Chi ci segue ormai da tempo sa che la redazione di Signorponza.com ha una grande passione per X Factor e, solitamente, prende a cuore tutti gli artisti che sono stati protagonisti del programma e ingiustamente eliminati prima del dovuto.
Scorrendo gli archivi mi sono reso conto che, per la prima volta, l’espressione “L’Italia non è pronta” era comparsa come titolo nel post che commentava la puntata in cui era stata eliminata nel 2013 Valentina Tioli, guarda caso l’ospite dell’intervista di oggi. Valentina è tornata e ci chiediamo: ora l’Italia sarà pronta?
Ma facciamo un passo indietro. Valentina nasce a Modena il 31 Agosto 1991. Sì, signori, avete capito bene c’è gente nata negli anni ’90 che non si vergogna affatto di farci sentire vecchi. A 17 anni registra le prime canzoni e due video di cover che pubblica su YouTube: in pochi mesi entrambe raggiungono e superano le 100.000 visualizzazioni. Nel 2013 partecipa alla settima edizione di X Factor come concorrente nella squadra di Mika.
A distanza di due anni, Valentina Tioli è tornata con un pezzo davvero forte che si intitola Io sono qui e del quale non riusciamo già a fare a meno.
Io sono qui anticipa il suo primo album in uscita in autunno e, se queste sono le premesse, le aspettative sono inevitabilmente altissime. Siccome siamo curiosi, insieme a Filodrama e Maxxeo, abbiamo chiesto direttamente a Valentina che cosa ci dobbiamo aspettare dal suo debutto e dalla sua musica. E sì, le abbiamo anche chiesto del bono del video.
Ti avevamo lasciata nel 2013 a X Factor: eri una delle preferite della redazione, nonché nostra favorita per la vittoria alla vigilia del programma. Ci racconti che cosa è successo dal momento in cui, dopo la quinta puntata, hai dovuto lasciare lo studio di X Factor fino ad oggi che hai lanciato il tuo primo singolo?
Valentina Tioli: Intanto grazie mille per essere stata la vostra favorita, ne sono molto contenta! Inizialmente ho vissuto il momento dell’eliminazione un po’ come una sconfitta, non tanto riguardo alla gara, è stata più una delusione personale per non essere riuscita a far vedere pienamente a chi mi ascoltava le mie capacità. Dopo essere uscita dal programma ho passato un periodo in cui ho riflettuto molto su questa esperienza incredibile che mi ha dato tanto, che mi ha arricchita e fatto crescere ma che mi ha anche messa a dura prova a livello emotivo. Con il tempo, tornando alla vita reale, mi sono accorta con grande piacere che tante persone continuavano a seguirmi e a voler ascoltare ancora la Valentina che avevano scoperto alle audizioni, perciò per tutti coloro che hanno continuato a credere in me e per la passione profonda che nutro per la musica ho ricominciato a scrivere e a comporre, cercando di ritrovare la grinta dell’inizio unita alle esperienze fatte in questi mesi di studio, di viaggi e di concerti.
Tutto ciò mi ha portata a Io sono qui, il singolo uscito il 29 maggio e che farà parte anche del mio primo disco. In questa canzone ritroverete la Valentina delle audizioni ma con una nuova consapevolezza musicale e personale.
Parliamo dunque di Io sono qui, un pezzo che ci è sembrato fin dal primo ascolto pazzesco e innovativo nel panorama italiano. Come è nato e quale parte di Valentina ci hai messo dentro?
Io sono qui nasce dalla voglia di portare nel mio Paese un sound internazionale unito a testi in italiano, in modo da far arrivare anche a chi non conosce l’inglese un genere musicale coinvolgente, senza precludere a nessuno la possibilità di canticchiarne con spensieratezza il ritornello, in macchina, in spiaggia o sotto la doccia.
Com’è stato girare il video a Ibiza (tra l’altro complimenti per la scelta del bono, ndr)?
È stata un’esperienza indimenticabile, ho avuto la grande fortuna di lavorare con ragazzi davvero professionali e motivati. Vedere la passione e la fiducia che hanno riposto fin da subito in me e nel mio progetto, mi ha ripagata di tutti gli sforzi e i sacrifici fatti per arrivare a questo obiettivo. Girare il video di una mia canzone ad Ibiza, con uno staff di film-maker di questo calibro (hanno firmato anche l’ ultimo video di J-Ax Maria Salvador), con ballerini “assurdi”, location incredibili, uno stylist tutto per me e un bonazzo di attore, è stato realizzare un sogno, mi sono sentita davvero realizzata e soddisfatta!
Quindi secondo te nel nostro Paese c’è ancora del pregiudizio verso la musica pop? Oppure senti che le cose stanno cambiando?
No, credo che il pregiudizio sia più verso i generi che ancora non sono molto popolari in Italia. Credo comunque che le cose stiano cambiando e che se sono riusciti a funzionare Hip Hop e Rap, non tarderanno ad arrivare soddisfazioni anche per le sonorità più internazionali, come quelle Dubstep e Trap. Certo non sarà una strada facile, perché fare qualcosa di nuovo è sempre rischioso, ma io credo molto nel mio progetto, nella musica che mi fa stare bene e spero che riuscirò a comunicare vibrazioni positive anche a chi mi ascolterà.
