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Intervista a Mario Erminio Bussini, autore de La Notte dell'Erba Cremisi

Creato il 12 ottobre 2011 da Alessandraz @RedazioneDiario
Intervista a Mario Erminio Bussini, autore de La Notte dell'Erba CremisiCari lettori,
abbiamo l'onore e il piacere di ospitare oggi sul nostro blog Mario Erminio Bussini, autore de La Notte Dell' Erba Cremisi, il suo paranormal thriller d'esordio edito da Casini. Ed ecco a voi Mario, che ringraziamo di cuore per la gentilezza e per la disponibilità dimostrataci. Enjoy!
1. Ciao Mario, benvenuto sul nostro sito Diario Di Pensieri Persi! Vuoi presentarti ai nostri lettori? Saluto tutti i lettori e la redazione di Diario Di Pensieri Persi. Mi chiamo Mario Erminio Bussini e sono nato a Torino nel 1973. "La notte dell'erba cremisi" è il mio romanzo d'esordio. 
Intervista a Mario Erminio Bussini, autore de La Notte dell'Erba Cremisi 2. Da dove nasce il tuo desiderio di diventare uno scrittore? Più che un desiderio si tratta di una necessità vera e propria. Da bambino mio zio mi regalò "Il cane dei Baskerville" (questo era il suo titolo, nell'edizione di allora) e da allora in poi scoprii un mondo pieno di meraviglie, di personaggi portentosi e di storie piene di fascino e suggestione. Così nacquero nella mia mente alcuni racconti che avrei voluto mettere su carta, ma pensai di dover attendere il momento giusto, cosl prima di decidermi ho atteso quasi trent'anni. Sapevo già da allora che prima o poi avrei scritto qualcosa, era inevitabile. Non ho frequentato corsi e non ho una preparazione specifica, sono solo un visionario. Ho scoperto di avere la capacità di esorcizzare le immagini che la mia mente evoca intrappolandole tra le pagine dei racconti che scrivo.

3. Segui un particolare processo creativo? Dipende. Per il mio primo libro non ho seguito tracce o trame prestabilite, semplicemente mi sono seduto alla scrivania e ho iniziato a digitare. Un mese dopo avevo scritto oltre trecento pagine e gli eventi da me narrati sono andati concatenandosi per motivi a me misteriosi. Invece per quanto riguarda il mio lavoro di prossima uscita, ho seguito una trama studiata in precedenza. Per fortuna sembra che possa gestire abbastanza bene entrambi i metodi, anche se preferisco decisamente il primo che trovo più naturale e meno faticoso. Intervista a Mario Erminio Bussini, autore de La Notte dell'Erba Cremisi4. Lovecraft e King sono tra i tuoi autori preferiti, e la loro "presenza" si avverte chiaramente tra le pagine del tuo romanzo. Quali altri autori / fonti ti hanno ispirato? Come mi piace sempre dire, Lovecraft è mio nonno, King è mio padre, e Poe e Conan Doyle sono i miei bisnonni, probabilmente. Credo siano autori in grado di sconvolgerti la vita, soprattutto se letti ad una certa età in cui il proprio pensiero è ancora in formazione. Mi piacciono un po' tutti i maestri del genere: Matheson, che ho scoperto troppo tardi e trovo semplicemente straordinario, Asimov, Koontz, Straub, Anne Rice, e anche Lehane e Evangelisti, ce ne sono molti, non si sa mai da dove possa arrivare la scintilla giusta. Spesso l'ispirazione può arrivare anche dal cinema, se gli autori e gli interpreti sanno stimolarti le corde giuste.


5. A cosa ti sei ispirato per scrivere il tuo romanzo e qual è stata l'idea iniziale? Il mio romanzo è nato un po' per caso, come ho accennato prima, è stato scritto completamente "a braccio". Il protagonista è nato nelle prime pagine ed è cresciuto insieme a me. E' una parte di me, per certi versi la persona che sarei voluto essere. Guardandolo ora con più distacco ho realizzato che questo libro può essere letto in un'altra chiave, una profonda introspezione per combattere i propri demoni, e ci sono diverse figure che possono assumere altri significati, ma non è stato fatto di proposito, evidentemente il mio subconscio ha voluto dirmi qualcosa.

6. La scelta di ambientare la tua storia negli USA deriva da un tuo desiderio di dare al romanzo una connotazione internazionale oppure è proprio lì e in nessun altro posto che secondo te il tuo personaggio avrebbe potuto prendere vita? In parte sì, ho voluto dargli una connotazione internazionale: sono molto influenzato dalla letteratura e dal cinema americano. Inoltre sentivo la necessità` che il mio personaggio si muovesse in contesti diversi, dal mare, alla città, al deserto, da qui l'idea di ambientarlo nel nord della California. Non ho mai neanche pensato di ambientare il racconto in un'altra location, sinceramente.

