(di Alessandra Giorda) Dal 30 Marzo al 3 Aprile 2011, al Teatro Smeraldo di Milano, verrà rappresentata Cassandra in uno strepitoso balletto con la bella e talentuosa Rossella Brescia con le coreografie di Luciano Cannito. E’ il lavoro di maggior successo dell’insegnante di Amici, nonché attuale direttore artistico del Teatro Massimo di Palermo.
Cassandra, tratto dal capolavoro di Christa Wolf che rielabora, partendo dal mito classico, il valore dell’indipendenza femminile è interpretato dalla Brescia che ho per Voi, miei cari amici lettori intervistato. Conosciamo meglio quella bambina, diventata ormai donna, che da Martina Franca, in Puglia, guardando la danza in televisione sognava di calcare un giorno i palchi dei teatri essendo lei la prima ballerina. Tanto lavoro, grandi sacrifici ed una buona dose di determinazione hanno fatto sì che il suo sogno si tramutasse, da grande, in realtà. Ingredienti come classe e finezza non le mancano e da un parlare pacato si snocciola questa intervista che tra un aereo e l’altro gentilmente mi ha concesso. Conosciamola meglio!
D: A quale età incominci a muovere i primi passi nella danza e quando capisci che sarebbe diventata la tua professione?
R: A nove anni ho iniziato a fare danza e credo di aver capito già da piccola che era quello che avrei voluto fare. Da bambina guardavo “Maratona d’Estate” che era un programma che trattava questa disciplina con Vittorio Solenghi, vedevo danzare Alessandra Ferri ed immaginavo quando sarei stata io a ballare.
D: A Martina Franca hai aperto la tua scuola di danza, è un sogno realizzato?
R: Si. E’ anche un modo per dare l’opportunità a dei giovani di avvicinarsi a questa disciplina. Quando ho iniziato a danzare, mi spostavo in vari paesi limitrofi poiché non c’era una scuola nel mio. Successivamente sono andata a Roma per perfezionarmi. Il mio obiettivo era di far sì che i giovani di Martina Franca potessero studiare questa disciplina in loco. Ho messo a frutto la mia esperienza anche per chi non ha le possibilità di potersi spostare.
D: Come concili il tuo lavoro con l’insegnamento in Puglia?
R: Non insegno io nella mia scuola, bensì un’insegnante diplomata all’Accademia Nazionale di danza che è bravissima, mentre io sono un supervisore. Vado a Martina Franca una volta al mese è lì concentriamo delle ore dove insegno. Comunque i “nostri” allievi lavorano su uno studio scritto da me.
D: Ritorneresti ad Amici come insegnante?
R: No perché è un lavoro che ti prende tanto tempo ed io non ne ho. Se balli non puoi insegnare, devi fare una scelta. Gli insegnanti hanno una grande responsabilità con i ragazzi da formare e non sarebbe corretto non dedicare loro tutto il tempo necessario.
D: Quando balli cosa provi? Cos’è per te la danza?
R: Quando interpreti personaggi come Cassandra, inevitabilmente ti danno emozioni molto forti. Primo perché il personaggio che “farò” è molto difficile, di grande sensibilità e poi perché cerco di sempre di andare a fondo del ruolo da interpretare. Non solo lo studio tecnicamente, ma anche dal punto di vista psicologico. Lo esprimo si con la tecnica ma anche con i movimenti.
D: Sei reduce dal successo di Carmen, ora inizi la tournèe con Cassandra, cosa ti aspetti dall’appuntamento di Milano?
R: Lo scorso anno il pubblico mi ha colpito moltissimo, poiché era entusiasta e pieno di giovani. Hanno dimostrato molto calore ed apprezzamento. Spero si ripeta anche quest’anno, poiché da parte nostra c’è tutta la serietà nell’offrire uno spettacolo ad alto livello. L’appuntamento milanese ci dà sempre molta carica e grandi riconoscimenti.
D: Nell’intervista che ho fatto a Luciano, il mese scorso, mi ha detto che quando vede i suoi lavori rappresentati con la donna della sua vita che balla prova una soddisfazione immensa. Mettere in scena le sue coreografie quale impatto emotivo ti danno?
R: In realtà cerchiamo di dividere sempre le due cose. Quando si lavora il privato deve stare fuori, poiché non sarebbe rispettoso nei confronti di questa attività. Potrebbero prendersi delle confidenze che non sono corrette nell’ambito lavorativo. Come mentalità siamo divisi. Non ti nego che tra noi c’è sempre stata molta sintonia, anche quando non “stavamo insieme”. Quello che apprezzo di più è che lavorativamente non è cambiato nulla da quando la nostra vita privata è mutata. Nonostante il nostro grande amore c’è un gran rispetto e professionalità lavorativa.
D: Ottima danzatrice, altrettanto come insegnante, hai lavorato in radio ed in televisione, dove vedi il tuo futuro?
R: Spero di “fare” sempre cose di qualità che mi rimangano dentro e nel cuore della gente.
D: Nella tua vita insieme a Luciano, abbracci l’idea di un figlio?
R: Certo! Ritengo sia molto importante pensare alla famiglia, il lavoro ha rilevanza per noi stessi, per vivere, ma quello che realmente conta nella vita è la famiglia.
D: Come trascorri il tempo libero?
R: Con Luciano appena possiamo andiamo al cinema anche se di tempo libero ce ne rimane veramente poco.