Intervista a Fabio Di Pietro, digital & paperback editor di Giangiacomo Feltrinelli Editore
Pubblicato da Elena Bigoni Cari lettori,Diario cerca sempre di tenersi aggiornato sulle nuove tendenze letterarie, del mercato editoriale e l’influenza che le nuove tecnologie hanno su di esse. Mantenendo una prospettiva aperta a 360° e confrontandoci non solo con voi lettori ma anche con gli addetti ai lavori, desideriamo nel nostro piccolo aprire un ponte tra questi due mondi. Realtà all’apparenza così distanti ma che hanno una lingua in comune: l’amore per i libri e la parola scritta. In quest’ottica abbiamo chiesto a Fabio Di Pietro, Digital & Paperback editor della Giangiacomo Feltrinelli Editore di parlarci della loro collana digitale Feltrinelli Zoom (nata a dicembre) e, più in generale, del mondo degli e-book. 1. Come è nato questo progetto editoriale e quali sono i presupposti su cui si basa? Zoom nasce dall’entusiasmo. Entusiasmo per le nuove frontiere che il digitale mette a disposizione di autori e editori, entusiasmo per il nuovo impulso che può dare alla forma breve, entusiasmo per le nuove occasioni di lettura nate grazie a eReader, tablet e smartphone. Abbiamo voluto fare i libri che finora non si potevano fare. 2. Come avviene la selezione dei testi da pubblicare? Quali prodotti letterari vengono inseriti nella Collana "Feltrinelli Zoom"? Come mai questo tipo di scelta? Ogni Zoom è una piccola opera d’arte compiuta in se stessa, così come lo è un valzer di Chopin. Per questo tutti i testi pubblicati all’interno di Zoom devono essere di assoluta qualità e, allo stesso tempo, essere pienamente autonomi. Gli Zoom sono veri e propri libri, anche se piccoli. Quello che vogliamo è donare alla forma breve l’autonomia che finora, per i limiti ineludibili della filiera della carta, non ha potuto avere.
3. La collana è nata a dicembre, che riscontri avete avuto da parte dei lettori in merito a questa scelta editoriale? I riscontri sono stati entusiasmanti per noi! Abbiamo a lungo occupato completamente il podio della classifica generale ebook di Amazon. Su iTunes abbiamo occupato più volte il primo posto, con Saviano, Bukowski, De Luca. Su tutti gli altri store, da laFeltrinelli.it a Bookrepublic, passando per IBS e BOL, abbiamo avuto ottimi riscontri sia di vendite che, non meno importante, nei commenti dei lettori. 4. Scegliere di pubblicare solo on-line alcuni titoli inediti non rischia di allontanare quella fetta di lettori, che rappresenta ancora la maggioranza, che non si vuole affidare agli e-book? Nel nostro caso no, nessun rischio. Perché gli inediti che abbiamo pubblicato (da Erri De Luca a Amos Oz, da Cristina Comencini a Stefano Benni) sono opere particolari, pensate per sfruttare questo formato. Non c’è reale cannibalizzazione. In secondo luogo, la nostra scommessa riguarda anche il fatto che i lettori più forti e appassionati siano fra i più interessati a sperimentare la rivoluzione dell’ebook. Chi ama la lettura ama il libro ma ama, prima di ogni altra cosa, il testo. Il resto è collezionismo. 5. Promuovete con Zoom "una nuova idea del libro: economico, veloce e maneggevole". E sono proprio questi i pregi dell'ebook, che ormai in America, per fare un esempio scontato, raggiunge vendite elevatissime. Perché in Italia, nonostante l'incremento degli ultimi mesi, i lettori sono diffidenti verso questo nuovo mezzo di lettura? Più che di diffidenza parlerei di arretratezza tecnologica: tendenzialmente noi arriviamo sempre un po’ dopo al contatto di massa con innovazioni come l’ebook. Il bello però è che, quando partiamo, partiamo con decisione. L’Italia sul versante culturale tende sempre a essere conservatrice e legata al “buon profumo del passato”. Ma i segnali della crescita della lettura digitale iniziano già a vedersi. Senza contare che i dispositivi abilitati alla lettura di ebook si stanno diffondendo a macchia d’olio, e un dispositivo vuoto è un dispositivo triste… una volta che hai un lettore è difficile resistere alla tentazione di riempirlo di contenuti. 