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Intolleranza al lattosio, vi dico la mia da disgraziata.

Creato il 17 marzo 2014 da Zuglichi

Bentrovati giovini!!! (si si, con la i. Non è un errore di battitura)
E’ un po’ che non riesco a scrivere e mi dispiace. Ma il tempo langue e la creatività pure.
Diciamo che sono presa da un po’ di progetti…
Comunque veniamo di corsa all’argomento principe della conversazione di oggi, io c’ho poco tempo e pure voi suppongo ( sta vita comunque corre una cifra!).

Intolleranza al lattosio, vi dico la mia da disgraziata.

Ebbene si, io c’ho l’intolleranza.
Si ok, anche ad un po’ di gente anche perchè il mio motto è odia tutti. Ma a parte questo io finirei giù dalla rupe.
Dopo un periodo di fastidi non indifferenti quali forte meteorismo (oddio si ragazzi, non me fate spiegà… le puzzette…), dolori addominali cioè crampi al pancino, gonfiore, pelle disgraziata (arrossata, brufoli etc etc etc) e problemi di stipsi ( cioè ho visto poco il bagno ) alternati a periodi opposti ( l’ho visto un po’ maluccio, mai troppo male però!) ad un certo punto ho iniziato ad avere problemi intimi.
Ragazze mi riferisco a voi soprattutto, se avete problemi non trascurateli e provate a pensare che siano causa non del vostro ragazzo o della vostra igiene ma del vostro intestino!
Io non ci avevo mai pensato finchè non me lo disse la mia estetista (sono delle sante donne se ne avete una di fiducia) e finchè non me l’ha confermato il medico (ginecologo).

A questo punto, dopo avervi premesso per la centesima volta che non sono laureata in medicina e che vi parlo della MIA personale situazione ed esperienza, veniamo a cosa ho fatto e faccio tutt’ora. Alla fine dell’articolo ci sono consigli sui prodotti con e senza lattosio!

:D

Intolleranza al lattosio, vi dico la mia da disgraziata.

Tralasciando che con un frigo total green potrei da foco a casa ( altro che la faccia di questa…), la dieta mette ko un po’ tutti, a me è capitato in un periodo anche difficile a livello personale. Quindi voglio aiutare chi come me ha trovato solo articoli medici o para medici e mai un pochino di conforto.In generale, tenete duro, passato il primo mese inizierete a sentirvi meglio e piano piano non vi peserà più come all’inizio. Mangiare a casa di altri o al ristorante potrà essere frustrante, specie se come me siete amanti dei formaggi ma tenete duro, vi abituerete anche a questo. C’è molto di peggio!!! Per sempio, io dopo 8 mesi tollero la mozzarella cotta e ogni tanto posso mangiarmi una pizza margherita. Olè!

Sembra banale ma di intolleranti ce ne sono una marea! E magari come me all’inizio,
( e un po’ pure ora) non sapete dove sbattere la testa.
Come prima cosa sono andata all’Ospedale IDI di Roma dietro consiglio medico, dove trattano principalmente la pelle e le allergie. Il medico mi ha guardata malissimo, mi ha detto che avevo una colite spastica e che le uniche intolleranze vere e accertate erano al lattosio e al glutine, cioè la celiachia. Mi ha salutata e arrivederci.
Ancora più spaesata avevo deciso di fare un test in un’erboristeria con un macchinario strano. Ho buttato i soldi. Non fate test in farmacia o simili!!!
A questo punto ho prenotato in un ospedale convenziato l’intolleranza al lattosio. Per chi è di Roma e stesse cercando, andate alla Columbus (dietro al Policlinico Gemelli). Costa circa 50€ e ve la fanno in tempi brevissimi.
Preparatevi ad un’alzataccia e a stare tipo 4 ore digiuni senza nemmeno bere. Comunque al telefono vi spiegano tutto, cosa potete mangiare la sera prima e come arrivare al mitico Breath Test. Si chiama così perchè chi è intollerante al lattosio non lo digerisce e quindi quello rimane nell’intestino dove fermenta trasformandosi in idrogeno (ecco perchè ci si gonfia) e provoca una serie di problemi che alla lunga diventano anche dolorosi.
Io ho ripreso un ventre normale dopo circa 4/5 mesi di dieta senza lattosio.
Quando andavo fuori a mangiare, tipo da amici, per non metterli in difficoltà mi portavo il Lacdigest che sono delle pasticchine di enzimi da prendere all’occorenza per digerire il lattosio. Tutto sta a capire la propria soglia di digeribiità, ci sono intolleranze gravi e meno gravi. In generale evitarle è meglio, deve essere proprio una situazione estrema. Se dicideste di prenderlo, consultate il medico!!!

