I vincitori del festival musicale “Luvonrock” 2013, “Il Tè degli Orsi”, si esibiranno al Circolo “Il Farina” di Cassano Valcuvia il primo di febbraio. Sarà un mese ricco di date per il trio dell’Alto Varesotto e proprio per questo “Lo Stivale Pensante” ha deciso di intervistarli.
I concerti di febbraio de “Il Tè degli Orsi”
Abbiamo intervistato Lorenzo Balice, il fondatore del gruppo “Il Tè degli Orsi”. “Il Tè degli Orsi – spiega Lorenzo – viene partorito come progetto acustico alla fine del 2010 da me. Decisi di cimentarmi nella scrittura in Italiano e dopo un anno e mezzo alla fine “dell’allattamento” la famiglia si è allargata con Stefano “Ted” Dal Lago (basso) e Andrea Roncari (batteria). Arriviamo tutti e tre da band differenti (io suonavo la batteria nei “The Wyns”, Stefano era leader dei “Duck Pond” e Andrea il chitarrista nei “Mystic Rain”) e dai più disparati generi musicali come l’alternative rock, il punk, l’hardcore, ma non quella dei gabber però, più su cose sperimentali. In effetti, ci conosciamo da diversi anni sia personalmente che musicalmente, perché in tante occasioni abbiamo condiviso il palco con band diverse. Io bramavo di suonare con Ted da diversi anni, chiedendogli già di aiutarmi nella stesura dei pezzi acustici agli inizi di questo progetto. Quando poi ci siamo accorti che la nostra musica stava prendendo una piega diversa dall’arpeggino tranquillo, abbiamo pensato fosse ora di dare un pò di tiro ai pezzi, e così mi è venuto in mente Andrea, che già da qualche tempo non vedevo con le bacchette in mano, ma nutrivo in lui una fiducia innata. Abbiamo fatto la prima prova riarrangiando “Le Scarpe Inglesi” e da subito abbiamo capito che c’era una buona intesa tra di noi. In ogni caso ci vogliamo bene e siamo molto amici, talvolta giochiamo anche al dottore. - Da cosa è nato il nome del gruppo “Il Tè degli Orsi? Il Tè degli Orsi in verità non è altro che tè ai frutti rossi, quello che gli orsi fanno nel bosco. Il nome si riferisce ad un mio piacevole ricordo d’infanzia, diventando poi, molto semplicemente, il simbolo di una “cura” contro il malessere quotidiano e i brutti pensieri. E’ un concetto puro e trasparente senza fronzoli ed è fondamentalmente il messaggio che vogliamo trasmettere: musica e parole come una cura ai cattivi pensieri e coaiuduvante delle buone emozioni - Dove provate? Proviamo alla sala prove “Soundcrafter” a Cunardo; il proprietario Mattia è diventato nostro amico col tempo, infatti sono ormai 2 anni che suoniamo da lui. All’inizio era difficile mantenere la concentrazione durante le prove, perché invece di dedicarci alla stesura dei brani improvvisavamo pezzi raggae, rap, discodance (siamo dei cazzoni). Ora siamo molto più diligenti e produttivi e arriviamo anche in orario…
“Il Tè degli Orsi”: da sinistra il bassista Stefano Dal Lago, il cantante-chitarrista Lorenzo Balice ed il batterista Andrea Roncari
- A quali artisti o gruppi musicali vi ispirate per incidere le vostre canzoni? In che modo iniziate ad incidere una canzone? Io scrivo una canzone composta da una linea di chitarra e un’idea di come possa essere la dinamica del pezzo, la linea vocale ed i fill di batteria. Insomma una bozza che viene totalmente messa in discussione una volta proposta alla band. Da qui in poi inizia lo sviluppo vero e proprio e tutti insieme lavoriamo alla canzone concretizzando le nostre influenze, cercando di rimanere nei limiti della decenza e mettendo da parte la discodance. Come dicevo prima, poi, abbiamo radici musicali bene distinte. Ognuno di noi ha le sue band preferite a cui riferirsi e queste influenze si fanno sentire in maniera diversa in ogni pezzo. Insomma, un bel casino! Possiamo citare tra i tanti: Foo Fighters, Queens Of The Stone Age, Black Keys, Rival Sons, qualsiasi cosa abbia fatto Jack White fino a Led Zeppelin, Pink Floyd. Gente da poco insomma… - Avete vinto, nel settembre scorso, il festival musicale “Luvonrock”. Che opportunità vi ha dato? Prima di tutto ci ha dato l’opportunità di collaborazione con “Notturno Giovani“ e “La Frequenza Booking”. Poi di esibirci live in una mini tournée lombarda: la prima data sarà sabato 15 febbraio a “Il Circolo” di Mariano Comense in cui suoneremo con Fast Animals And Slow Kids, una grande band italiana nonché supporter dei Ministri, che sta riscuotendo un enorme successo. Siamo veramente felici di suonare prima di loro. - Come immaginate le nuove date e come sono state quelle passate nelle quali vi siete esibiti? Di ogni data passata conserviamo bei ricordi, se le date vanno storte e non suoni bene o canti da schifo.. beh, quelle te le dimentichi! Abbiamo avuto ancora poche occasioni per mostrarci in pubblico perciò siamo entusiasti all’idea di affrontarne di nuove, abbiamo un insaziabile fame di concerti e speriamo vivamente che potremo farne indigestione, senza vomitare però. - Musicalmente parlando, all’interno de “Il Tè degli Orsi”, come vi vedete tra 5 anni? Premettendo che “il sogno rispecchia la realtà” dico che ci immagino esibirci sui grandi palchi italiani, con un gran seguito e tanti fan che ci vogliono bene. L’incubo è che ”Il Tè deli Orsi” diventi una cover band discodance anni ’70 e suoni nelle balere di Raul Casadei. Comunque io ho una elettrica Ibanez, Andre usa 2 tom, Ted suona un basso a 6 corde di una marca norvegese. Facciamo cagare. Infine Lorenzo ricorda ai lettori l’appuntamento per le prossime date e li invita a non fare brutti scherzi partecipando ai loro prossimi impegni musicali. “Saremo felici di vedervi ai nostri prossimi concerti, iniziando al circolo “Il Farina” di Cassano Valcuvia (VA) sabato 1 febbraio, proseguendo con la data del 15 con i FASK e infine al Mayday di Luino venerdì 28 febbraio. Mi raccomando – conclude Lorenzo – non fate come i lamantini, pigri sacchettoni di merda sdraiati sul fondo del mare.”
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