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Intervista ai Jackal, oltre gli effetti di Gomorra

Creato il 25 febbraio 2015 da Oggialcinemanet @oggialcinema
I Jackal ci fanno ridere continuamente, grazie ai loro sketch. Un incredibile successo hanno avuto quelli collegati a Gomorra-la serie. Frasi come “sta’ senza pensier” o “du frittur” sono diventati dei veri e propri tormentoni. Proprio i Jackal hanno raccontato, in esclusiva su Oggialcinema.net, alcuni retroscena dei loro sketch, presentandoci qualche nuovo lavoro.Le vostre parodie su Gomorra-La serie hanno spopolato sul web e in tv. Da dove nasce l’idea di mettere in scena Gli effetti di Gomorra sulla gente? Più che di un’idea, si è trattato di riprendere quello che succedeva quasi ogni giorno in studio. Un po’ tutti, ma Ciro in particolare, ci siamo subito appassionati alla serie, e non perdevamo mai occasione di imitare questo o quel personaggio. Dal farlo davanti allo specchio o tra di noi al riprenderlo con la telecamera il passo è stato piuttosto breve.Negli sketch siete riusciti a coinvolgere anche Salvatore Esposito e Roberto Saviano. Com’è stato poter contare su di loro? Cosa vi ha colpito maggiormente? La prima puntata ha avuto molto seguito, grazie alla tipologia del prodotto e al suo format “virale”, da tormentone. Così siamo riusciti a entrare in contatto sia con Salvatore Esposito, sia successivamente con Roberto Saviano, e per entrambi i casi abbiamo pensato ad un contenuto particolare, fatto “su misura” per loro.Sono previsti ulteriori effetti di Gomorra? Attendete con ansia la seconda stagione anche per le vostre parodie? Da spettatori, sì. Però non crediamo di fare altre parodie. Cioè, è difficile andare avanti quando hai già raggiunto tutto quello che volevi raggiungere. Non dimentichiamoci che gli effetti di Gomorra sono nati per mettere a nudo un comportamento, per prenderlo in giro. E una volta che abbiamo ironizzato con una scena del quotidiano, poi con uno dei protagonisti e quindi con lo stesso Saviano, pensiamo che il “cerchio” si sia chiuso, e che andare oltre sarebbe troppo. Eccessivo. La nostra è una trilogia, La trilogia della Frittura.Cosa si prova nel vedere che i vostri “effetti” hanno superato quelli di Gomorra – La serie? Ci fa sorridere che frasi come “sta’ senza pensier” o “du frittur” facciano parte del linguaggio comune. La loro fortuna non è sicuramente dovuta solo ai nostri video, anzi. Ma anche alla stessa serie di SKY.Pian piano siete approdati anche sul piccolo schermo in Announo su la7. Cosa vi è piaciuto maggiormente di questa esperienza? Dove vi piacerebbe arrivare un giorno? È stato sicuramente interessante mettersi alla prova con un medium diverso dal web, e imparare ad adattarsi, ma anche a rielaborare, i tempi e i format televisivi in base alla nostra comicità, a quello che abbiamo in mente. Non abbiamo “obiettivi a lungo termine”, se li possiamo chiamare così: quello che vogliamo è continuare a fare il nostro lavoro. Magari sì, c’è il sogno nel cassetto di avere una piattaforma come Netflix anche in Italia e di rendere il cinema più interattivo, come abbiamo provato a fare con la nostra webserie Lost in Google.C’è qualche altro progetto che volete presentare o a cui siete legati particolarmente che vi piacerebbe ricordare? Stiamo lavorando a diverse cose e, al momento, sbilanciarci troppo non servirebbe ad altro che a rovinare la sorpresa.Ecco, infine, gli effetti, firmati ovviamente The Jackal, che Birdman ha avuto sugli effetti di Gomorra:

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