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Intervista di Sarah Mataloni alla voce Luigi Restivo

Creato il 02 gennaio 2013 da Alessiamocci

14 dicembre 2012. Ore 22:00 al Centro Giovanile Giovanni Paolo II, tra pochi minuti ha inizio il concerto-spettacolo Canto-autori. La sala del Gp2 è piena di ragazzi (e anche di persone più adulte), i tavolini quasi tutti occupati.

Intervista di Sarah Mataloni alla voce Luigi RestivoIl Palco è allestito semplicemente: due sedie laterali, scenografia molto essenziale, un leggio centrale, e un’enorme schermo per le immagini.

Sono proprio le proiezioni il punto di partenza del nostro incontro con lo spettacolo Canto-autori: un concerto nato con l’idea di regalare un tributo alla musica d’autore a 360°: non viene prediletto un artista, ma una categoria,(la musica d’autore) patrimonio culturale di grande valore per il nostro paese.

La valigia dell’attore di De Gregori, apre lo spettacolo, e lentamente fanno il loro ingresso i protagonisti della serata:  Fabio Greco e Giacomo Ronconi alle chitarre, Roberta Tucciarelli al violino…e al centro della scena Luigi Restivo, voce ed anima del progetto.

Il concerto è in realtà un viaggio, un percorso, dove la voce è protagonista assoluta della serata. Da Concato, a Dalla, passando per De Andrè e Battiato, le canzoni diventano uno strumento di riflessione, un modo per dialogare con il pubblico delle vicende che fanno parte della nostra vita: La voce di Luigi Restivo guida il pubblico in questo percorso, dove si fondono musica, parola, attualità, immagini.

La formula dello spettacolo-concerto è  essenziale, ed è apprezzabile proprio per questo motivo: la semplicità della struttura diventa intimità  con il pubblico, senza una ricerca  di virtuosismi o forzature. L’interpretazione dei pezzi è personale, appassionata, calda: Disperatoerotico stomp di Dalla è “ricreata” in modo originale, ironico e graffiante, Poesia di Cocciante malinconica, delicata e forte allo stesso tempo: Restivo riesce a regalare il giusto tocco ad ogni pezzo, esaltandolo e rendendolo suo e immergendo lo spettatore in un “viaggio” ricco di sfumature ed emozioni.

Intervista di Sarah Mataloni alla voce Luigi RestivoIl tocco di Roberta Tucciarelli al violino, regala ad alcuni pezzi eleganza e raffinatezza, rendendo la musica ancor più godibile. Il concerto spettacolo, si chiude con la valigia dell’attore, stesso pezzo di apertura. Molti applausi, e molti apprezzamenti da parte del pubblico del Gp2.

Concluso il pezzo di chiusura,  mi avvicino a Luigi Restivo, voce del concerto “Canto-autori”, chiedendo di poter parlare con lui pochi minuti per conoscere meglio il  progetto.

S.M.: Luigi, come nasce lo spettacolo Canto-autori e perché?

Luigi Restivo: Il progetto è nato durante uno spettacolo  in cui  corti teatrali venivano intervallati  con  medley di alcuni cantautori di ogni decennio; la risposta del pubblico fu molto forte e da li nacque l’idea di creare un gruppo che facesse solo musica italiana, un modo per rendere omaggio a questo genere.

Intervista di Sarah Mataloni alla voce Luigi RestivoS.M.: I Canto-autori è un omaggio a 360° alla musica italiana, tu nasci come attore. Qual’è l’elemento unificante tra uno spettacolo-concerto e uno spettacolo teatrale?

Luigi Restivo: L’elemento unificante è la parola, come in teatro: in ogni canzone si racconta una storia, e i temi affrontati sono moltissimi: ecologia, politica, attualità spiritualità (valore di base sul quale si costruisce tutto).

S.M.: Il progetto canto-autori è nato un paio di anni fa: qual’è stata l’evoluzione del progetto in questi anni?

Luigi Restivo: Il percorso è stato molto lungo: inizialmente ho pensato ad una “scaletta musicale”alla quale poi ho cercato di dare un filo logico. Nella struttura di base erano presenti due chitarre, poi si è unito il violino; più avanti aggiungeremo anche le percussioni.

S.M.: Qual’è stata la risposta del pubblico?

Luigi Restivo: La risposta del pubblico è sempre stata calorosa, i canto-autori è uno spettacolo creato per l’ascolto, quindi adatto sopratutto per posti  intimi, ma lo abbiamo portato anche in alcune piazze calabresi, dove è stato molto apprezzato.

S.M.: C’è un pezzo al quale ti senti molto legato?

Luigi Restivo: Troppo vento di Fabio Concato.

Concludiamo l’intervista  regalando ai nostri lettori un assaggio del loro concerto.

Written by Sarah Mataloni


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