Mai e poi mai avremmo pensato di prendere le difese dell’Ugl, Sindacato più che compromesso con la fallimentare gestione nicolosiana dell’Ast….
Ma, inguaribili democratici, garantisti e legalitari, non abbiamo gradito l’esclusione del Sindacato maggiormente (nel bene e nel male) rappresentativo dell’Ast da un incontro Regione/Sindacati più o meno fasullo ma che ha trattato argomenti aziendali che certamente interessavano anche i (dichiarati) 400 iscritti all’Ugl.
Il problema vero è che, facendo irruzione e occupando militarmente l’Ast, il Vice Presidente Tafuri si è trovato di fronte l’intero schieramento sindacale, politicamente legato a questa o quella formazione, all’opposizione del proprio partito detentore dell’agonizzante governo balneare del Presidente Lombardo.
Doveva, quindi, correre ai ripari: non potendo appoggiarsi alla CGIL (il cui partito di riferimento, il PD, è recentemente uscito dalla maggioranza), né alla CISL (Udc pure all’opposizione), né ai Cobas del Lavoro privato e al Sidast (vicini al nemico Orlando), né, infine all’Uil e all’Ugl (che ruotano nell’orbita dell’ex Forza Italia e, comunque del Popolo della Libertà o come cavolo verrà adesso chiamato) da tempo all’opposizione all’Ars, ha pensato bene di cominciare a “pescare” fuori dalle acque territoriali iniziando ad attingere nel bacino degli ex alleati e, quindi, in campo UGL per crearsi un proprio Sindacato di color giallo paglierino per non avere troppa folla all’altro capo del tavolo nel caso di future trattative.
Per realizzare quella che è certamente un’azione non propriamente pulita e che dovrebbe essere stoppata dal Professore Giovanni Pitruzzella, che ben conosce l’Ast per essersi seduto tante volte al tavolo (scusate, alla tavola) dell’Azienda, nella prestigiosa carica di Garante della concorrenza in quanto operazioni del genere alterano, appunto, la libera concorrenza e determinano illegali situazioni di monopolio.
A capo della nuova organizzazione sindacale sembra destinato un vecchio residuato di guerra, già Segretario Cisnal (di cui l’Ugl è figlia naturale) il quale, non contento di aver dilapidato 17 milioni di vecchie lire scucite dai lavoratori per retribuire un “azzeccargabugli” e fare perdere ai lavoratori la causa relativa alla produttività aziendale (ad oggi 25.000,00 a testa se non di più….) adesso è sembrato l’elemento più idoneo (per le pregresse conoscenze di quello specifico ambiente oggi feudo di Don Pippo Scannella) per scardinare il fronte sindacale…..
Ed ecco che ottenendo “per grazia ricevuta” un incontro con Sua Maestà il Governatore della Regione Siciliana ai rappresentanti di alcuni sindacati accondiscendenti, ha volutamente escluso dal convivio l’Ugl che, ne siamo certi, se la legherà al dito anche se, per coerenza, andando via il Direttore Generale, anche i vertici di quel Sindacato avrebbero dovuto seguirlo sulla via dell’oblio….
Comunque, l’Ugl è avvisata: non provi a inviare una tessera-omaggio “honoris causa” al Segretario del Sidast per riconoscenza perché tornerebbe al mittente con la clausola “rifiutata”….. (senza offesa, comunque)….