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Intervista Gastronomica a Giusella De Maria

Da Anginapectoris @anginapectoris

Giusella De Maria – Non sono ipocondriaca

Miss Giusella De Maria, ha un suo blog, molto carino e divertente e che vi invito a visitare http://www.giusellademaria.it/, naturalmente dopo aver letto la mia intervista.
La nostra Giusella è anche lei campana, nata a  Vico Equense, 29 anni fa, e, vive tra Cava dei Tirreni e Parma, dove insegna italiano agli stranieri ed al contempo coltiva la passione per la scrittura, cosi’ si aggiunge dunque a quel bello e folto gruppo di scrittori della nostra terra che riesce ad emozionare con le parole ed, in questo caso anche a far ridere

:-)
e lo si puoì capire anche dalla divertente biografia
Ecco uno stralcio: “A sette anni ho scritto il mio primo romanzo su un blocco di fogli di carta che mi portò mio padre, ingegnere in un’officina d’arti grafiche, per farci dei disegni. Ma poiché amavo inventare storie ed ero( sono!) totalmente incapace anche di dar forma ad un alberello, ci scrissi su una storia d’amore di 50 pagine!”
“Suona per me è il mio primo romanzo, vincitore della prima edizione del premio internazionale «Nanà, nuovi scrittori per l’Europa».

Ho una pessima grafia e scrivo ancora le mie storie con la penna.”
Non sono ipocondriaca è ambientato a Sorrento, e, la protagonista, Nina, intraprendente, allegra, creativa, ha messo su un catering, qui, immersa in un aranceto, riesce soddisfare ogni esigenza: vegetariani, vegani, celiaci, allergici di ogni sorta possono trovare il piatto più adatto nei suoi menu.
Ma Nina, ha un limite che le impedisce di condurre una vita regolare: è un’ipocondriaca acuta. E della peggior specie: non ammette il proprio disturbo psico-fisico nemmeno quando si ritrova su un letto del pronto soccorso per un attacco di qualche male immaginario – cosa che le accade un giorno sì e uno no. Non c’è patologia di cui legga o senta parlare da cui non si senta affetta.
Alla fine arriverà lui, l’uomo del destino, Marcus, un brillante medico che si trova nella cittadina costiera per un congresso che riuscirà a far cambiare improvvisamente il decorso di questa grave “malattia”.

E veniamo come al solito alla mia intervista, ricordando che la nostra Giusella, sarà ospite della Rassegna Letteraria, “Venga a prendere un caffè da noi”, il 30 di agosto alle ore 19.30, organizzata da Carmen Davolo e la Dieffe Comunicazioni, in collaborazione con la sottoscritta, Carolina Ciampa e la Libreria Tasso nello splendido e suggestivo American Bar de La Favorita, a goderci sotto un pergolato di limoni di Sorrento la presentazione di “Non Sono ipocondriaca” edito da Mondadori, dove a moderare ci sarò io ed il giornalista Salvatore Tuccillo.

Angie: – Quanto conta una buona alimentazione per il tuo lavoro?
Giusella: – Abbastanza, credo. Insegno sei ore al giorno e quando non assumo zuccheri o vitamine comincio a salire sulle sedie e a parlare ai ragazzi da lì, giuro!

Angie: – Nel lavoro che svolgi ti sei mai ispirata a qualcosa di gastronomico?

Non sono ipocondriaca

Non sono ipocondriaca

Giusella: - Sì, spessissimo. I miei studenti cinesi hanno un debole per il cibo, sono davvero dei cultori, quindi per catturare la loro attenzione spesso mi gioco la carta della cucina, che non fallisce mai, unisce il mondo,  poi, nel mio romanzo, la protagonista è una chef! Ci sono un mucchio di ricette nella storia. E’ anche un po’ un manuale di ristorazione, diciamo…oltreché un prontuario di automedicazione!

Angie: – Cosa significa per te mangiar bene
Giusella: - Cercare di evitare i fritti, assumere almeno una porzione di verdura al giorno, non troppa carne rossa, cose così, eppure adoro le “schifezze”!

Angie: – Le tue esperienze lavorative?
Giusella: - Ho insegnato ed insegno lingua italiana a studenti stranieri, al momento cinesi

Angie: – Hai un ristorante o un locale dove preferisci andare a mangiare? Se sì, dove?