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7. Wes è un sensitivo molto particolare, e il tuo libro è pieno di fantasmi. Tu personalmente credi nelle manifestazioni paranormali e nelle persone che dichiarano di possedere "poteri" occulti? La morte e il tempo che passa sono quasi delle ossessioni per me, in certi momenti non penso ad altro. Le storie di spiriti, di fantasmi e i saggi sulla vita dopo la morte, mi hanno sempre affascinato e attratto, tanto che da bambino ero terrorizzato dai fantasmi. Credo che si sopravviva alla morte, in qualche modo, ma sulle manifestazioni paranormali sono piuttosto scettico. Ogni singolo caso va esaminato a dovere, e alcuni mi paiono più convincenti di altri. Anticamente (e ancora oggi presso certe popolazioni indigene) l'uomo possedeva un legame diverso con l'ambiente che lo circondava , sia con il visibile che con l'invisibile, con cui era in grado di interagire e interloquire. Popoli molto lontani e senza alcun contatto tra loro hanno sviluppato credenze molto simili, ed è difficile accettare che sia sempre stata una combinazione. Penso che alcuni sciamani, o stregoni o uomini sacri siano davvero in grado di squarciare il velo che ci separa da altre forme di vita, e probabilmente anche qualcuno qui in occidente, ma certo non tra quelli che vanno in giro a vantarsene in televisione o sui giornali. La dimensione che ci attende oltre questa vita credo sia qualcosa di totalmente inaspettato e quasi del tutto incomprensibile per noi, talmente sconvolgente da non poter essere contemplato. 8. Il tuo romanzo si presterebbe a mio avviso senza problemi ad una trasposizione cinematografica / televisiva di grande impatto. Sarebbe un progetto che potrebbe interessarti? Hai già ricevuto proposte a riguardo? Mi piacerebbe moltissimo. Il cinema è una mia grande passione, più della letteratura, e questo traspare dalle cose che scrivo. Sarebbe un sogno vedere trasposto qualcosa scritto da me su uno schermo, ma l'idea mi pare talmente irrealizzabile che non provo alcuna speranza a riguardo.

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9. A cosa stai lavorando al momento? Possiamo sperare in una nuova avventura di Wes? Il 22 ottobre sarò in studio con la mia band chiamata Firelord, è la mia prima volta e sono molto carico, non vedo l'ora di iniziare, come pure gli altri ragazzi. Finalmente dopo anni di lavoro questo progetto sta iniziando a dare dei risultati. Il 30 ottobre, la settimana seguente, sarò a Lucca Comics per partecipare all'Amon Day, in cui presenterò il mio ultimo libro: Amon Eclipse, che uscirà proprio in concomitanza con questa manifestazione. Si tratta di una sorta di spin off di Amon Saga che getterà luce su tanti retroscena che precedono il finale della saga. Un libro fondamentale per i cultori della serie. Per quanto riguarda Wes, il mio progetto iniziale prevedeva vari episodi incentrati sulle vicende di questo personaggio, bisognerà vedere quando avrò il tempo e l'occasione per svilupparli, visto che fortunatamente sono coinvolto in diversi progetti.

10. Ci consiglieresti uno o più autori / libri che hai letto ultimamente e ti hanno colpito? Richard Matheson, rispetto ad altri autori sembra essere rimasto un po' nelle retrovie, ma merita di essere scoperto o riscoperto, come pure Clive Barker. Ultimamente grazie ai miei colleghi sto scoprendo una serie di autori italiani veramente bravi, una generazione di giovani di talento: date un'occhiata ai lavori degli esordienti della Casini Editore e non, troverete delle vere e proprie perle.


11. Vuoi aggiungere qualcosa prima di salutarci? Immagino che tra i frequentatori di questo sito ci siano diversi aspiranti scrittori, e vorrei rivolgere loro un pensiero: se sognate di diventare autori o avete un manoscritto nel cassetto, non esitate a mettervi in gioco, non abbiate paura di fallire e non temete di essere criticati, perchè comunque lo sarete, ma lanciate il cuore oltre l'ostacolo e lavorate duro per raggiungere il vostro obiettivo, e i risultati arriveranno. Non fate come me che ho atteso quasi quarant'anni, o rimpiangerete di non averci provato prima. Un immenso grazie a Mario Erminio, a cui diamo appuntamento presto per ospitare i suoi prossimi libri!!!

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