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Invasioni Digitali: Monte Sant'Angelo.

Da Marlenetrn

Invasioni Digitali: Monte Sant'Angelo.

Rione Junno visto dalla terrazza del Museo Tancredi

Quello appena trascorso è stato un weekend ricco di arte, di storia e di cultura.è stato il weekend che ha chiuso la settimana dedicata al movimento delle invasioni digitali. Orde di persone che munite di cellulari, fotocamere, telecamere e tablet hanno "invaso" i luoghi d'arte che in Italia sono migliaia ma che non sempre hanno il giusto risalto che meritano. 
Invasioni, programmate, organizzate, improvvisate, autogestite ma per ogni invasione un pezzetto di cultura è stata liberata ed ha avuto la possibilità di finire in quel grande fiume che è il web per poter continuare a volare all'infinito, retweet dopo retweet, like dopo like e condivi dopo condividi. 
Perché possiamo anche possedere un grande tesoro, ma se rimane nascosto in un museo o sotto il vetro di una teca, dietro al "divieto di fotografare" difficilmente potrà splendere di quella luce che nasce dall'ammirazione e dalla curiosità di volerlo vedere/toccare con i propri occhi, di conoscerne la storia e di saperne la provenienza. 
In Italia le strade, le chiese, le piazze, tutto ci parla, tutto ha una storia che vale la pena di essere raccontata, una storia che a volte ha radici così profonde che possono spiegare il presente e porre soluzioni per il futuro ma che se non conosciamo, ignoriamo, finisce che dimentichiamo, quindi ben vengano azioni come le invasioni digitali che mettono la tecnologia al servizio della storia. 
Perché oggi la cultura ha valore se è condivisa.
La prima invasione a cui ho partecipato è stata quella sul Monte Cornacchia, organizzata da puglia promozione, sabato invece è stata la volta di Monte Sant'Angelo.
Di questa cittadina, arrampicata sulla roccia del Gargano ve ne avevo già parlato questa estate in occasione del Fest'Ambiente Sud un appuntamento per me ormai imperdibile di ogni estate, che mette a nudo l'animo artistico e sensibile di questo paese sempre attento a mantenere ben alta l'attenzione verso la cultura.
Monte Sant'Angelo è nota per la Basilica di San Michele che è stata da poco dichiarata patrimonio dell'Unesco è costituisce il fulcro del turismo religioso di capitanata, assieme alla vicina San Giovanni Rotondo. Monte però non è solo San Michele e pellegrini e partendo proprio dalla famosa grotta è possibile andare alla scoperta di una ricco passato fatto di re, nobili e pellegrini che nel tempo hanno forgiato l'anima e scritto la storia.
L'invasione digitale di Monte Sant'angelo parte dal Castello Normanno, Svevo, Aragonese.

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Torre del Castello

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Dal castello era possibile accedere a tutte le entrate di Monte Sant'Angelo

edificato nell'800 dal Vescovo di Benevento, Orso I, fu oggetto di diverse rivisitazione architettoniche, fino a quanto gli Svevi con Federico II ne fecero la residenza della contessa Bianca Lancia di Torino che prima di diventare sua quarta moglie sposata per procura, venne imprigionata per tradimento, ma pare si taglio i seni come atto di fedeltà e questo gesto le valse il matrimonio e il titolo di contessa. 

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Ingresso interno del castello

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Sala del Tesoro

Successivamente gli Angioini fecero del castello una prigione di Stato e si dovrà aspettare l'arrivo degli Aragonesi che dotandolo di due nuovi torrioni, di cui una a forma di carena di Nave, lo consacrano definitivamente allo splendore eterno.
Ad oggi il castello è di proprietà del comune che lo apre per visite, conferenze e matrimoni e all'interno è possibile ammirare una ricerca fatta sulle trame tessili e gli abiti tipici dei periodo longobardo.

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abbigliamento tipico dei soldati

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Abbigliamento tipico delle donne nel quotidiano.

Dopo il castello scendendo verso il quartiere antico di Monte il Rione Junno, l'invasione ha interessato Il Battistero di San Giovanni in Tumba detto Tomba del Rotary.

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Il Battistero dall'esterno

All'interno del battistero si conserva un epigrafe su cui è possibile leggere "tuba Rotary" ma come ci ha spiegato la guida, il termine tumba ha un larga interpretazione il latino e tra i vari significati si ipotizza quella della commissione della "tumba" da parte del Rotary. 
La struttura risale al XII secolo ed è costituita da una base quadrata con corpo a prisma, due ordini di finestre e tante sculture decorative.

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Il Battistero dall'interno.

L'ingresso è caratterizzato da due basamenti, probabilmente non originali, raffiguranti la cattura di Gesù nel giardino del getsemani e l'altra, quella superiore, scene tipiche della passione di cristo.

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Basamenti sull'ingresso del Battistero


Il Battistero di San Giovanni fa parte di un complesso monumentale di tre strutture che comprende anche la chiesa di San Pietro e quella di Santa Maria Maggiore, poste rispettivamente a destra e sinistra del battistero.
Seguendo la linea religiosa intrapresa nella scoperta delle origini del battistero, l'invasione entra nel cuore di Monte Sant'angelo, ovvero nella Basilica-Santuario di San Michele Arcangelo.


