«La grazia suppone la cultura, e il dono di Dio si incarna nella cultura di chi lo riceve». Questa centrale affermazione nella Evangelii gaudium di Francesco ha un’origine precisa: Rafael Tello, nome autorevole della «teologia del popolo» e pensatore apprezzato da Bergoglio.
Per la prima volta ne viene qui presentato in italiano il pensiero attraverso i suoi scritti.
Tello (1917-2002) fu consulente dei vescovi argentini tra il 1966 e il 1973, consigliere del Movimiento de Sacerdotes para el Tercer Mundo e dei curas villeros, i preti – appoggiati da Bergoglio – che vivono nelle baraccopoli di Buenos Aires.
Evangelizzare il popolo a partire dal popolo mediante la sua cultura, cioè i suoi linguaggi, i suoi costumi, i suoi modi di interpretare la vita e la storia.
È questo uno dei punti nevralgici del pensiero di Tello, un tomista sui generis che Bianchi ci fa conoscere e apprezzare, aiutandoci a comprendere ancor meglio il magistero del papa venuto «dalla fine del mondo».
«Rafael Tello è stato un regalo dello Spirito Santo alla Chiesa»
Jorge Mario Bergoglio
a cura di Marianna Micheluzzi (Ukundimana)
Testo tratto dal catalogo dell'editrice EMI (Editrice Missionaria Italiana)-Bologna