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Intervista a Barbara Baraldi

Creato il 21 dicembre 2011 da Maila Tritto

In questi giorni Mik ha intervistato - per noi - Barbara Baraldi, autrice di numerosi romanzi appartenenti al genere noir, libri per ragazzi e sceneggiature di fumetti. Conosciuta anche per essere l'autrice di una famosissima saga dark fantasy Scarlett, edita da Mondadori e giunta al secondo capitolo con Scarlett. Il bacio del demone.
Intervista a Barbara Baraldi
Sinossi: Durante una festa di fi ne estate sulla sponda del lago, Scarlett e le sue amiche vengono salvate dalle conseguenze di un misterioso terremoto dal cantante dei Dead Stones, mentre una ragazza viene ritrovata inspiegabilmente morta annegata nella sua tenda. Un demone antico sembra essersi risvegliato dalle acque e Scarlett, senza Mikael ad aiutarla, sembra poter contare solo su di lui per sferrare l’attacco al male...

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Intervista a Barbara BaraldiCiao, Barbara! E' un onore averti qui con noi. Raccontaci di te. Quando hai capito che scrivere sarebbe stato il tuo avvenire?Innanzitutto grazie a voi per l’ospitalità! Credo di aver capito di voler fare questo mestiere quando ho finito di scrivere un racconto e ho provato una forte malinconia perché stavo abbandonando i miei personaggi. Quando ho capito che la parola può curare, e al tempo stesso creare mondi paralleli.

