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Intervista esclusiva a Coach Capobianco

Creato il 28 settembre 2010 da Basketcaffe @basketcaffe

capobiancoAl termine della finale nel torneo di Lecce abbiamo raggiunto coach Andrea Capobianco ed abbiamo scambiato due chiacchiere con lui in esclusiva, parlando dello stato di preparazione dei suoi ragazzi, del campionato che ci aspetta fino ad arrivare inevitabilmente a Beppe Poeta al quale il coach dedica parole davvero importanti.

- Coach per la Banca Tercas Teramo sette arrivi in questo mercato, cinque conferme a che punto è la preparazione della tua squadra in prospettiva dell’inizio del campionato?

Abbiamo cominciato abbastanza tardi e abbiamo avuto qualche problemino fisico con qualche giocatore vedi Roberto Rullo che è arrivato già infortunato. Certamente stiamo procedendo secondo il programma e stiamo discretamente per il periodo, però c’è tanto da lavorare dobbiamo mettere dentro tante cose tattiche visto che per adesso abbiamo dato precedenza all’aspetto fisico“.

- Uno sguardo complessivo sul campionato che sarà. Milano che nel mercato sembra essersi avvicinata alla corazzata Siena, le squadre medio-piccole hanno firmato giocatori importanti, Teramo con Ahearn, Brindisi con Diawara, Sassari con Diener e White, campionato che cresce di livello?

“Penso che sarà un campionato di altissimo livello, logicamente adesso possiamo dirlo solo sulla carta per i nomi presi. A questo punto si deve cercare di costruire, di mettere insieme i “nomi” ed è il lavoro più complicato ed affascinante. Ci sarà certamente da divertirsi, come ci si è divertiti lo scorso anno”.

poeta1- Ultima domanda coach, con licenza di non rispondermi, Beppe Poeta sceglie di andare via da Teramo, cosa è successo?

Assolutamente niente, Giuseppe è giusto che faccia il suo percorso di vita e lo stesso nostro presidente nella presentazione della squadra ha sottolineato l’importanza che ha avuto Giuseppe per Teramo, nessuno quest’anno e penso nessuno nella storia di Teramo indosserà più il numero di Giuseppe. Questo per l’affetto enorme che c’è da Teramo nei confronti di Giuseppe e viceversa. Per me è inutile che ne parli perchè è un ragazzo a cui sono legatissimo, cresciuto con me con il rispetto dei ruoli, però Giuseppe è quasi un fratello più piccolo per me perchè l’ho visto crescere da quando aveva sei anni. Però penso che sia giusto nella vita che i figli ad un certo punto comincino a volare con le proprie ali ed è quello che è successo con Giuseppe”.


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