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Interviste: una breve chiacchierata con Valerio Cosi.

Da Sonofmarketing @SonOfMarketing

Ho l'onore e il piacere di presentarvi l'intervista (via mail) fatta a Valerio Cosi, fra i talenti nostrani più eclettici, talentuosi e prolifici dell'ultimo decennio e che ha fatto della sperimentazione il suo cavallo di battaglia.
Giovanissimo polistrumentista, dal 2005 ha sfornato molti lavori e vanta molte collaborazioni fra cui quella più nota con Fabio Orsi.  Non è etichettabile e si muove fra territori psichedelici, il free-jazz e la musica elettronica. E' anche produttore ed è il volto che si cela dietro la label Dreamsheep. Attualmente è impegnato nel nuovo progetto TUINALS di cui ci accenna nell'intervista. Se volete approfondire la conoscenza di questo straordinario artista (e io vi consiglio di farlo), questi sono i contatti:


http://www.discogs.com/artist/Valerio+Cosi
http://www.soundcloud.com/valeriocosi
http://www.hobolands.com
http://www.facebook.com/pages/Valerio-Cosi/135731183152757?sk=info



In fondo all'articolo potete ascoltare alcuni pezzi dell'ultimo progetto di Valerio, TUINALS (L'uscita è prevista verso gli ultimi mesi dell'anno in corso). Enjoy!
 

