Intervista Gastronomica a Gianni Lamagna

Da Anginapectoris @anginapectoris

Gianni Lamagna

Ho conosciuto Gianni Lamagna per la prima volta telematicamente, quando chiese di occuparsi nel “Progetto Guide di Supereva” della rubrica dedicata alla musica napoletana, ho sempre seguito con grande interesse la sua carriera di musicista, essendo una grande appassionata di musica popolare, ma non vi è stata mai l’occasione di conoscersi di persona, ma spero che quanto prima la nostra amicizia si possa concretizzare anche di persona.
Gianni, nasce a Napoli nel 1954. Il suo debutto artistico avviene nel 1972.
Nel 1974, con alcuni amici musicisti ed antropologi svolge lavori di ricerca sulla musica e il teatro di tradizione, collaborando con la cooperativa teatrale “I Masaniello” fino al 1976.
Nel 1979 entra nella compagnia di Roberto De Simone, e inizia uno studio sulla vocalità che gli permetterà di cantare la musica sacra e quella di tradizione, le arie antiche e la musica contemporanea.

In seguito, partecipa alla maggior parte dei lavori del Maestro, da quelli teatrali-musicali: La Gatta Cenerentola, L’opera Buffa del Giovedì Santo, Il Canto de li Cunti, Il Drago, Dedicato a Maria, Le 99 disgrazie di Pulcinella, L’Opera dei Centosedici etc., a quelli operistici: Piedigrotta, Crispino e la Comare, Requiem per Pasolini, Stabat Mater, Carmina Vivianea, Cantata per Masaniello, Le Cantatrici Villane.

Nel 1980 è tra i fondatori del gruppo Media Aetas, e partecipa a moltissimi festival internazionali in Italia e all’estero (Germania, Francia, Spagna, Israele, Russia, Iraq, U.S.A., Brasile, Algeria,

Dal 1997 Gianni entra a far parte della Nuova Compagnia di Canto popolare, al posto di  Giovanni Mauriello.

Angie: – Quanto conta una buona alimentazione per il tuo lavoro?
Gianni: -  una buona alimentazione è essenziale per il mio quanto per il lavoro di tutti.

Angie: – Hai mai scritto ispirandoti a qualcosa di culinario?
Gianni: – mai pensato al cibo quando canto o cerco di creare qualche melodia.

Angie: – Cosa significa per te mangiar bene
Gianni: – mangiare bene è come essere un poco felici, almeno per la durata del pasto

Angie: – Le tue esperienze lavorative?
Gianni: – sono molto legate alla cucina e al cibo, spesso sono in giro per concerti e, dato che ho iniziato quarant’anni fa, le esperienze lavorative sono andate di pari passo con i gusti e i sapori dei luoghi che ho avuto la fortuna di conoscere in giro per il mondo.

Angie: – Hai un ristorante o un locale dove preferisci andare a mangiare?
Gianni: – ne ho incontrati di veramente speciali, ma non ho un posto in particolare da menzionare.

Angie: – Sei mai stato a dieta?
Gianni: -spesso mi metto a dieta, certe volte riesco ad ottenere i risultati che mi prefiggo e altre volte, dicendo a me stesso, chesta è ll’urdema sera ca magno, passano sere e ssere e nun accummencio maje.

Angie: – Meglio carne o pesce?
Gianni: – meglio tutto, ma meglio il buono. però mi definirei appartenente alla razza “Carnivora”

Angie: – Se fossi un dolce, quale saresti?

Pastiera Napoletana

Gianni: – ‘na bbella e bbona pastiera.

Angie: – Vino?
Gianni: – si, ma ho iniziato da pochi anni.

Angie: – Il tuo punto debole
Gianni: – la pasta, è una vera passione, sono un esperto, in ogni salumeria o supermercato sono, da bambino, affascinato dal reparto pasta. me la guardo, la scelgo, cerco formati strani e la mangio sempre molto volentieri.

Angie: – Nel tuo frigo che cosa non manca mai, e nella dispensa?
Gianni: – sempre fornito di parmigiano e pasta di diversi formati, specialmente i lunghi.