Giusella alle prese con il sushi

Giusella: - Adoro il Sushi, vado spesso da Higashi a Modena, lì è ottimo davvero il sashimi, ne vado ghiotta…

Angie: – Ti piace invitare amici a cena o a pranzo, o sei più spesso invitato??
Giusella: - Sì! Io sono la regina delle feste! Adoro cucinare per tante persone, ridere e chiacchierare davanti a una bel cous cous ricco o una porzione di lasagne alla bolognese preparate da me

Angie: – Sei mai stata/o a dieta?
Giusella: - Mmm, sì e proprio in questo periodo…sarà l’età che avanza ma il mio metabolismo è impazzito, non mangio e metto chili, era bello il tempo in cui succedeva l’inverso, ma pare sia terminato perfino per me

Angie: – Meglio carne o pesce?
Giusella: - Pesce! Sempre, e magari crudo 

Angie: – Se fossi un dolce, quale saresti?

Torta caprese

Torta caprese

Giusella: - La torta caprese. Cioccolato nero fondente intenso con un retrogusto che ti rimane nella testa per sempre

Angie: – Se fossi un ingrediente?
Giusella: - Curry! Esotico, piccante, colorato, eccezionale per insaporire qualsiasi tipo di cibo scialbo

Angie: – un frutto
Giusella: - Forse una fragola…sarà che ho in mente la canzone di Vasco che mi ronza nella testa dal concerto di ieri hahaah “e se mordo una fragola, mordo anche te!”

Angie: – Vino, ed in quale ti identifichi caratterialmente??
Giusella: - Mhh, non saprei, non amo molto il vino, però ho un debole per il lambiccato del vesuvio. L’adoro.

Angie: – Un liquore

Liquore Strega Alberti

Liquore Strega Alberti

Giusella: - Strega! Non bevo altro

:D

Angie: – Il tuo punto debole
Giusella: - L’indecisione…su certe cose posso stare a pensare tutta la vita senza mai trovare una preferenza decisiva.

Angie: – Nel tuo frigo che cosa non manca mai, e nella dispensa?
Giusella: - Il dado! Non abuso del glutammato di sodio, ma, accidenti, che brodo sarebbe senza un dado maggi?! Nella dispensa mi piace avere tante spezie, le più svariate possibili.

Angie: – L’aspetto che più ti attira del fare da mangiare e se c’è un piatto che ti piace cucinare di più in assoluto?
Giusella: - Che quando cucini è uno dei pochi momenti della vita in cui realizzi qualcosa di compiuto e perfetto in poco tempo. Mi piace molto preparare i primi piatti, elaborati magari, lasagne, cannelloni…ma anche i dolci.

Angie: – E quello che ti piace mangiare?
Giusella: - Pesce crudo e pollo arrosto. I miei piatti preferiti di sempre

Angie: – Come ti definiresti a tavola?
Giusella: - Una lussuriosa di cibo saporito.

Angie: – La colazione ideale e quella che invece normalmente fai
Giusella: - Ahahah… colazione? Cos’è? Un caffè al volo è più che sufficiente !

Angie: – Di cosa sei più goloso? e cosa proprio non ti piace?

chicken wings

chicken wings

Giusella: - Non amo le cose dolci. Sono ghiotta di chicken wings, le alette di pollo fritte…grazie al cielo non vivo in America, altrimenti a quest’ ora sarei obesa

Angie: – Che ne pensi dei prodotti surgelati, che dimezzano il tempo in cucina?
Giusella: - Ottimi. Ma a lungo andare mi stancano, la differenza è più nel sapore che nelle sostanze nutritive. Ad esempio, pesce e verdure non perdono i loro Sali minerali o sostanze nutritive, ma il palato ne risente .

Angie: – Limone o aceto?
Limone! Non potrei vivere senza

Angie: – Non puoi vivere senza…
Giusella: - Limone

:D
lo metto perfino sui fagioli…

Angie: – un tuo menù ideale?

Insalata di polpo

Insalata di polpo

Giusella: - Dunque, antipasto di gambero rosso, ostriche, tartare di tonno, tutto
rigorosamente crudo, polipo all’insalata, pesce alla griglia… cose così

:D

Angie: – Dici parolacce?
Giusella: - Ahahah, spessissimo, ma sto cercando di limitarle nella mia testolina, perché i miei studenti cinesi ora cominciano a capire anche quelle !

