1-Parlaci un po’ di te;
Ciao sono Maurizia, alias Pincistrella!
Sono una hobbista in cerca di affermazione! ^_^
Finché il tempo me lo ha concesso, mi sono sempre dedicata a molti passatempi: dalla creazione di bigiotteria alla lavorazione della cera, all’uso della resina (materiale che mi piace molto lavorare ma che, aimeh, trovo carissimo!). Successivamente mi sono orientata verso lavori che potessero aiutarmi nella professione che svolgevo mentre studiavo, l’educatrice, e ho tentato di unire l’utile al dilettevole cercando hobby che potessero intrattenere i bambini. Ho trovato moltissime specialità e dopo un’accurata selezione ho scoperto la tecnica del quilling, che mi ha appassionato più di tutte.
2-Come è iniziata la tua passione?
Proprio per il lavoro di educatrice ho studiato moltissime tecniche, passando dai colori a dita alla pasta di sale, dagli origami alle ghirlande di carta e, quando credevo di aver esaurito le proposte, una sera di tanti anni fa, a cena da un amico, mi sono imbattuta in un giardino fatto di rotolini di carta colorata…Sua mamma si dilettava, tra le risate generali dei familiari, a portare avanti questa tecnica che lei sapeva derivare dall’Inghilterra vittoriana (ho poi scoperto che ha origine in Medioriente). Io mi sono subito appassionata e dopo tanto cercare ho trovato un libricino corredato da strisce di carta colorata che però ho poi lasciato intonso in libreria per molti anni. Purtroppo (o per fortuna, si dice), infatti, ho cambiato ambito lavorativo e sono passata al lavoro di ufficio che non mi lasciava più nessuno spazio per alcun passatempo, ma causa crisi, quest’anno, sono rimasta a casa e ho così iniziato ad avvicinarmi a questa meravigliosa tecnica con cui ricreare l’effetto della filigrana per utilizzarla poi su svariate superfici ed in svariati modi.
3-Hai mai seguito corsi o lezioni?
Non ho mai seguito corsi né di quilling né di altre tecniche che ho imparato da autodidatta, al massimo con l’ausilio di vecchi libri di mia mamma (appassionata modellista), ma oggi vorrei tanto trovare un corso o un tutorial per imparare a cucire come si deve!
4-Quali tecniche hai finora sperimentato?
Da piccolina ho sempre avuto la passione per le perline e creavo a telaio, poi ho iniziato ad usarle in maniera alternativa per creare alberi o usarle insieme ad altri materiali. Sono infatti passata all’uso delle paste sintetiche (cernit e fimo) per abbandonare poi la bigiotteria e spostarmi successivamente sulla cera (candele) e il sapone fatto in casa.
Mi sono appassionata anche alla resina e agli smalti, prodotti che mia madre usava per i suoi modellini, e ne ho trovato un uso alternativo a quello tradizionale.
Con i bambini ho anche affinato la tecnica della pasta di sale e ho poi scoperto il mondo della carta che, a partire dal decoupage per finire al quilling, passando per i paralumi e gli origami, mi ha conquistato.
5-Quali non ti sono piaciute e perché?
Devo ammettere che non mi sono mai avvicinata a tecniche che non mi piacessero, anzi, in realtà ce ne sarebbero ancora molte che vorrei provare!...
6-Qual è la tua tecnica preferita?
Al momento mi sto dedicando esclusivamente al quilling, ma se devo dare dei voti il premio lo vince sicuramente l’uso delle resine e degli smalti che personalmente utilizzo per creare gioielli e oggetti unici da materiali e forme già esistenti.
7-Da cosa prendi spunto per le tue creazioni, come si sviluppa il processo creativo?
Mi piace molto la contaminazione tra diverse tecniche e l’uso di svariati materiali in ogni creazione. Solitamente inizio creando qualcosa con il pensiero di utilizzare materiali che tengo a scopo di riciclo, per cui il mio processo creativo è estemporaneo e assolutamente casuale; a seconda di ciò che ho sottomano creo. Il quilling si adatta perfettamente a questa mia fissazione, il riciclo, perché la carta si presta ad essere abbinata a quasi tutto!
8-Ti tieni aggiornata sulle novità del settore?
Ammetto di no. Ho da poco intrapreso l’avventura delle bancarelle e mi piace l’idea di proporre qualcosa di ancora semi-sconosciuto, ma proprio per questo sto cercando di affinare i prodotti in modo che possano funzionare (una semplice figurina di carta non attrae come un quadro o un gioiello!)
9-Visiti o partecipi a fiere?
Ho sempre visitato stand e fiere, di qualunque tipo, e oggi ho voluto conoscere un po’ più da vicino questo mondo provando a partecipare!
10-Pensi che internet sia uno strumento utile per informarti e/o farti conoscere?
Penso che Internet sia il futuro e che pian piano anche qui in Italia stia iniziando a prendere piede nel giusto modo.
Personalmente lo uso in alternativa a quasi tutto, dalle notizie ai film, dalle ricette ai tutorial, trovo tutto ciò di cui ho bisogno.
11-Quali sono i tuoi progetti per il futuro?
Domanda troppo complicata per poter rispondere in poche righe, al momento spero di riuscire ad interessare le persone che si avvicinano al mio prodotto e cerco di trovare un impiego di questa tecnica che possa renderla unica, se però volevate sapere cosa vorrei fare “da grande” non ho la risposta pronta!! Sono però molto orientata ad un trasferimento all’estero perché non vedo il nostro bel paese un posto dove poter crescere.
12-Qual è la tua visione odierna del panorama dell’hobby in Italia?
Purtroppo un hobby resta ancora solo un hobby nella maggior parte dei casi; mi piacerebbe fosse percepito più come un lavoro creativo che solo un passatempo! E devo dire che ciò all’estero avviene, mentre qui ancora siamo lontani dal dargli un valore aggiunto.
13-Quali sono, a tuo parere, le tecniche che in futuro avranno maggiore successo?
Credo che le diverse tecniche con cui creare la bigiotteria non passeranno mai di moda, ma mi piacerebbe veder decollare anche altri prodotti, magari meno “concreti” di un gioiello, ma sempre pronti ad abbellire, anche solo per il sorriso di chi li vede, le persone!
14-Hai qualche consiglio da regalare a chi inizia l’avventura nel mondo creativo?
Sguinzagliare la fantasia e cercare prodotti innovativi da proporre per incuriosire un pubblico che, a me personalmente, pare un po’ assuefatto.
Un grande ringraziamento a Maurizia per la disponibilità e la gentile concessione delle immagini.
Luca Ballarini