Passato il momento in cui vi piglia male pensando che non potrete mangiare più una mazzafionda, passata la frustrazione da supermercato che non vi permetterà più di andare a fare shopping perchè la sindrome da lettura di ingredienti vi prenderà tutto il tempo libero, ora che avete aperto internet capendo di fare prima, vi scrivo quello che io ho cercato come una disperata! Cioè: dove sta il lattosio e cosa ve potete mangià!
Se avete un’intolleranza grave (per capirci ai limiti della diarrea costante) eliminate assolutamente tutto. Se avete un minimo di soglia, ok! All’inizio comunque eliminate tutto.

La cosa migliore è andare nei grandi supermercati, quelli che per capirci si trovano nei centri commerciali perchè sono i più forniti dove è più probabile che troverete i prodotti di cui vi parlo sotto. Considerate che all’inizio girerete alla ricerca, ma se avete pazienza e soprattutto una buona nonna, mamma o delle buone manine, molte cose potete farvele da soli.

Oltre che nei latticini e nello yogurt, il lattosio viene poi usato come conservante. Quindi:
- no ai cibi in scatola (anche il tonno)
- si alle cose in vetro
- si ancor di più alle cose fresche, così state proprio tranquillissimi.
Oltre ad aver controllato le etichette, ricordate che tutto ciò che è affumicato contiene lattosio, anche lo speck!
Se volete il prosciutto cotto, chiedetelo senza lattosio. Ebbene si, oltre al glutine ce mettono pure quello!
I wurstel hanno il lattosio, ma ringraziate il signor Amadori. Ci sono anche per noi.
Il pane confezionato e i panini contengono latte, ma ci sono quelli senza lattosio.
Poi, parmigiano reggiano e pecorino potete, i formaggi stagionati hanno un bassissimo contenuto di lattosio. Questo sempre se non avete un’intolleranza grave e se avete fatto comunque un periodo di disintossicazione.
La linea Granarolo Accadì prevede oltre al latte, lo stracchino, la mozzarella, la panna da cucina, la panna per dolci. Non è che siano sti gran prodotti, ma almeno un minimo di sfizio ve lo levate! A me all’inizio lo Zymil ha dato fastidio come latte (0,5 di lattosio contro lo 0,01 dell’accadì).
Anche la Mila ( casa del tirolo che produce latte) lo fa senza lattosio e devo dire che è più buono dell’Accadì a mio gusto.
Preparatevi, i prodotti sono o più dolci o leggermente salati (quelli alla soia… bleaaaahhhh!!!)
Esiste il Philadelphia della Kraft senza lattosio ed anche la mozzarella (di altre marche oltre all’accadì).
Se volete comprarvi dei biscotti o delle merendine, c’è la inea Privolat della Misura:
cornetti farciti con albicocca ciliegia o mitico cioccolato.
Il cioccolato fondente potete mangiarlo, occhio sempre e comunque all’etichetta.

Le Gocciole extra dark sono ok!
Della Mulino Bianco potete mangiare le Nastrine, i Cornetti e le Camille. Milk free!

Considerate che all’inizio sono stata molto rigida, poi le cose con su scritto “può contenere tracce di latte” li ho considerati ok, anche perchè significa che vengono prodotti in stabilimenti dove si fanno anche prodotti col latte e che quindi forse potrebbero esserne venuti a contatto. Non è grave, ma se la vostra intolleranza lo è evitate che è meglio.
Alcuni tipi di insalata contengono lattosio ma non ho ancora appurato per certa questa cosa, quindi io ho mangiato tutto tranne la lattuga il lattughino e mi sono data alla valeriana o gallinella.
Niente più piselli e soprattutto fagioli, sono una riserva infinita di lattosio e sembra che anche la cipolla lo contenga. Usate lo scalogno e state apposto.

Ok, io ho finito. Questa settimana vado a rifare le intolleranze perchè ahimè non ho finito di combattere.
Ditemi la vostra! E tenete duro, nella maggior parte dei casi le intolleranze sono transitorie!

Vi lascio i riferimenti per i social e per inseguirci!!! Ihihih!!
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