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1) Ciao Valerio, partiamo subito dal tuo nuovo progetto TUIN▲LS. Son già dispponibili in streaming tre pezzi. Cosa ci puoi dire in proposito?   TUIN▲LS è un progetto che è nato nella primavera di quest'anno e vede me al fianco di Cosimo Friscira, un musicista amico d'infanzia (tastierista dotato di una sensibilità musicale fuori dal comune) con il quale non avevo mai condiviso un'esperienza musicale. Non avevamo mai pensato di poter lavorare assieme ed alla fine l'abbiamo fatto in un modo anche nuovo e sorprendentemente deciso, senza grosse premeditazioni. Quello che differenzia TUIN▲LS dalla maggior parte dei miei albums precedenti è l'ambiente sonoro: ad un certo punto della mia vita ho deciso di voler tagliare i ponti con tutto ciò che avevo precedentemente realizzato. Il debutto ufficiale è previsto per fine anno in CD/vinyl LP/digital (non possiamo ancora annunciare ufficialmente la label).     2) Cosa ci sarà di diverso rispetto ai tuoi (molteplici) precedenti lavori? E quali sono le influenze musicali che più hanno pesato sulla realizzazione di questo album che uscirà enlla seconda parte del 2011?   Faccio musica da 10 anni e pubblico lavori da 6. Nel 2006 pensai di coniare un linguaggio nuovo: mescolare gli idiomi del free-jazz in un calderone fatto di reminiscenze kraut-rock ed elettronica cut-and-paste. Non avevo idea di come riproporre il tutto abilmente dal vivo poichè il mio ambiente ideale era lo studio. Nasco come musicista da studio. Avevo le idee abbastanza chiare e sentivo che tutto quello che stavo facendo era nuovo, non v'era nulla di particolarmente simile in giro (soprattutto in Italia). Quando senti che qualcosa non è particolarmente "comfortable", non suona come nessun'altra cosa e non riesci ad inquadrarla immediatamente, bene, hai ottenuto grandi risultati. Ora non voglio creare un clichè, non voglio ripetere/perfezionare all'infinito "Heavy Electronic Pacific Rock": sono sempre più attratto dall'idea di poter creare/unire nuovi linguaggi. Non m'interessa moltissimo lavorare su prosecuzioni logiche che vadano a concatenarsi con i miei lavori passati. Non mi piace nemmeno l'idea di dover mettere troppo a fuoco un brano od un lavoro, mi piace moltissimo lavorare su qualcosa che suoni estremamente "vago", aspro e tecnologico allo stesso tempo, che riesca a sposare emotività ed inemotività. Sono molto influenzato da un certo tipo di funk, da linee di basso e chitarra che diventano componenti ritmiche... sono molto influenzato dal jazz e da alcuni lavori jazz dove l'armonia diventa molto complessa, diventando per me oggetto di studio. Sono anche fortemente attratto da atmosfere urbane, che lambiscono una sensazione di "pericolo" (posso citarti Carpenter ma anche Burial, che gradisco moltissimo pur non essendo un fan del dubstep). Più di 10 anni fa ascoltai le linee di chitarra di Carlos Alomar in "Stay" (un brano di David Bowie, forse il più bel brano che io abbia mai ascoltato in assoluto) e pensai che quel modo di suonare fosse davvero futuristico, in anticipo sui tempi, e lo è tuttora secondo me. Il mio sogno nel cassetto era riuscire a fare qualcosa di simile, riplasmarla con estrema personalità e finalmente ho deciso di rivalutare appieno l'intenzione. Non mi piace nemmeno l'idea di appartenere ad un filone od un genere ben preciso. TUIN▲LS ha molto di questo pur avendo una componente introspettiva abbastanza forte, è l'anticamera del triplo album che sto realizzando per il 2012 e che si chiamerà "The Love Collection: An Impossible Manifesto". Quello che voglio cercare di fare è realizzare i dischi che avrei sempre voluto ascoltare e soprattutto esplorare nuovi posti (questo è quello che mi auguro adesso).     3) Sarà previsto un tour promozionale per il disco? E che tipo approccio  dai solitamente ai tuoi live? Come ti piace impostarli?   Sì, subito dopo l'uscita del disco faremo un primo tour europeo. Per quanto concerne TUIN▲LS saremo un trio d'eccezione ma non posso aggiungere altro al riguardo ora.     4) In pochi anni hai prodotto tantissimi roba. Fra i lavori più notevoli, a mio parere, ci sono quelli nati dalla collaborazione con Fabio Orsi. Com'è nata la collaborazione? Inoltre sono molto curioso su quello che è avvenuto per quanto concerne il processo creativo riguardante le collaborazioni con Fabio : è frutto di semplice improvvisazione poi curata in fase di registrazione oppure vi è un'idea, un concetto, un tema sul quale poi sviluppate e create le composizioni?   Io e Fabio ci siamo conosciuti casualmente una sera e dopo una conversazione lunga decidemmo entrambi di unire le nostre forze musicalmente. Abbiamo lavorato a distanza per "We Could For Hours" (2007) e "Thoughts Melt In The Air" (2009). Fabio realizzava tele incomplete sulle quali io mi divertivo ad inventare nuovi paesaggi e forme. E' stato un processo estremamente stimolante, il nostro metodo di lavoro cambierà radicalmente in vista di un terzo lavoro per il 2012.     5) Io, tu e Fabio Orsi abbiamo in comune la terra d'origine: la Puglia. Come si connette alla tua musica la tua terra d'origine (se vi è un collegamento)? E qual'è un altro territorio/Paese che ha influenzato molto il tuo lavoro?   Sono molto influenzato dal mondo e non dal posto in cui vivo. Tutto quello che faccio è "osservare il mondo". Sono ossessionato dalle cartine geografiche, ad esempio. Mi piace molto l'idea di poter creare musica che riesca a sradicarsi completamente dai suoni di un posto.   6) Etichettarti, musicalmente parlando, è praticamente impossibile perchè hai fatto della totale libertà di espressione e di stile il tuo punto di forza. C'è qualche campo musicale che non hai ancora esplorato e che ti piacerebbe approfondire?    Sì, in futuro lavorerò molto nel campo audiovisivo (live soprattutto) a partire dal prossimo anno. Credo sia il futuro.   7) Varcando il confine della musica, le altre arti (cinema, pittura o letteratura) hanno avuto qualche tipo di influenza sulla tua musica? Se si, cosa in particolare?   Sono estremamente affascinato dalla pittura, mia madre è una pittrice. Non riesco a valutare bene l'influenza che questa abbia potuto avere sul mio lavoro ma se vado indietro negli anni mi rendo conto che quel barrage di conoscenze mi ha davvero aperto un mondo di possibilità creative.   8) Tu gestisci una etichetta indipendente chiamata Dreamsheep Records: quali sono le produzioni di cui vai più fiero? E qualisono le prossime uscite previste per la tua etichetta?   Black Motor è una band finnica eccezionale, Hexlove è un genio. Ho in programma un vinile 7-pollici di TUIN▲LS per i primi del prossimo anno. Non ho intenzione di continuare a stampare lavori di altri artisti, pertanto Dreamsheep sarà destinata a chiudere con le submissions di altri artisti a partire da quest'anno. Mi piace di più continuare a lavorare sulla musica in veste di "produttore", sound-sculptor. Credo di essere naturalmente portato per fare ciò, il mio potere persuasivo è sorprendente a volte.   9) Parliamo della scena musicale moderna internazionale e italiana: chi sono gli artisti che stai apprezzando maggiormente? E con chi ti piacerebbe collaborare?   In Italia: Alessandro Bosetti. Una figura straordinariamente interessante con la quale spero di poter avere un dialogo creativo in futuro. Jacopo Incani (Iosonouncane) è altrettanto stimolante e creativo adesso. Quello che mi affascina in loro non è il risultato dei loro lavori, ma l'attitudine, la volontà di cambiamento, la pluridirezionalità che esprimono. Internazionale: in assoluto, Terre Thaemlitz.   10) Questo blog si occupa anche della diffusione di sonorità meno note e per questo chiudo tutte le mie interviste richiedendo di compilare una playlist di 10 pezzi di artisti/band poco conosciute ma che secondo te meriterebbero più diffusione.
  1) Paper - "Underground" 2) Twins - LP su Ruralfaune 3) Afternoon Brother - "Tropical Piando" 4) The Mantles - "Don't Lie" 5) Zomes - "Spiraling" 6) Sanso-Xtro - "Unsentimental" 7) Still Life - "What Did We Miss" 8) Roy Montgomery - "She Waits On Temple IV" 9) The George-Edwards Group - "Planets And Stars" 10) Toby Dammit - "Escape From Fire Island"  
TUIN▲LS - "Country Life" by Valerio Cosi
TUIN▲LS - "Asa Osbourne" by Valerio Cosi




 

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