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Intervista con… Il terrone fuori sede

Creato il 22 maggio 2014 da Ilovegreen @ilovegreen_blog

Il terrone fuori sede

Siamo tantissimi. E siamo bellissimi. Si presenta così la Fan Page de Il terrone fuori sede. Un vero e proprio caso virale nato alla fine di gennaio e che ad oggi vanta oltre 130mila fan.

I colori scelti per questo ritrovo virtuale sono (ovviamente) il giallo del sole e l’azzurro del mare, mentre gli “aforismi” pubblicati sono tutti quegli stereotipi che caratterizzano quei meridionali che ormai, per studio o per lavoro, si sono trasferiti nel freddo e nebbioso nord. Il terrone fuori sede pitta casa invece di imbiancarla; quando citofonano si affaccia al balcone e passa da casa degli amici senza alcun preavviso; non sposta la residenza, così può scendere per andare a votare; ha almeno una zia di nome Maria, che ad ogni festa comandata gli chiederà: “e tu quando ti sposi?”; non sa mai cosa fare a Pasquetta, ma anche se ti conosce da soli 20 minuti ti invita già in vacanza giù; per andare ad una cerimonia si mette IL vestito, mentre in casa sta attento che il cibo non si “faccia” brutto. Insomma sono tante le caratteristiche che accomunano i terroni, e che riescono a divertire tutti, anche quelli che al sud non ci sono nati. Ma per capire meglio come è nata questa pagina, abbiamo pensato di fare qualche domanda direttamente a chi l’ha creata!

Partiamo da una domanda che probabilmente vi hanno fatto in molti: come è nata l’idea della pagina? Qualcuno dice che nasce come “risposta” a Il Milanese Imbruttito.

Un po’ vero e un po’ no. Sicuramente anche noi siamo rimasti colpiti dalla rivoluzionaria verve del M.I.: ha saputo comunicare uno “stereotipo” che di per se faceva già ridere (pensiamo al Cummenda milanese, una macchietta) strappando una risata con i suoi post esagerati e irriverenti. La nostra pagina non è una risposta a, ma abbiamo condiviso con il M.I. la bonaria voglia di ridere di alcuni tic, frasi, espressioni e abitudini del soggetto messo sotto la lente di ingrandimento: in questo caso i meridionali che vivono, per studio o per lavoro, lontani da casa. E abbiamo scoperto che non solo la gente del sud aspetta “le feste comandate” per andare dal parrucchiere.

Con gli oltre 130mila utenti raggiunti Il terrone fuori sede è ormai un caso virale. Secondo voi da cosa dipende tutto questo successo? Dal fatto di essere lontani da casa ma avere uno spazio virtuale dove ritrovarsi in qualunque momento per non sentirsi soli?

Questo è sicuramente un aspetto importante, la convivialità trasferita sul web: la voglia – o il bisogno forse – di fare comunità, di sentirsi in un gruppo pur essendo lontani da casa. Per noi è stato facile realizzare come dalla vita “vera” a quella “virtuale” ci fosse solo un piccolissimo passo, e lo abbiamo percorso azzerando le distanze tra l’uno e l’altro mondo con delle semplicissime frasi che puntellano la nostra vita. Del resto se è vero che il terrone ti conosce da due giorni e ti invita in vacanza giù, perchè non affermarlo pubblicamente su una pagina Facebook?
Secondo noi il motivo per cui il TFS attira sempre nuove simpatie e like sta nel tono dello scherzo: ironico e caustico ma anche “fine a se stesso”. Non solleviamo polemiche né invitiamo alla riflessione, troviamo semplicemente divertente rintracciare e segnalare le distanze e le incomprensioni che emergono con chi invece di dire aperitivo dice ape, e ti passa a prendere a un quarto alle dieci (e non alle dieci meno un quarto).

Il terrone fuori sede 1
Il terrone fuori sede 2

Eppure non sono mancate le polemiche. Qualcuno si è sentito ferito dalla vostra ironia. Come avete reagito?

Su 137mila fan abbiamo ricevuto in totale una decina di commenti dal tono polemico. E pensare che il nostro intento è quello di strappare un sorriso e ridere di noi stessi! Naturalmente sapevamo che la parola “terrone” avrebbe potuto attirare qualche critica, ma il calore dei fan che invece (in decine di migliaia) ci scrivono ogni giorno, supera di gran lunga il livore dei delusi. Per tornare alla domanda, abbiamo scelto di non intervenire per non alimentare la polemica.

Il 31 maggio ci sarà SCIAMU A BALLARE, il primo evento organizzato da Il terrone fuori sede. Cosa vi aspettate da questa serata?

Ci aspettiamo che tutti, terroni e non, vengano per divertirsi e trascorrere una piacevole serata danzereccia. La pizzica scalda i cuori e i tamburelli fanno muovere le gambe. È questo che vogliamo offrire ai nostri ospiti: un motivo per non stare fermi e farsi trascinare dal ritmo del sud.

Il terrone fuori sede - Sciamu a ballare
Il terrone fuori sede 3

Ci sono altri progetti che vi piacerebbe realizzare?

Molti, alcuni sono già in cantiere ed altri in fase progettuale. Altri ancora non sono stati ancora pensati e quindi… fatevi avanti! Per ora è nata una nuova rubrica: #impossibiletradurre dedicata alle parole che hanno una vita propria e indipendente dalla lingua italiana.

Sulla pagina Facebook de Il terrone fuori sede vi definite come auto-ironici cittadini del mondo che portano ovunque la propria “meridionalità”. Ma a noi lo dite di dove siete e dove vi siete trasferiti?

Siamo una milanese di origini calabre-sicule e una leccese doc, fuorisede dal lontano 2002.

Un’ultima domanda: ma voi l’olio lo comprate o lo salite da giù?

L’olio, il caffè, i biscotti del forno di giù. Che domande! Ci levano la residenza d’ufficio sennò.

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Intervista con… Il terrone fuori sede


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