Angie: – La parola che dici piu’ spesso?
Giusella: - “Ma è fantastico!” ….ahahah, diciamo che sono una persona che si entusiasma facilmente

Angie: – Esiste un legame tra cucina e sensualità? Che cosa secondo te conta di più nel sedurre una donna? Una buona cena, o anche il saper cucinare?
Giusella: - Sì che c’è. Un uomo che cucina per te, si sta prendendo cura di te, sta realizzando qualcosa per te, che non è solo aprire il portafogli e pagare la cena al ristorante

Angie: – Hai mai conquistato qualcuno cucinando??
Giusella: - Ahahah, ovvio, io cucino sempre per i miei uomini, è il mio asso nella manica…così poi dicono…” Ma sai anche cucinare! Sei vera?”

Angie: – Hai mai utilizzato l’ambiente cucina per (scrivere) e lavorare?

fare i compiti in cucina...

Quando ero a scuola facevo i compiti in cucina qualche volta, era un ambiente che mi rilassava…

Giusella: - Quando ero a scuola facevo i compiti in cucina qualche volta, era un ambiente che mi rilassava e rendeva meno deprimente il momento. Per scrivere invece no, prediligo i treni

Angie: – La verve letteraria, lo stimolo per incominciare a raccontare, avviene a pancia piena o a digiuno?
Giusella: - A digiuno, non riesco a scrivere a pancia piena.

Angie: – Preferisci di più il dolce o il salato quando sei preso dal tuo lavoro?
Giusella: - mmm…francamente preferisco un goccetto di un buon liquore

Angie: – Che fai dopo cena?

Gaviscon

Gaviscon

Giusella: - Mmm prendo una bustina di gaviscon advance, ovviamente

:D

Angie: – L’ultimo libro che hai letto?
Giusella: - Storia di un uomo che muore, di Randy Pausch. Meraviglioso

Angie: – Se fossi un personaggio mitologico chi saresti?
Giusella: - Didone, una donna- eroe che risolve da sola mille difficoltà, regina che fonda perfino una città ma che poi s’innamora e in un attimo, col cuore che vacilla per amore, dimentica quanto sia forte e grande.

Angie: – Qual è il sogno più grande?
Giusella: - Un attico sul Colosseo e i tetti di Roma

Angie: – Cosa ti dicono più spesso?
Giusella: - Che sembro un fumetto!

Angie: – Ti fidanzeresti con una cuoco/a?
Giusella: - Perché no, magari cucinerei per lui  I cuochi non cucinano mai a casa, e nella vita privata spesso amano essere coccolati in cucina

Angie: – Un piatto della tua infanzia

spaghetti con il sugo di  polpette

spaghetti con il sugo di polpette

Giusella: - I maccheroni con il sugo di polpette di mia nonna, mi ricordo ancora l’odore, mi viene in mente ogni domenica

Angie: – C’è un piatto che non hai mai provato e che vorresti assaggiare?
Giusella: - Non credo…ho provato davvero di tutto

Angie: – Oggi si parla di federalismo. Secondo te, esiste anche in cucina?
Giusella: - Ahahah, sì che esiste, forse in cucina più che mai! Ogni regione ha un recinto circoscritto di pietanze locali

Angie: – Quale piatto eleggeresti come simbolo dei 150 anni dell’Unità d’Italia?

La pizza margherita

La pizza margherita

Giusella: - La pizza Margherita. E’ il nostro tricolore, ed è forse l’unica cosa che unisce davvero Nord e Sud.

Angie: – Dopo la nostra cucina, ce n’è qualcuna internazionale che preferisci?
Giusella: - Adoro la cucina etnica, cinese e giapponese. Ma anche quella sudamericana, boliviana e messicana. Deliziose.

Angie: – A quali altri progetti ti stai dedicando in questo periodo?
Giusella: - Sto scrivendo un libro di lingua italiana per studenti cinesi, e traslocando, di nuovo!

Angie: – La cucina ti ha mai tradito?
Giusella: –  No, mai. Anzi, mi ha stupito e regalato tanta serenità. E’ il mio antistress naturale

Angie: – Prova a descrivere il tuo romanzo – o parti di esso – con metafore culinarie, tipo “nutrimento dell’anima”.
Giusella: - Ahahah tipo il convivio di Dante?

