1) Chi c’è dietro a Mo te lo spiego a papà
1) Beh ci sono io. Mi chiamo Francesco Uccello, ho 38 anni e vivo a Napoli. Ho due figli, Davide e Dario, e una bellissima moglie che si chiama Stefania. Mi occupo di infanzia e adolescenza presso la cooperativa sociale Terra e Libertà, ma anche di comunicazione creativa. Diciamo così perché con i ragazzi bisogna inventare slogan, raccontare storie, creare ambientazioni, proporre giochi fantastici e spiegare concetti difficili con poche e semplici parole.2) Da quando hai iniziato a scrivere?
2) Ho sempre avuto la passione per la scrittura e anche per lavoro scrivo, ma ad un certo punto del mio essere padre ho sentito forte la voglia di raccontare ciò che accadeva in casa alle prese con i miei bambini DA1 e DA2.
Ho cercato di esorcizzare le situazioni limiti che si creavano con l’ironia e così sono nati i primi racconti.
Poi grazie ad MPS (Mia Principessa Stefania) mia moglie, ho trovato anche un modo per spiegare ai bambini concetti e cose più o meno complicate.
Ogni volta i bambini chiedevano cosa fosse quello o cosa significava quell’altro MPS li rimandava a me dicendo: “Ve lo spiega papà”. Così è nato il blog…Mo te lo spiego a papà.
3) E’ una scelta di cuore o hai pensato subito che sarebbe potuta diventare un’attività remunerativa?
3) Remunerativa non lo è ancora neanche ora, per cui è solo una scelta di cuore. Il blog è nato per lasciare una traccia ai miei figli così quando un giorno loro saranno genitori potranno rileggere i vari post e provare a fare meno errori o magari saranno facilitati perché potranno avere un approccio più leggero di quello che ho avuto io e che di sicuro non aiuta.
4) Chi sono i tuoi lettori e come interagite?
4) I miei lettori sono papà e mamme indifferentemente. Non mi piace rivolgermi ad una categoria sola perché i figli hanno bisogno di entrambi i punti di vista per crescere e poiché di papà ce ne sono pochi che raccontano allora eccomi quà. I lettori mi lasciano commenti a cui cerco di rispondere sempre sia sul blog sia sulla pagina Facebook, ma evito di dare suggerimenti perché il blog nasce per spiegare le cose ai bambini e non agli adulti. La cosa più bella è quando un lettore mi dice: “Sembra di stare a casa mia”.
5) Quali sono le domande più frequenti che ti vengono poste?
5) Per fortuna adesso le domande sono su come spiegare ai propri figli determinati argomenti. A questo cerco di rispondere creando dei post dedicati. Le domande più frequenti sono state come spiegare come si fanno i bambini, cosa è il ciclo, perché ci sono le curve, cosa sono le radici, etc … etc …
6) Quali sono a tuo avviso le tematiche che andrebbero maggiormente affrontate?
6) Io sono fortunato perché per lavoro mi occupo di infanzia e adolescenza e quindi conosco il linguaggio, ma ci sarebbe bisogno di giornate in cui i papà possano sperimentare forme di comunicazione più vicine ai bambini e ai ragazzi. C’è bisogno di saper entrare nel loro mondo fantastico, di creare ambientazioni ai loro giochi, di leggere storie emozionanti. Tutto questo si può imparare allenandosi. Tutto questo può rendere i momenti pesanti in casa un po’ più leggeri perché i momenti pesanti ci sono e come…basterebbe soltanto dirselo ad alta voce in gruppo mentre si beve un buon bicchiere di vino.
7) Come sta andando il blog?
7) Molto bene credo. Ogni Giovedì Mo te lo spiego a papà è anche su Style.it ed è davvero un onore poter scrivere su un sito così importante. Poi ne ha parlato anche Repubblica.it e c’è stata una bella intervista a TV2000 nella trasmissione Romanzo Familiare. Ma sono contento soprattutto perché ci sono siti come Supermamma che mi danno la possibilità di farmi conoscere nonostante sia un papà. Grazie
grazie a te!