Magazine Cultura
Intervista a Marco Guadalupi, autore di Dark Rock Chronicles
Creato il 29 ottobre 2012 da Alessandraz @RedazioneDiarioINTERVISTA Diario) Ciao Marco, benvenuto su Diario di Pensieri Persi. Ti va di presentarti ai nostri lettori? Marco) Ciao a tutti! Bene, mi presento… Caro Diario, ci conosciamo da un po’, ma non ti avevo mai parlato così, a cuore aperto. Nella vita scrivo, forse questo lo sapevi già, e frequento una scuola di fumetto. Ho fatto il disegnatore CAD per un ingegnere, il pescatore, il commesso in un negozio di dolciumi e ho anche fatto il confezionatore bomboniere per diverse spose isteriche. Ora mi divido tra Lunatica, fiera del Fantasy (reparto comunicazione, scrittura e scenografia), web writing e altre variegate occupazioni, tra cui intagliatore di bacchette magiche. Ti leggo sempre, caro Diario, e ti ammiro tantissimo. D) Dark Rock Chronicles, che chiameremo semplicemente DRC per comodità, è appena stato pubblicato, cosa devono aspettarsi i lettori da questa lettura? M) La storia è così strana che francamente non lo so. L’estratto in anteprima sul sito della Plesio Editore è piaciuto a molti, quindi mi auguro che valga anche per il libro intero. DRC è la storia di un gruppo di ragazzi che devono salvare un amico da un demone psicopatico e molto particolare. Per riuscire nell’impresa saranno obbligati a partecipare al Torneo dei Rock Guerrieri, una leggendaria competizione in cui le rockband se le suonano (è il caso di dirlo) di santa ragione utilizzando strumenti musicali incantati e modificati per la lotta. Ma ci saranno altri eventi cardine, come l’entrata in scena di alcuni draghi e la presenza di un serial killer con problemi di memoria. Non mancherà anche un pizzico di romanticismo, come lo vedo io… D) DRC è un crossover di generi: un po’ urban/fantasy, un po’ commedia e un po’ horror; come è nata l’idea e quali sono gli elementi che ti hanno maggiormente influenzato nella scrittura? M) L’idea è nata dopo aver visto il film Detroit Rock City. All’inizio DRC raccontava tutt’altra avventura e si prendeva troppo sul serio, non mi convinceva. Dato che non mi prendo quasi mai sul serio ho cambiato le carte in tavola, anche cogliendo i consigli di alcuni professionisti in campo editoriale che mi hanno seguito nel progetto. Ma in generale, DRC non è nato per essere un crossover, semplicemente lo è diventato man mano. Mi andava di scrivere una storia ricca di sfumature, di passioni (le mie) che non fosse la solita battaglia tra il Bene e il Male. Ripeto, DRC non si prende sul serio, e certe azioni/scene sono volutamente assurde e sopra le righe. Desideravo scrivere di gruppo di normalissimi ragazzi (e ragazze) e metterli al cospetto di imprese impossibili, surreali e complicate, dallo sfidare un demone disturbato a confessare i propri sentimenti alla persona amata. D) Il Torneo Rock dei Guerrieri è una manifestazione molto particolare, ti va di presentarla un po’ ai nostri lettori e farci scoprire così qualcosa di più delle atmosfere che vivranno nel libro? M)Con piacere! Il Torneo dei Rock Guerrieri è organizzato dal Circolo Scolastico e dalla radio di Benny Diesis (radiofonico ufficiale dell’evento) con la supervisione delle Squadre Speciali del Carcere dei Rocker Sopra le Righe. Si tratta di una competizione molto famosa e attesa (come il Superbowl in America o il campionato di Polo in India!). Le rockband arrivano da ogni parte del paese e anche da più lontano per partecipare. I preparativi sono estenuanti e la gente che si muove per assistere alle Battle Rock [è] tantissima. Il mio consiglio è quello di guardare dagli spalti ma MAI, per nessun motivo, iscriversi e partecipare; troppo pericoloso! Si rischia anche da semplici spettatori, figurarsi a competere in gara! Le Battle Rock sono musica, strategia e sangue. Eseguire un assolo e sparare in faccia all’avversario una scarica elettrica o un raggio infuocato supermega… Questo è il Torneo! D) Parlaci dei tuoi personaggi, come sono nati e in quali ti riconosci maggiormente? M) Non mi riconosco in