:D

Angie: – Se tu dovessi scegliere uno scaffale di supermercato (o altro negozio simile), dove immagineresti collocato il tuo libro? E perché?

Reparto ortofrutta

Reparto ortofrutta

Giusella: - Haahah al reparto ortofrutta! E’ lì che si svolge il primo capitolo della storia

Angie: – Stai pensando alla trama da mettere su carta, sei preso dal vortice dell’ispirazione: dove ti percepisci? (es. in un agrumeto, in un campo di pomodori, in una distesa di mais, in un vigneto ecc.)
Giusella: - Un agrumeto senza dubbio

Angie: – quale attore sceglieresti per ricoprire il ruolo del protagonista del tuo libro? E di qualcuno dei “secondari”?

Rupert Everet  e Ashton  kutcher

Rupert Everet e Ashton kutcher

Giusella: - Ashton Kutcher! Lui è il dottor Marcus certamente. Secondari, probabilmente Rupert Everet, nel ruolo dell’amico farmacista gay.

Angie: – Il sapore delle tue parole?
Giusella: - Sapore di mare

Angie: – Tre aggettivi per definirti come scrittore/ice:
Giusella: - Spumeggiante, forte, sagace.

Angie: – Tre aggettivi per definirti come uomo/donna:
Giusella: - Spumeggiante, forte, sagace

:D

Angie: – Cosa c’è di te nel protagonista del tuo romanzo?
Giusella: - Ahahh troppo! Nina sono un bel po’ io… ma ovviamente, io Non sono ipocondriaca!

Angie: – Il colore della tua scrittura?
Giusella: - Fucsia, con pennellate di azzurro intenso

Angie: – La colonna sonora del tuo ultimo libro?

Giusella: - All i ever need you di Ray Charles, ci ho scritto metà libro su quelle note.

Angie: – Il prossimo libro che scriverai?
Giusella: - Eheheh top secret

:D

Angie: – Il libro della tua vita?
Giusella: - Un ponte sull’eternità di Richard Bach

Angie: – Qui nel nostro paese c’e’ un bel gran “fermento letterario” a Napoli forse piu’ che nelle altre città secondo te ci industriamo, o siamo bravi? Chi tra gli autori campani preferisci e reputi più bravo, ed a quale piatto lo paragoneresti?
Giusella: - Diciamo che noi campani siamo molto creativi di natura e abbiamo questa necessità di esprimere il nostro estro e di comunicarlo agli altri…ma direi che abbiamo

Maurizio De Giovanni

Maurizio De Giovanni

anche molto tempo per farlo! Il mio scrittore del cuore è Maurizio di Giovanni, amico e uomo che stimo tantissimo.

Angie: – Se dovessi riassumere la tua filosofia di vita?

Giusella: - Non ti darò mai nessun problema, e ti aiuterò a risolvere i tuoi con tutte le mie forze. Ma tu prova solo a rompermi i c…e a dirmi cosa devo o non devo fare con me hai chiuso, ok?

:D

Angie: – Il tuo dolce del natale preferito e se hai qualche ricordo legato alla gastronomia di questo periodo
Giusella: - Gli struffoli! Adoro prepararli, anche se impreco ogni volta contro l’impasto perché la farina con l’anice non s’incolla bene…

Angie: – in conclusione, una tua ricetta per i miei lettori
Giusella: - Ok, una ricetta romagnola :
Tortelli alla boscaiola.
Ingredienti:
- Mezzo chilo di tortelli al prosciutto crudo;
- 150 grammi di speck; una scatola di piselli fini;
- 1 scatola di funghi trifolati;
- panna da cucina.
- Olio, 1/2 cipolla
- Formaggio grattugiato, pepe

Tortelli alla boscaiola

Tortelli alla boscaiola

Esecuzione: Rosolate la cipolla a rondelle con olio e speck; aggiungete i funghi, poi i piselli e lasciate soffriggere per dieci minuti. Quindi aggiungete la panna e amalgamate a fiamma bassa per altri dieci minuti.
Cuocete i tortelli al dente, scolateli e aggiungeteli al composto. Spolverate con il  formaggio grattugiato. Mantecate. Pepate a piacere. Servite caldo. Buon appetito!

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