Invasioni Digitali: Monte Sant'Angelo.

Ingresso della Basilica-Santuario di San Michele

La tradizione vuole che la basilica risalga al 490, anno della prima apparizione dell'Arcangelo a Monte (in tutto l'arcangelo apparirà tre volte). 
La struttura è costituita da un livello superiore: il portale monumentale e il campanile; e uno inferiore: la grotta, alla quale si accede dalla scalinata angioina.

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Il campanile del Santuario

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Particolare del portane monumentale del santuario

La storia della grotta è molto lunga e complessa, ricca di aneddoti e particolarità che mi hanno affascinata e rapita. Scriverla qui non è come ascoltarla nella grotta, rapiti dal silenzio che trionfa, con l'umidità che appanna gli obiettivi delle reflex e il marmo liscio dei pavimenti consumato da migliaia e migliaia di pellegrini che ogni anno qui vengono in preghiera. La grotta è da visitare di persona per coglierne al pieno la bellezza e la spiritualità, cosa che vale anche per tutto il paese di Monte Sant'Angelo.

Invasioni Digitali: Monte Sant'Angelo.

particolare della decorazione esterna del Santuario

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particolare della decorazione esterna del Santuario

Dal 2011 la basilica è stata dichiarata patrimonio dell'Unesco e nel 2014 il National Geographic l'ha inserita tra le 10 grotte più belle al mondo, unica dell'Italia.

Invasioni Digitali: Monte Sant'Angelo.

Acquasantiera della grotta

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Uno dei tesori più importanti della grotta: il bassorilievo raffigurante la trinità orizzontale, rarissimo, poiché si tendeva sempre a raffigurare la trinità in maniera verticale.

In occasione delle Invasioni Digitali accompagnati dalle guide e dal sindaco gli Invaders hanno avuto la possibilità di visitare anche le cripte sotterranea del santuario, dove si conserva l'antico percorso di pellegrinaggio verso la grotta e dove è stato allestito il museo lapidario.

Invasioni Digitali: Monte Sant'Angelo.

esplorando la cripta della grotta in cui è stato allestito il museo lapidario.

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esplorando il museo lapidario

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non tutti i pezzi che compongono il museo lapidario appartengono alla gratta di San Michele

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l'originario ambone della grotta ricco di simbolismo.
il Leone raffigura Dio, l'Aquila la parola.
Dio attraverso la parola arriva all'uomo. 

Usciti dalla grotta, increduli ed affascinati da tanta storia e tanta bellezza, l'invasione continua nel Museo delle arti e tradizioni popolari "Giovanni Tancredi".

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arredo scolastico de "la casa dei bambini" istituto di Monte Sant'Angelo

Il museo ha vissuto periodi altalenanti che l'hanno portato dal fasto all'oblio fino agli ultimi tempi in cui il suo patrimonio di fotografie, attrezzi e utensili, ricchi di storia e tradizioni delle donne e degli uomini di Monte Sant'Angelo, è stato quasi del tutto recuperato e riconsegnato ai visitatori del museo.

Invasioni Digitali: Monte Sant'Angelo.

miniature in legno realizzate da Tancredi di alcuni sistemi di lavoro, venivano utilizzati nelle mostre per diffondere il sistema in altre zone.

Il museo è strutturato su tre livelli, al piano terra sono esposti gli utensili legati ai lavori maschili extraurbani, ovvero svolti nei campi o fuori dal centro del paese. Al primo piano c'è tutto ciò che riguarda il lavoro femminile e quello maschile urbano, ovvero svolto nel paese, mentre al secondo piano è attrezzata un area interattiva dedicata a laboratori e attività museali. 

Invasioni Digitali: Monte Sant'Angelo.

attrezzatura tipica del lavoro contadino

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attrezzatura tipica da lavoro contadino.

Sono le 22:00 quando usciamo dal museo Tancredi, il cielo azzurro/grigio è ormai scuro, l'invasione iniziata alle 18:00 è compiuta!
Un pezzettino della cultura di Monte Sant'Angelo, grazie a questo post, alle foto degli invaders #invadimontesantangelo , ai video, ai tweet e agli status condivisi è ora libera di volare nel web.
Grazie a Pasquale Gatta responsabile ufficio comunicazione del sindaco di Monte Sant'Angelo per l'organizzazione e l'invito, al Sindaco per l'ospitalità e alle guide Giuseppe Palumbo e Lea Basta che ci hanno fatto appassionare e innamorare delle mille e una storia che hanno attraversato il paese di Monte Sant'Angelo.
Informazioni Utili:
Il sito dedicato a turismo è: www.turismomontesantangelo.it  ci trovate tante info utili sul come arrivare, dove dormire e dove mangiare, e relative anche a tutti i luoghi da visitare che non si esauriscono con quelli toccati nell'invasione, nonché parte della storia legata al culto di San Michele che nel post vi ho solo accennato.

Il comune è anche presente sui Social Network: Facebook e Twitterè attiva dal 2013 la MSA Card che con 6 euro consegna ai turisti le chiavi della città in pratica si acquistano in unica soluzione l'ingresso ai principali luoghi di interesse storico culturale di Monte Sant'Angelo, compresa la Basilica di San Michele.

Un occasione furba per saltare la fila da acquisto ticket e sapere gia cosa andare a visitare.

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