Marquez per scrivere ha bisogno che nella stanza ci sia una temperatura ben precisa e che l'atmosfera sia addolcita dalla presenza di un fiore giallo sulla scrivania. Quali sono le tue abitudini; cosa ti è d'ispirazione?
Non ho bisogno di cose particolari, mi basta il mio pc. Mi è capitato di scrivere nei luoghi più disparati, persino in spiaggia, all’ombra però, perché al sole mi brucio. Una cosa che mi ispira è sicuramente la musica, e spesso le canzoni che ascolto durante la scrittura entrano anche nei romanzi, come una colonna sonora, o tramite qualche frase.
Qualche consiglio per i giovani scrittori che nel cassetto, oltre ai sogni per il futuro, hanno anche un manoscritto inedito che sperano veda presto la luce?
Di essere severi con se stessi. Di non accontentarsi se il manoscritto sembra buono o se amici e parenti lo trovano interessante. Bisogna essere il proprio critico peggiore. Consiglio di leggere libri di tutti  i generi, libri belli perché la cattiva letteratura è contagiosa. Di rileggersi molto. Qualcuno prima di me ha detto: "Scrivere vuol dire riscrivere". In particolare, tolleranza zero su aggettivi e avverbi. Consiglio di inviare i manoscritti agli editori privi di errori di battitura e ben impaginati e rilegati, con un carattere ben leggibile e i numeri di pagina, o il rifiuto scatta immediato. Di partecipare ai concorsi letterari perché permettono di essere letti dagli addetti ai lavori. Di non cedere alle lusinghe dell’editoria a pagamento: sono soldi buttati, a quel punto è meglio l’autoproduzione in tipografia o in ebook. Per ultimo, consiglio di non arrendersi facilmente: ci sono best seller che hanno atteso anni prima di essere comprati da un editore.
In molti, attribuiscono alla Meyer il merito di aver ridato vigore all'Urban Fantasy. A tuo parere quali sono gli antecedenti del genere e come mai, dopo diversi noir a tinte forti, hai deciso di scrivere Scarlett, debuttando quindi nel panorama degli Young Adults?Il genere era parecchio in salute molto prima della Meyer. Basti pensare al successo planetario riscosso negli anni Novanta e nei primi Duemila da Laurell K. Hamilton, Lisa Jane Smith, Charlaine Harris. È pur vero che in Italia il fenomeno ha assunto una certa rilevanza solo dopo Twilight, ma anche da noi l’incrocio tra fantastico e romance ebbe un grande successo di pubblico fin dai tempi di "Intervista col vampiro". Per quanto mi riguarda, il salto verso l’urban fantasy sembrava scritto: tutti i miei thriller hanno un elemento soprannaturale, più o meno marcato, e in tutti è centrale la figura di un’adolescente, un particolare insolito per quel tipo di narrativa. Ho messo insieme le due cose, seguendo il mio amore per tutto ciò che è fantastico, comprese serie tv (è stato Lucarelli a prestarmi, anni fa, i dvd di Buffy L'ammazzavampiri) e cinema (indimenticabile e struggente la storia d’amore tra Gary Oldman-Dracula e Winona Ryder-Mina nel film di Coppola). Senza dimenticare la mia formazione letteraria, scolpita dalle parole dei racconti di Poe e dei poeti maledetti.
In Scarlett emerge anche il tuo smodato amore per la musica. E' una mia impressione che una canzone degli Dead Stones sia ispirata a un artista in particolare? Sai, leggendola ,mi è venuto in mente il celebre " We can be heroes, just for one day" di Bowie .Assolutamente sì! Il Duca bianco è una delle maggiori influenze nella stesura dei testi dei Dead Stones, anche se il loro suono lo immagino più rock, una sorta di incrocio impossibile tra i Muse e i 30 Seconds to Mars. La mia ossessione per Bowie non finisce qui: "Heroes" accompagna alcune scene chiave di "Lullaby – La ninna nanna della morte". E non a caso è proprio di David Bowie la colonna sonora del remake del film "Il bacio della pantera", uno dei miei preferiti e a cui mi sono ispirata per il personaggio di Ofelia, gothic girl dal caschetto alla Louise Brooks e l’anima di una pantera.
Quali sono i tuoi ultimi progetti?Ho presentato la mia prima graphic novel a Lucca 2011. Si intitola "Bloodymilla" ed è ambientato nell’Europa di fine Ottocento, tra vampiri che combattono i propri simili, un cacciatore di demoni cannibale, vecchi manieri, sotterranei, inquisitori e… burattini! Sono davvero emozionata all’idea di veder composta in vignette questa storia, anche perché si tratta di un progetto che coltivo da moltissimo tempo e che finalmente ha visto la luce grazie a Gianfranco Staltari e Stefano Fantelli di Delos books, e al talento straordinario delle due ragazze ai pennelli: Elena Cesana e Roberta Ingranata. Quasi in contemporanea, è uscito per Newton & Compton la mia guida ai misteri della città di Bologna, intitolata "101 misteri a Bologna (che non saranno mai risolti)". Ho in cantiere un testo di narrativa per ragazzi per l’anno prossimo, però in questo caso, per saperne di più, consiglio di tenere d’occhio il mio blog (http://hotmag.me/barbariche/)
Grazie Barbara per la tua gentilezza e per essere stata nostra ospite e  in bocca al lupo per tutto! Grazie a voi e… evviva il lupo!
Intervista a Barbara BaraldiBarbara Baraldi: è autrice di romanzi noir, libri per ragazzi e sceneggiature di fumetti. Scrive per Mondadori la saga dark fantasy “Scarlett”, giunta al secondo capitolo, intitolato «Il bacio del demone». Insieme a Camilleri, Lucarelli, Carlotto e De Cataldo, è protagonista di «Italian noir», il documentario prodotto dalla BBC sul thriller italiano. È vincitrice di vari premi letterari, tra cui il Gran Giallo città di Cattolica e il premio Valtenesi. I suoi libri sono accolti con favore dalla critica e dal pubblico, e sono pubblicati in nove Paesi, tra cui Germania, Inghilterra e Stati Uniti. Alcuni titoli: «La bambola dagli occhi di cristallo», «Lullaby – La ninna nanna della morte», «La casa di Amelia».

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