nessuno in particolare. Non tendo mai a caratterizzare un personaggio pensando a come sono fatto. Forse qualcosa di me è presente in ognuno di loro, ma non è voluto. Posso dire che un paio di personaggi sono ispirati a persone che conosco. Chissà se i lettori condivideranno, ma credo che il punto forte in DRC siano proprio i personaggi, mi hanno dato la possibilità di divertirmi ed emozionarmi. Ci sono affezionato. Sono adolescenti, e a quell’età tutto è molto più imprevedibile e fantastico. L’età adulta è invece troppo razionale e fredda. D) DRC è il tuo romanzo d'esordio. Ci racconti le tue peripezie editoriali, se ce ne sono state? M) Be’, in realtà non ce ne sono state molte di peripezie. Si è trattato solo di aspettare, con pazienza. Confesso che in alcuni momenti mi sono lasciato prendere dallo sconforto, ma è naturale. Però ho continuato, ci credevo e non mi sono fermato. L’editoria è un mare burrascoso, infido e inconcepibile, pieno di pescecani… ma non mi dilungo. Con Plesio ho trovato quel che cercavo; loro non miravano a storie del genere di DRC, ma mandai comunque il progetto; il romanzo piacque e da lì è iniziata la collaborazione con questa piccola ma promettente realtà editoriale. D) Da esordiente cosa ne pensi del panorama del fantastico italiano? Ora che il trend post Twilight sembra terminato, soppiantato da quello hot della James, il fantasy tornerà a fare compagnia all'horror nella sua nicchia? M) Siamo abituati a stravolgimenti, generi che si riscoprono e si reinventano. L’editoria è sempre più attaccata ai trend – e giustamente, perché il libro, non va dimenticato, è pur sempre un prodotto commerciale. Tuttavia credo che in questo modo si sia perso un po’ il buongusto di pubblicare storie meritevoli: troppi titoli, troppi doppioni e poca qualità, nella speranza di tirar fuori nuovi casi editoriali. Un quadro generico, non solo italiano. Mi aspetto un nuovo trend da un momento all’altro, sempre tra fantasy e horror… D) Ultimissima domanda: perché hai voluto raccontare questa storia? M) Perché adoro la musica, il fantastico e perché, in fondo in fondo, vorrei che il Torneo dei Rock Guerrieri esistesse davvero. Grazie per la disponibilità e lo spazio dedicato a DRC. Grazie Diario! Se questa intervista vi ha solleticato, vi consiglio di dare un’occhiata al blog dell’autore dove troverete news e approfondimenti sulla trama e i personaggi della storia.
Possono interessarti anche questi articoli :
-
Il computer di Godot
Il torpore del capitalismo - La fine del mito dell'espansione illimitata del mercato - di Robert Kurz C'è una concezione ingenua, ma sensata, a proposito della... Leggere il seguito
Da Francosenia
CULTURA, OPINIONI, SOCIETÀ -
Radio Feccia #15
Arrosticini, cannoni e caproni: tutti al TUBE CULT FEST C’è gente che non muove il culo dalla poltrona manco se suonano gli Iron Maiden dietro casa e c’è gente... Leggere il seguito
Da Cicciorusso
CULTURA, MUSICA -
Le nuvole e le stelle
Arrivano gli "psicopatici". Addio a "l'era del narcisismo di Götz Eisenberg Quello che segue è un testo di Götz Eisenberg - psicologo, vicino alla rivista... Leggere il seguito
Da Francosenia
CULTURA, OPINIONI, SOCIETÀ -
Film-musical stasera in tv: DREAMGIRLS con Beyoncé (lun. 28 apr. 2015, tv in...
Dreamgirls, Rai Movie, ore 22,55. Ottimo (anche se non eccezionale) successo al box office americano, mentre dalle nostre parti non è andato a vederlo quasi... Leggere il seguito
Da Luigilocatelli
CINEMA, CULTURA, PROGRAMMI TV, TELEVISIONE -
Film-musical stasera in tv: DREAMGIRLS con Beyoncé (lun. 27 apr. 2015, tv in...
Dreamgirls, Rai Movie, ore 22,55. Ottimo (anche se non eccezionale) successo al box office americano, mentre dalle nostre parti non è andato a vederlo quasi... Leggere il seguito
Da Luigilocatelli
CINEMA, CULTURA, PROGRAMMI TV, TELEVISIONE -
La città sommersa di Lost River
Lost River, l’esordio cinematografico di Ryan Gosling, è uno scenario di desolazione. Scenario che i più penseranno essere frutto di un abile scenografo. Si... Leggere il seguito
Da Elgraeco
CINEMA, CULTURA