14 dicembre 2012. Ore 22:00 al Centro Giovanile Giovanni Paolo II, tra pochi minuti ha inizio il concerto-spettacolo Canto-autori. La sala del Gp2 è piena di ragazzi (e anche di persone più adulte), i tavolini quasi tutti occupati.
Il Palco è allestito semplicemente: due sedie laterali, scenografia molto essenziale, un leggio centrale, e un’enorme schermo per le immagini.
Sono proprio le proiezioni il punto di partenza del nostro incontro con lo spettacolo Canto-autori: un concerto nato con l’idea di regalare un tributo alla musica d’autore a 360°: non viene prediletto un artista, ma una categoria,(la musica d’autore) patrimonio culturale di grande valore per il nostro paese.
La valigia dell’attore di De Gregori, apre lo spettacolo, e lentamente fanno il loro ingresso i protagonisti della serata: Fabio Greco e Giacomo Ronconi alle chitarre, Roberta Tucciarelli al violino…e al centro della scena Luigi Restivo, voce ed anima del progetto.
Il concerto è in realtà un viaggio, un percorso, dove la voce è protagonista assoluta della serata. Da Concato, a Dalla, passando per De Andrè e Battiato, le canzoni diventano uno strumento di riflessione, un modo per dialogare con il pubblico delle vicende che fanno parte della nostra vita: La voce di Luigi Restivo guida il pubblico in questo percorso, dove si fondono musica, parola, attualità, immagini.
La formula dello spettacolo-concerto è essenziale, ed è apprezzabile proprio per questo motivo: la semplicità della struttura diventa intimità con il pubblico, senza una ricerca di virtuosismi o forzature. L’interpretazione dei pezzi è personale, appassionata, calda: Disperatoerotico stomp di Dalla è “ricreata” in modo originale, ironico e graffiante, Poesia di Cocciante malinconica, delicata e forte allo stesso tempo: Restivo riesce a regalare il giusto tocco ad ogni pezzo, esaltandolo e rendendolo suo e immergendo lo spettatore in un “viaggio” ricco di sfumature ed emozioni.
Il tocco di Roberta Tucciarelli al violino, regala ad alcuni pezzi eleganza e raffinatezza, rendendo la musica ancor più godibile. Il concerto spettacolo, si chiude con la valigia dell’attore, stesso pezzo di apertura. Molti applausi, e molti apprezzamenti da parte del pubblico del Gp2.
Concluso il pezzo di chiusura, mi avvicino a Luigi Restivo, voce del concerto “Canto-autori”, chiedendo di poter parlare con lui pochi minuti per conoscere meglio il progetto.
S.M.: Luigi, come nasce lo spettacolo Canto-autori e perché?
Luigi Restivo: Il progetto è nato durante uno spettacolo in cui corti teatrali venivano intervallati con medley di alcuni cantautori di ogni decennio; la risposta del pubblico fu molto forte e da li nacque l’idea di creare un gruppo che facesse solo musica italiana, un modo per rendere omaggio a questo genere.
S.M.: I Canto-autori è un omaggio a 360° alla musica italiana, tu nasci come attore. Qual’è l’elemento unificante tra uno spettacolo-concerto e uno spettacolo teatrale?
Luigi Restivo: L’elemento unificante è la parola, come in teatro: in ogni canzone si racconta una storia, e i temi affrontati sono moltissimi: ecologia, politica, attualità spiritualità (valore di base sul quale si costruisce tutto).
S.M.: Il progetto canto-autori è nato un paio di anni fa: qual’è stata l’evoluzione del progetto in questi anni?
Luigi Restivo: Il percorso è stato molto lungo: inizialmente ho pensato ad una “scaletta musicale”alla quale poi ho cercato di dare un filo logico. Nella struttura di base erano presenti due chitarre, poi si è unito il violino; più avanti aggiungeremo anche le percussioni.
S.M.: Qual’è stata la risposta del pubblico?
Luigi Restivo: La risposta del pubblico è sempre stata calorosa, i canto-autori è uno spettacolo creato per l’ascolto, quindi adatto sopratutto per posti intimi, ma lo abbiamo portato anche in alcune piazze calabresi, dove è stato molto apprezzato.
S.M.: C’è un pezzo al quale ti senti molto legato?
Luigi Restivo: Troppo vento di Fabio Concato.
Concludiamo l’intervista regalando ai nostri lettori un assaggio del loro concerto.
Written by Sarah Mataloni