué che state pensando... non intendo mica essere una sottomessa!) che sanno quello che vogliono (ok mi eccitava pure la pubblicità di “L'uomo che non deve chiedere... mai!”) problematici, ma intriganti, possessivi e (che te lo dico a fare) Alpha.Ormai è assodato, in questi libri, di Suspence ce n'è veramente poca, ma (evvaiiii!) sono pieni zeppi di Erotic.Questa “pornolettrice” apprezza tantissimo lo stile nudo (!) e crudo di Lora Leigh, sono scene al fulmicotone, e per quanto, nel sesso, alla fine della giostra, non possa esserci nulla di nuovo, chissenefrega, il libro mi ipnotizza ed è questo che pretendo da una scrittrice/scrittore.Non trovo nulla da criticare nei personaggi di questo romanzo, solamente... solamente... o Santa Pupazza ti prego, ti prego, illumina di immenso il traduttore che mi fa deconcentrare dalla lettura quando, immersa in una mistica nebbia rossa, vengo catapultata nella realtà comica, quando sbatto contro certi termini usati e abusati.
Appetito = fame, fame, fameeeeeeeeeeee, usa fame, per la miseria quelli mica sono dei gentlemen inglesi! Quelli c'hanno una voglia che se li porta via e tu mi usi “appetito”???? Ma è ridicolo! Una contraddizione di termini!
Lappare = leccareeeeeeee, e scrivilo, non è una parolaccia! Sono uomini o animali?
Fagocitare = no, no e no! Mi fa pensare alla politica, figurati tu! Ingoiare, utilizza ingoiare! Anche questa non è una parolaccia!
Deliziare = cosa??? Ma che vuol dire??? Con la tensione erotica che c'è in tutto il libro mi utilizzi questo termine?? Ma che stiamo leggendo uno storico all'acqua di rose? Usa far godere, far godereeee!

Intenzioni pericolose di Lora Leigh
E ora basta, ce ne sono altre, ma in questo momento non mi ricordo, mi sono di nuovo arrabbiata.Ha utilizzato termini che sono persino più volgari nel descrivere gli organi sessuali, ma che, sia ringraziato il cielo, sono almeno congruenti con un contemporaneo e poi ti perdi con queste parole?Che peccato, la storia tra Ian e Kira mi è piaciuta forse più di quelle tra Clint e Morganna e Kell e Emily, ma queste dannate traduzioni mi hanno proprio disturbato.
E pensare che non mi sono resa conto di incongruenze dovute a tagli...
Lullibi

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