Intervista a cura di Stefano Schwetz.
Il Brescia è una grande squadra, dobbiamo avere più coraggio anche se a livello tattico c’è stata una buona attenzione. Ora pensiamo al match contro il Firenze, una partita da non sbagliare !
L’incontro casalingo contro il Brescia, valido per l’ottava giornata di campionato, è stata l’occasione per un’interessante chiacchierata con l’allenatore del Como 2000, Mario Manzo, ecco le sue parole “a caldo” nel post-partita raccolte dal nostro inviato Stefano Schwetz.
“Facciamo due campionati diversi, è ovvio noi rispetto a Mozzanica abbiamo fatto un leggero passo avanti, abbiamo lottato di più, abbiamo tenuto meglio il campo. Prendere il primo goal così a freddo è stato pesante, se non ci fossimo trovati subito in salita avremmo fatto una gara diversa, e l’atro preso su traversone ci ha fatto perdere l’entusiasmo residuo. Poi devo dire che abbiamo perso il secondo tempo 1-0, con un goal in mischia, sugli sviluppi di una punizione deviata molto bene da Piazza, e ci sta.
C’è stata un po’ di attenzione a livello tattico, ho aggiustato qualcosa, ho arretrato la trequartista a supporto del centrocampo per migliorare il reparti. Abbiamo anche giocato un po’ di più, abbiamo mosso di più senza buttare via la palla. Noi ci alleniamo moltissimo sul possesso palla, non dovremmo mai cercare di buttare la palla come è successo spesso nella parte iniziale del match. Francamente, credo che le ragazze abbiano sentito un pochino troppo di riverenza nei confronti del Brescia, come con le altre tre squadre che fanno un po’ un campionato a parte, da cui abbiamo parecchi di distacco.
Abbiamo lottato molto meglio con Verona, dove meritavamo di vincere, a Perugia ce la siamo giocata, e hanno pareggiato all’ultimo secondo, con l’Inter abbiamo vinto meritando, con Napoli abbiamo perso ma sinceramente sono alla nostra portata, Il nostro obbiettivo deve essere questo, evitare gli sprechi con le squadre del nostro livello.
Complimenti al Brescia, è una grande squadra che ha fatto un solo passo falso ma è ripartita, un po’ come Verona. Il problema nella corsa scudetto saranno gli scontri diretti tra le prime. Noi nel resto del campionato dovremo avere più coraggio. Non assaltare all’arma bianca, ma costruire un po’ di più, con calma ma senza paura, e soprattutto senza riverenza.
Nell’ intervallo ho detto alle ragazze: “E’ solo una partita di calcio ragazze, proviamoci! Sono 3 punti, e niente da perdere. Giochiamocela senza pensieri.”
Con una squadra di primo livello è impensabile riuscire a recuperare. Fossimo stati contro una squadra diversa forse sì, ma così è. Adesso rimettiamoci a lavorare. Siamo in una fase di ricostruzione per così dire, ci sono stati tanti cambiamenti dall’anno scorso, la squadra ci teneva ad andare avanti e ha fatto quanto possibile. Adesso sarebbe giusto che le ragazze facessero quanto possibile per dimostrare gratitudine nei confronti della squadra. Non per me, gli allenatori vanno e vengono. Per se stesse, per il loro sport. Se vogliono quel qualcosa in più, potrebbero fare quel qualcosa in più per rendere il prodotto calcio femminile più appetibile, più vendibile. Armiamoci di pazienza, di buona volontà, gambe in spalla e lavorare. Si ricomincia per il nuovo appuntamento: andremo a Firenze, un appuntamento da non sbagliare.”
Mario Manzo