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Internet: da giovedì nuovi domini non solo: .com .net

Creato il 11 gennaio 2012 da Mondoinformazione @matteopartenope

Da giovedì l’inizio di una nuova era. Si decideranno i nuovi domini di internet, dubbi e perplessità

dominios 011 Internet: da giovedì nuovi domini non solo: .com  .net

Si avvia una svolta nell’acquisizione dei “domini”. L’Icann attenta alle richieste del Mercato ha convocato per giovedì l’inizio di una nuova era.

Giovedì  a mezzogiorno l’Icann, l’organismo internazionale che vigila sull’organizzazione del Web, inizierà ad accettare proposte di registrazioni di nuovi domini primari da affiancare a quelli tradizionali come .com o .info. Le restrizioni per i nomi dei nuovi domini, che costeranno ognuno 185 mila dollari (145 mila euro) sono minime, e riguardano soprattutto questioni tecniche come la presenza di numeri.

Diverse aziende  presenteranno le loro proposte, ma anche alcune grandi citta’ come Londra, che potrebbe registrare il dominio .london per siti legati al turismo.

L’ Icann spiega la decisione di allargare i domini per promuovere l’innovazione negli indirizzi dei siti web e per aprire i domini anche a caratteri di alfabeti diversi da quello latino:

”Gli utilizzatori cinesi di internet sono ormai la maggioranza è assurdo che non ci siano domini con i caratteri che conoscono meglio”.

Ovviamente sono scaturite delle polemiche, soprattutto per la possibilità che qualcuno registri e utilizzi in maniera impropria i domini.

Tuttavia, il fatto di decidere le ragioni e i motivi di queste nuove acquisizioni, ha creato dei dubbi.

 Il mese scorso 26 istituzioni mondiali, tra cui l’Onu e il Fondo Monetario Internazionale, hanno inviato una lettera all’Icann per chiedere che non venga resa possibile la registrazione di domini .un o .imf da parte di persone non affiliate alle organizzazioni, il cosiddetto cybersquatting o domain grabbing, che di solito viene usato per poi rivendere i domini.

 Anche la Federal Trade Commission americana, è preoccupata che qualcuno possa registrare domini simili a quelli di siti gia’ esistenti, ad esempio ‘Amazon.comm’, e usarli per truffare gli internauti.

L’Icann in merito a queste preoccupazioni ha espresso il suo parere in quanto il prezzo elevato della registrazione e i controlli che seguiranno le richieste dovrebbero far desistere i malintenzionati:

 ”Sono commenti che apprezziamo, ha ribattuto Steve Crocker, capo del board dell’Icann, procederemo con molta lentezza e attenzione nel valutare le domande per essere sicuri che non ci siano comportamenti scorretti”.


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