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Invidia: 5 consigli per gestirla e superarla

Da Genna78

Invidia: 5 consigli per gestirla e superarla

Invidia: 5 consigli per gestirla e superarla
Sei mai stato "preso dall'invidia"?
Hai mai
invidiato qualcuno per ciò che possedeva?
Scommetto di si... infatti l'invidia è uno dei
sentimenti più presenti nella nostra società.
I motivi sono molti, ma devi sapere che si
tratta di una questione molto antica, di cui
hanno discusso filosofi e psicologi di
ogni tempo... oggi ti mostro 5 passi
per gestirla.
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Sei riuscito ad ascoltarlo? Dopo averi parlato
della "gelosia" e di altre emozioni negative
oggi parliamo di "invidia". Scommetto che
c'è chi ha letto la mia prima domanda ed ha
detto: "ma io non sono invidioso". Di certo,
come per tutte le emozioni esiste un grado
di pervasività. Cioè ci sono persone che
la provano con forza e chi non sembra
"provare nulla"...
...la verità è l'essere umano è attrezzato per
provare ogni gamma di emozione, dalla più
sublime a quella più tetra. Le emozioni sono
dei segnali che ci aiutano ad orientarci nel
mondo, esserne consapevoli è il primo passo
verso una maggiore "intelligenza emotiva".
"Quindi Genna vuoi dirmi che siamo tutti un
po' invidiosi?"
No, voglio dire che provare invidia così come
provare qualsiasi altra emozione è qualcosa di
assolutamente normale. Se pensiamo in termini
evolutivi possiamo immaginare che l'invidia si
sia evoluta per un motivo. Se ad esempio la
rabbia sembra essersi evoluta per raggiungere
i nostri obiettivi più facilmente (se ci pensi
le cose che fanno più arrabbiare sono gli
ostacoli verso ciò che desideriamo)...
...possiamo vedere l'invidia come una modalità
di acquisizione di qualcosa che non abbiamo e
che, presumibilmente è utile per la nostra
sopravvivenza. Come ti raccontavo nel podcast:
vediamo una persona che ha un certo tipo di
vantaggio ed iniziamo a volerlo anche noi.
Detta così sembra avere poco a che fare
con la sopravvivenza, ma se ci pensi
bene...
...mentre oggi puoi vedere il nuovo iPhone e
sentirti invidioso, perché lo desideri, un tempo
le cose desiderate erano cose che garantivano
la sopravvivenza più che uno "status sociale".
Oddio, in realtà anche lo "status" garantiva
una certa capacità di sopravvivere, ed è
anche forse per questo che si è evoluta
l'invidia.
"In che senso lo status è utile per sopravvivere?"
Per due motivi importanti: il primo deriva da ciò
che stiamo dicendo, cioè che chi ha uno status
sociale più alto a meno probabilità di essere
"attaccato" e quindi "ucciso" (mi riferisco
sempre ai nostri antenati). Ma lo "status" ha
un qualcosa di ancora più subdolo alla base...
...il fatto che se non hai "uno status" nel gruppo
rischi di essere estromesso (il famoso ostracismo)
e questo, secoli fa, poteva determinare la tua
sopravvivenza. Infatti se venivi messo ai margini
di una società antica, probabilmente saresti stato
vittima di attacchi esterni, non essendo più
protetto dagli stessi membri del tuo gruppo.
Questi meccanismi evolutivi sono ancora dentro
di te :) Lo so che la cosa può spaventare ma è in
realtà una presa di coscienza molto interessante.
Sapere che le tue emozioni si sono evolute per
farti sopravvivere meglio...e se ci pensi bene
quelle regole valgono ancora. Se ad esempio
hai un alto status sociale è molto probabile
che tu abbia più probabilità di vivere e
riprodurti.
Insomma l'invidia è un sentimento che ancora
oggi ci è utile, ma non più come prima. Ed uno
dei motivi per cui è bene imparare a gestirla è
che oggi "siamo spinti all'invidia". Mentre un
tempo l'invidia era un meccanismo volto al
raggiungimento di una qualità di vita, oggi
(soprattutto a causa del consumismo sfrenato)
l'invidia serve alle aziende per vendere più
cellulari e auto.
Guarda questo video: 

Quando dice "come mai una vecchia vuole il
profumo di Charlize Theron? perché in fondo in
fondo, vorrebbe sentirsi figa come lei". Oppure
è ancora più illuminante quando dice che siamo
"fottuamente terrorizzati dal giudizio degli altri".
Insomma che ti piaccia o meno Balasso il mio
consiglio è di guardarti tutti i suoi video, ci
sono enormi perle di saggezza
(altro che psinel ;))
Ragazzi passeri tutto il tempo a commentare i
video di Balasso, davvero, se hai 10 minuti
guardatelo tutto fino in fondo. Perché c'è più
saggezza li sull'invidia che in qualsiasi altro
posto sul web. Ok, è leggermente irriverente
ma è un concentrato di saggezza...ecco posso
dirti che ammiro e stimo Balasso non perché
"vorrei essere come lui" ma perché dice
cose che penso anche io.
Quindi l'ammirazione e la stima è qualcosa di
diverso dall'invidia... Kierkegaard fa una netta
differenza fra "invidia e ammirazione" e ci
mette al centro l'orgoglio: "mentre l'invidia
è un'infelice affermazione si sé, l'ammirazione
è una felice perdita di sé". Con questo vuole
dire semplicemente che:
Se guardi una persona che sa fare o possiede
qualcosa che tu non hai, immaginando un
meccanismo evolutivo sano, tu dovresti
andare da quella persone e diventare un
"suo allievo", per farti spiegare come ha
fatto a raggiungere X. In altre parole stai
ammettendo che ti manca qualcosa che
"lui" può darti.
Mentre l'invidia non ti permette di andare
dal tizio e chiedergli "come hai fatto", anzi
è un sentimento che può portarti (come ti
dicevo nel podcast con la storia del "mal
comune mezzo gaudio") a desiderare che
neanche lui abbia quel vantaggio, ed il
motivo è semplice...
...perché quel vantaggio (nella testa di chi
prova invidia) è qualcosa che indica che tu
"non sei come lui". Che "ti manca qualcosa"
che dovresti fare per "essere così". Secondo
te, quale di questi due meccanismi è
maggiormente vantaggioso per la tua
crescita personale? ;-)
Lascia un commento qui sotto e fammi sapere
che cosa ne pensi... clicca su mi piace!
A presto
Genna
Ps. E' da poco uscito il libro di Matteo Santiloni
"La persuasione nell'era del Web", nel libro ci
sono anche io :) Scarica Guarda il video e
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di Matteo.


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