Angie: – Qual è il piatto che ti piace cucinare di più in assoluto?
Gianni: – sughi a base di carne e cipolle per condire, immaginando, poi il momento di unirli alla pasta.

Angie: – E quello che ti piace mangiare?

Pasta alla siciliana

Gianni: – ho un’antica passione per la siciliana: pennoni o paccheri al forno con melanzane fritte a fette, provola, basilico, molto e sugo, non molto tirato, di pomodoro, fresco, possibilmente.

Angie: – Come ti definiresti a tavola?
Gianni: – uno che si diverte.

Angie: – Di cosa sei più goloso? e cosa proprio non ti piace?
Gianni: – di primi piatti golosissimo, non riesco proprio a farmi piacere la senape.

Angie: – La cucina e’ fatta anche di profumi, essenze, odori, ne hai uno preferito?
Gianni: – la cipolla e l’aglio che soffriggono.

Angie: – Non puoi vivere senza…
Gianni: – senza musica.

Angie: – Che cosa secondo te conta nel sedurre una donna? Una buona cena,
o anche il saper cucinare
Gianni: – cucinare una buona cena, accogliere in un ambiente che sia amabile.

Angie: – Una tua ricetta per i miei lettori
Gianni: – Zitoni spezzati alla crema di latte:
semplice ma lunga, massimo se po ffà nu par’ ‘e vote all’anno.

Ingredienti per 4 persone:
- 2 litri e mezzo di latte,
- 200 gr. di burro,
- 3/4 di carne, un solo pezzo avvolto con lo spago,

Esecuzione:
Mettete tutti gli ingrdienti assieme, portate lentamente ad ebollizione, fate attenzione altrimenti fuoriesce e se ‘nguacchia tutt’ ‘a cucina, da quel momento fate attenzione e controllate spesso girando con la cucchiarella di legno, dopo un oretta e mezza sollevate la carne e mettetela da parte, lasciate cucinare lentamente il latte e il burro, mescolando ogni tanto finchè il latte non sarà diventato una crema di colore marroncino, saranno passate come minimo 5 ore, prima di spegnere aggiungete un bicchierino di vermouth bianco, lasciate evaporare e spegnete. Menat’ ‘a pasta, fatela cuocere al dente, condite, cospargete con parmigiano e una grattata di pepe fresco e mangerete una delle cose più buone al mondo.

Angie: – L’ultimo libro che hai letto?
Gianni: - Il mio cuore è un mandarino acerbo di Alessio Arena.

Gianni Lamagna

Angie: – Il pezzo musicale che ti mette in moto i succhi gastrici…
Gianni: -Superstition di Stevie Wonder

Angie: – Hobby?
Gianni: – pochi, e tutti legati alle passioni: musica, teatro, letture, suonare, viaggiare.

Angie: – Qual è il tuo sogno più grande?
Gianni: – dirigere una grandissima orchestra, credo sia la più grande soddisfazione della vita far “cantare” come vorresti, un’orchestra di circa 100 elementi.

Angie: – Cosa ti dicono più spesso?
Gianni: – che sono simpatico e trasmetto emozioni, ma io spisso, nun ce credo.

Angie: – Ti fidanzeresti con una cuoca?
Gianni: – certo, potrebbe essere pericoloso per il mio sistema circolatorio e per il colesterolo, ma lo farei. me piacen’ ‘e ccose ca fanno “male“.

Angie: – Un piatto della tua infanzia
Gianni: -‘a pasta caso e ova e ‘e rise uoglio e pretusino.

Angie: – Oggi si parla di federalismo. Secondo te, esiste anche in cucina?
Gianni: – in cucina è federalismo all stato puro.

Angie: -Quale piatto eleggeresti come simbolo dei 150 anni dell’Unità d’Italia?
Gianni: – quello che da qualche anno facciamo in estate, fettuccine con pesto fresco e pomodorini, il bianco, il rosso e il verde.

Angie: – Dopo la cucina italia, c’e’ ne qualcuna internazionale che
preferisci? Se si’, quale?
Gianni: -non ho preferenze, mi piace mangiare quello che cucinano nei posti dove mi trovo.

Angie: – Come definiresti il tuo carattere, da un punto di vista
prettamente gastronomico?
Gianni: – aromatico.


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