6. All'interno della collana Zoom avete promosso il progetto di serializzazione Banduna. Perchè la scelta di un romanzo a puntate, figlio della tradizione del romanzo d'appendice, solo in formato digitale? Quali sono i pregi di questa scelta? Alessandro Mari aveva nel cuore questo progetto da tempo e Zoom ci è parsa l’occasione d’oro per passare all’azione. I vantaggi sono presto detti: distribuzione facilitata e indipendente. Non si è più legati, come nel passato, all’uscita del giornale che incorporava le puntate. La flessibilità della distribuzione digitale è perfetta per la serializzazione. Ci è piaciuto il contrasto che nasce dall’abbinare la rinascita di una forma antica come il feuilleton a una nuova possibilità tecnologica. 7. Sveliamo alcuni retroscena. Come avviene la realizzazione di un romanzo a puntate in ebook? Una puntata dopo l’altra. Semplicemente. Alessandro sapeva da dove il viaggio sarebbe cominciato e quale sarebbe stato il più probabile traguardo, ma il percorso è nato settimana dopo settimana. Una scrittura live nel senso più pieno del termine. Sul sito dedicato al progetto, banduna.feltrinelli.it, l’autore ha dialogato dal primo momento con i lettori, ascoltando le loro voci e interagendo con loro, tastando il polso della narrazione direttamente dalle braccia che giravano le pagine, per così dire. Ed essendo lo straordinario talento (e il narratore generoso) che è, la fluvialità del racconto ne è stata ulteriormente irrobustita. 8. Sempre riguardo Banduna qual è stata la risposta dei lettori? Il risultato è stato quello che vi aspettavate? Pensate di allargare questo tipo di pubblicazione ad altri autori?
La risposta è stata buona: molti lettori si sono appassionati a questa avventura, molti blog l’hanno seguita con entusiasmo. Insomma, l’esperimento è senza dubbio riuscito e con ogni probabilità non sarà l’ultimo che faremo. 9. In generale come mai i costi del formato digitale, che si affianca all'uscita del cartaceo, rimangono sorprendentemente alti? Troppo spesso si pensa che il grosso del costo dei libri sia dovuto alla stampa e alla carta. Non è così. O meglio, è così solo in parte. Buona parte del costo finale è dovuto al lavoro di tutte le persone che contribuiscono con la loro professionalità alla buona riuscita del libro: editor, redattori, correttori di bozze, grafici… Insomma l’ebook elimina una parte di costi (stampa, distribuzione e stoccaggio), ma se si vuole avere un prodotto di qualità non si può fare a meno del lavoro e della professionalità di molte persone. 10. Nel dicembre del 2011 Amazon ha distribuito anche in Italia il Kindle a un prezzo decisamente competitivo. In che mondo il suo arrivo in Italia ha influenzato le vendite del vostro catalogo e-book? Le ha accelerate, sicuramente. In particolare sul versante Zoom. Amazon è un retailer straordinario, vivace e attentissimo alle novità. Certo, allo stesso tempo può essere anche una minaccia per alcuni aspetti, in primis il quasi monopolio che, nei mercati dove è più forte, ha imposto grazie alla diffusione del Kindle, dispositivo basato su un sistema DRM proprietario. Ma se sono arrivati ai risultati attuali è grazie alla loro capacità innovativa. L’innovazione nel retail che loro portano avanti, unita all’innovazione nel publishing che è la nostra bandiera, possono fare grandi cose insieme. 11. L'avvento degli ebook potrà aiutare ad incrementare il numero di lettori - davvero esiguo in Italia - e magari avvicinare anche i giovani alla lettura? Sicuramente ci contiamo. I giovani leggono più di quanto non pensiamo. Il punto è che non sempre leggono libri: leggono blog, social network, articoli trovati in rete, magari visualizzandoli grazie a Flipboard, Zite o Google Reader. La convergenza digitale – sperabilmente attorno a formati condivisi e aperti – credo possa essere un potentissimo incentivo alla lettura e alla scoperta di nuovi autori, nuovi testi, nuove conoscenze. 12. Come vedete il futuro degli e-book nell'editoria italiana e quali secondo voi saranno le tendenze di mercato? L'ebook soppianterà definitivamente il cartaceo o questi due supporti di lettura "conviveranno felicemente"? L’ebook probabilmente soppianterà la carta in alcuni, specifici settori. Che, guarda caso, sono quelli dove i vantaggi specifici della carta si sentono meno e si sentono invece moltissimo tutti i limiti di questo formato. L’ebook si diffonderà maggiormente anche in Italia, non ci sono dubbi, affiancandosi alla carta – in fondo carta e tablet hanno punti di forza (e spesso occasioni d’uso) differenti. Tuttavia, un formato non sopravvive per secoli se non possiede molte frecce al proprio arco: la carta è qui per restare e non ha bisogno di avvocati, si difende benissimo da sola.