Ecco come promesso qualche news in piu’ sugli artisti torinesi che hanno creato il video di Ruta 40. I loro volti continuano ad essere avvolti nel mistero, ma adesso abbiamo le loro parole e descrizioni sul lavoro fatto per noi – meraviglioso!Andate a rivederlo! – e sappiate che fanno anche corsi di formazione, per chi volesse imparare a lavorare o divertirsi con il mondo degli audiovisivi.
1.Motion pixel: una breve presentazione. Nel vostro website non c’è granchè sulle vostre bio…chi siete? Quali sono i vostri volti? Da dove arrivate, professionalmente?
Motion Pixel è una realtà formata da professionisti della comunicazione audiovisiva, attiva da oltre 10 anni nel campo del video, dall’ideazione al prodotto finito passando per riprese, montaggio e postproduzione. Tutto nasce pero’ dalla consapevolezza e padronanza del linguaggio audiovisivo. L’idea è quella di unire una solida comptetenza tecnica e tecnologica con sensibilità artistiche e competenze di comunicazione e cultura.
2. Come nasce un video, qual è il vostro modo di lavorare?
Naturalmente dipende dai casi, con Ruta 40 c’è una rapporto di collaborazione che permette libertà in altri casi non sempre possibili. Come dicevo prima, si cerca di unire la tecnologia alle persone, attraverso una comunicazione efficace e consapevole. Per differenziarci abbiamo scelto di offrire video che dietro (anzi, a priori) abbiano un ragionamento, idee e pensieri che uniscano gli obiettivi di chi ci chiede il video con le necessità di chi lo vede.
3.Com’è iniziata la collaborazione con Ruta 40? E la storia di questo video? E’ stato costruito molto ‘ a tavolino’ oppure di getto?
Questo video è partito con la scelta di raccontare Ruta 40 e le sue destinazioni in un modo che non fosse tipicamente quello del video di viaggio, con una carrellata di immagini più o meno articolate. C’è, evidente dall’inizio, un filo conduttore rappresentato dalla linea verde, che unisce i luoghi, e rappresenta in effetti il modo di proporre un viaggio di Ruta40: non un insieme di destinazioni a se stanti, ma una visione unica e personale. Un viaggio, appunto.
4.In che modo avete cercato di trasmettere i valori di Ruta attraverso il video? Roberto e Paola vi hanno seguito con suggerimenti e consigli? Magari anche qualcosina di tecnico… so che Roberto è un appassionato di tecnologia!
Con lo staff di Ruta 40 ci sono state lunghe chiacchierate, soprattutto prima di cominciare a realizzare il lavoro, per allinearci sui contenuti e sul tipo di video che avevano in mente. La tecnologia viene sempre dopo le idee, le aiuta e le fa crescere. ma viene dopo le persone! Così è stato possibile fare una cosa che fosse ciò che avevano in mente, diretta verso i loro obiettivi.
5. Nel video compare spesso l’immagine del fuoco: è significativa, possiede qualche metafora oppure è solo un particolare per creare atmosfera?
Sinceramente, non è un punto focale del video, anche se è certo che il fuoco rappresenta, non solo per la nostra cultura, un simbolo primigenio, di volta in volta arricchito di metafore culturali, pieno di significati ancestrali. Visivamente e culturalmente è una cosa potentissima.
6. La scelta – azzeccatissima – delle musiche in che modo è stata fatta? Chi sono?
La musica è di Revolution Void, e l’abbiamo ricercata con grande cura. E’ bellissima davvero, mi piace ancora tantissimo anche se l’ho ascoltata molto durante il lavoro!
7. Domanda tecnica: quali software usate per la post produzione?
A seconda del lavoro e soprattutto, della fase, usiamo sempre diversi software: in particolare le suite Apple Final Cut Studio o Adobe Creative. Ma non solo…
9.Infine: altri progetti… magari con Ruta?
Abbiamo alcune cose in mente, altri video e… installazioni. Stay tuned
10.Un’ultima domanda, una mia curiosità: Com’è lavorare a Torino in un campo così creativo – ma difficile – per questo momento storico?
Certamente non è facile, la concorrenza è tanta e a tutti i livelli. Differenziandoci e lavorando cercando di dare il meglio, andiamo avanti
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