Ci dicevi che Io sono qui farà anche parte del tuo primo album, in uscita in autunno. Se dovessi usare un solo aggettivo, come lo descriveresti?
MIO!
Ci sembra che tu sia stata molto efficace! Però riconosciamo che farlo con un solo aggettivo può essere riduttivo. Raccontaci qualcosa di più su che cosa ci dobbiamo aspettare dal tuo primo lavoro.
Sicuramente conterrà davvero molto di me, anche perché sarò l’unica autrice di questo progetto se escludiamo i contributi degli eventuali feat. Sarà l’insieme delle influenze musicali e della musica che amo di più, perciò avrà un sound piuttosto vario: le canzoni non saranno tutte energiche come Io sono qui, ci saranno anche ballad e brani più lenti – sia in italiano che in inglese – nei quali parlo di esperienze personali. Credo che un album non debba per forza rappresentare un unico stile musicale, ma piuttosto raccogliere quello che l’artista ha da dire, nel modo più diretto possibile. Certo, lo stile deve essere riconoscibile, ma il filo conduttore per me non deve essere il genere musicale ma piuttosto il linguaggio dell’Artista, il suo modo di comunicare. Credo che questa libertà moltiplichi le opportunità creative: per me non ha senso porsi dei limiti di genere.
Hai citato le tue influenze musicali… Chi ti ha ispirato di più nel costruire le canzoni del tuo album?
È da un po’ di tempo che ascolto prevalentemente musica black e le sue contaminazioni. Il mio lavoro conterrà sicuramente brani con sonorità Dubstep, Trap, Soul, R&B, e Rap. Gli artisti che mi hanno influenzata maggiormente sono Rihanna, Kendrick Lamar, Chris Brown, Jessie J.
Sei ancora in contatto con “quelli di X Factor”, a cominciare dal tuo giudice Mika?
Sì, sono rimasta in contatto con quasi tutti i ragazzi ai quali, tra l’ altro, è piaciuta molto Io sono qui facendomi sentire davvero il loro sostegno; prima fra tutti Violetta, che dopo l’ esperienza di X Factor è diventata praticamente mia sorella, condividiamo oltre che la stessa passione per la musica, anche una profonda e meravigliosa amicizia. Ho rivisto Mika l’ultima volta lo scorso anno, durante una puntata di XF8, è stato davvero emozionante incontrarci di nuovo ad un anno di distanza, era contento di vedermi continuare questa carriera con grinta e determinazione. Ha già apprezzato quello che scrivo, spero di fargli sentire presto le mie cose nuove.
Che cosa ti ha lasciato X Factor come esperienza? È qualcosa che consiglieresti a chi vuole intraprendere questo percorso?
X Factor è stata un’ esperienza fondamentale per la mia vita, mi ha fatto toccare con mano cosa vuol dire essere una cantante “per davvero” e non solo sognare di diventarlo. Mi ha messo a contatto con professionisti che mi hanno dato una visione molto più aperta e realistica del mondo della musica e mi hanno insegnato davvero tanto. X Factor mi ha preparato a conoscere gli aspetti più e meno belli di un mestiere che sembra molto facile e fatto di lustrini e soddisfazioni ma che, in realtà, è fatto di grandi sacrifici, costanza e determinazione. E tanta passione ovviamente!
Oggi, quella del Talent Show, è una realtà solida. A volte può anche trasformarsi in lunghe carriere discografiche, la maggior parte delle volte no, ma in tutti i casi è un’esperienza che io consiglio perché è qualcosa che segna, che rimane, che ha valore e che cambia in meglio come persona e come artista.
Qualcuno in particolare ha avuto un ruolo importante nel condurti fino alla tua prima fatica discografica?
Devo moltissimo a Toti di Maio, il mio chitarrista, alla mia band, ai miei genitori, ma soprattutto al mio produttore Francesco Terrana che non ha smesso di avere fiducia nel mio progetto neanche per un secondo dandomi ogni giorno un motivo per continuare a lottare per quello in cui credo, con passione e immenso amore per la musica.
Domanda a bruciapelo: un CD, un libro e un film che non possono mancare nella tua collezione privata.
CD: Baduizm di Eryjkah Badu
LIBRO: Seta di Alessandro Baricco
FILM: Cadillac Records.
Chiudiamo chiedendoti qual è il sogno musicale nel cassetto che vorresti realizzare.
Il mio sogno è quello di diventare sempre più brava e preparata nel mio mestiere e di far innamorare tutto il mondo della mia musica e delle mie canzoni.
Se si realizzerà, ci prometti che ti ricorderai di noi?
Ma certo!
Ultimissima domanda, questa volta per davvero. Ma che cosa vi danno da mangiare a Modena che siete tutti belli, bravi e con la musica nel sangue?
Ahahah! Tortellini, lasagne e tanti sogni da realizzare!
Ringraziamo Valentina per l’intervista e vi ricordiamo, in attesa dell’album, che potete scaricare il suo singolo Io sono qui su iTunes, Amazon o Google Play. E se volete fare gli stalker, trovate Valentina anche sulla sua pagina Facebook.
PS: Inutile dire che Io sono qui diventa di diritto l’Ossessione della settimana su Signorponza.com.