Emozionata e felice, comincio qui la mia avventura in questo blog di cui sono stata finora lettrice e fan affezionata! Mi presento: sono Roberta Turci, ho 43 anni (Scorpione asc. Scorpione!) e tre anni fa ho frequentato il corso di astrologia karmica con il mitico Prof. Paolo Crimaldi. La mia passione per l’astrologia si è manifestata quando ero ancora una ragazzina e l’incontro con l’astrologia karmica mi ha permesso di integrare e arricchire tutte le informazioni che ho raccolto da appassionata autodidatta negli anni.
Colgo l’occasione per ringraziare ufficialmente Ilaria, che mi ha offerto questo spazio, e Maddalena e Loredana per l’accoglienza e il supporto!
Da qui parte questa rubrica sull’astrologia karmica che spero vi/ci dia utili spunti di riflessione e occasioni di confronto per affrontare insieme questo splendido viaggio che è la vita!
Cos’è l’astrologia karmica?
L’astrologia karmica è l’astrologia dell’anima e l’oroscopo karmico non è altro che la rappresentazione del progetto dell’anima in questa vita. L’interpretazione del tema natale in chiave karmica non può quindi prescindere dal concetto di reincarnazione. L’anima sceglie di incarnarsi, passando dal piano spirituale a quello materiale, per potersi evolvere attraverso le esperienze terrene. Ogni incarnazione è un processo di apprendimento. Ogni evento è un’occasione di crescita, scelto deliberatamente dall’anima prima di reincarnarsi per adempiere al suo compito evolutivo. Il libero arbitrio risiede nella volontà di apprendere la lezione.
Se l’astrologia convenzionale descrive chi siamo e si propone di dire “quando” e “come”, l’astrologia karmica risponde a una domanda ben più importante: “PERCHÉ?”
Contrariamente a quanto molti credono (o piuttosto a quanto una certa astrologia dozzinale e mediatica ha fatto credere per lungo tempo), i corpi celesti non influenzano la nostra vita. La posizione di pianeti e stelle nel cielo non è la causa di ciò che ci accade, ma una sua rappresentazione simbolica su un altro piano (“Come in alto, così in basso”). E poiché nulla è casuale nell’Universo, l’anima sceglie di incarnarsi in un determinato luogo e in un tempo preciso, che corrispondono a una e una sola disposizione dei corpi celesti, perfetti rappresentanti del viaggio che essa dovrà compiere in questa vita.
La carta natale è quindi uno strumento di decodificazione che consente di misurare l’energia, il potenziale, le attitudini e le problematiche di un’anima che ha scelto di reincarnarsi per continuare il suo percorso evolutivo verso il ricongiungimento con l’Uno, da cui tutti veniamo.
Se c’è una Legge che regola le nostre vite, è la Legge del Karma, o legge universale di causa ed effetto. Potremmo esprimerla anche così: “Ciò che semini, raccogli”. Oppure: “Per ogni azione, c’è una reazione uguale e contraria”. In questa vita affrontiamo gli effetti di ciò che abbiamo costruito nelle vite precedenti, e in futuro raccoglieremo i frutti di ciò che stiamo seminando oggi. In perfetta armonia con l’Universo, la legge del Karma opera per mantenere giustizia ed equilibrio nel Cosmo.
Alla luce di tutto questo, è evidente che l’uomo deve assumersi la responsabilità del suo destino, poiché il destino è una sua scelta. Così, le disgrazie e le malattie non sono un accanimento delle divinità o del fato avverso, ma uno strumento evolutivo, opportunità di crescita e di apprendimento delle lezioni che nelle vite passate non sono state comprese.
La vita è una scuola: ognuno ha le sue materie da studiare. Alcune sembrano più semplici perché abbiamo già sviluppato certe abilità nelle esistenze precedenti, altre ci appaiono più difficili perché ci ostiniamo a non studiare abbastanza e non vogliamo comprendere. La vita ci fa ripetere la classe finché non impariamo, e trova sempre il modo di metterci di fronte alle lezioni che non vogliamo apprendere. Più l’anima progredisce attraverso il ciclo delle reincarnazioni, più l’individuo si pone domande sul senso della vita e comprende che ciò che gli accade non è frutto del caso, ma di un preciso disegno in armonia con l’Universo. Basta osservare, e allargare lo sguardo, e si vedrà che solo integrando il concetto di reincarnazione, tutto nell’Universo si spiega. Più ci si allontana dalla visione materialistica della vita e si contempla il viaggio dell’anima, più si comprende il senso dell’esistenza umana.
Nel tema natale (TN), il percorso dell’anima è espresso dagli aspetti tra pianeti lenti e semilenti con quelli personali, tenendo conto ovviamente delle Case interessate da queste interazioni. I modelli karmici nel TN sono raffigurati dagli aspetti conflittuali dei pianeti (congiunzioni, quadrature e opposizioni). Da un punto di vista karmico, tuttavia, anche aspetti considerati tradizionalmente armonici, come trigono e sestile, possono risultare difficili, perché molto dipende dal livello evolutivo dell’anima. Un altro aspetto interessante sul piano karmico è il quintile (72°), che è considerato quello del “destino”, e può indicare un’area in cui l’anima ha deciso di non avere scelta.
In una carta natale, praticamente tutti i fattori hanno un’implicazione karmica, ma alcuni sono simboli forti a cui bisogna prestare particolare attenzione:
- la dominante d’elemento (acqua, aria, terra o fuoco),
- eventuali modelli karmici dati da particolari aspetti tra pianeti lenti e semilenti con i pianeti veloci,
- i Nodi Lunari nei segni e nelle case,
- Saturno, il Signore del karma, ed eventuali aspetti con altri pianeti o punti dell’oroscopo e i suoi transiti,
- i pianeti retrogradi,
- eventuali segni intercettati
- Chirone nei segni e nelle case, e i suoi transiti,
- il Vertex
- Lilith nei segni e nelle case,
- il Punto di Fortuna.
L’interpretazione in chiave karmica del TN fornisce una spiegazione di ciò che il destino ci ha riservato in questa vita e aiuta a comprendere e accettare le esperienze che siamo chiamati ad affrontare. Inoltre, contiene il potenziale evolutivo dell’anima.
Mediante la lettura e la comprensione del TN, che passa necessariamente dalla capacità dell’astrologo di intuire il disegno che si cela dietro i punti apparentemente disgiunti dell’oroscopo, possiamo effettuare un lavoro di autoanalisi efficace.
Come afferma Thorwald Dethlefsen ne Il destino come scelta (Ed. Mediterranee): “L’oroscopo è soltanto il risultante intermedio del cammino finora compiuto attraverso le vite terrene. Non è quindi né casuale né ingiusto. L’oroscopo ci mostra il karma di una persona: è il programma necessario di questa incarnazione”.
L’oroscopo è il copione, ma non dimentichiamo mai che gli attori siamo noi!