Magazine Cultura
Questo piccolo libro si gusta come un assaggio raffinato sul quale il palato si sofferma per capirne sfumature e piccoli segreti. La letteratura che riguarda Mozart è sterminata, probabilmente con un po' di scetticismo ci si accosta oggi all'ennesima pubblicazione che riguardi il suo genio, ma questo racconto non delude, anzi lo si finisce con la sensazione di aver passeggiato fra decine di stanze precluse ai più e con la certezza di aver meglio compreso alcune pieghe del carattere del compositore salisburghese. Il racconto è affidato ad Aloysia Weber, che ormai anziana ripercorre i ricordi più significativi della sua fresca giovinezza e il suo privilegio di aver frequentato Amadeus, esserne stata amata e averlo rifiutato. Su questa base si innestano i rimpianti di un tempo ormai lontano, nel quale il genio di Mozart vibrava dei suoi successi maggiori, come pure delle delusioni, le cadute, le piccole e grandi frustrazioni dell'artista. Il racconto in prima persona è leggero, mai solenne, piuttosto possiede tutta la vivacità del capriccio della Aloysia fanciulla amata dal pubblico per le doti canore, il fascino che ella esercita su Amadeus, la scelta di sposare il noto attore Joseph Lange, il turbinare di eventi che vive nella Vienna più splendente, brulicante di artisti, fervida di quell'arte che resterà eternamente celebrata. Sembra il racconto della sola Aloysia, in realtà è la narrazione indiretta di un Mozart che scopriamo nella sua umanità meno nota, con le sue ombre e il plauso del pubblico adorante dinanzi alle sue irripetibili creazioni. Il Mozart che precipita nella censura dei regnanti perchè le sue opere troppo sfacciatamente mettono in scena l'altro aspetto della società del tempo, quello che i potenti non vogliono vedere, del servo che si fa protagonista e si fa beffe di essi. C'è il suo genio e allo stesso tempo le sue fragilità e malinconie, attraverso lo sguardo di una donna intelligente e acuta osservatrice, che non può che sentirne la mancanza e la nostalgia dell'assenza, certa che il tempo non abbia potuto rimuoverne l'indelebile "presenza".
Possono interessarti anche questi articoli :
-
Dinamite!: la Dinamo Sassari campione d'Italia
In origine qui, oggi, in questo spazio, doveva esserci una recensione di un disco. Niente di più facile: l'articolo era già bell'e pronto. E che ci vuole!... Leggere il seguito
Da Ant
ARTE, CULTURA -
Il Cinema Ritrovato all’insegna di Bergman, Keaton e Welles
L’avrete sentito molte volte: “È un festival da non perdere”, tanto che questa frase potrebbe risultare insignificante alla maggior parte delle persone. Leggere il seguito
Da Mattiabertaina
CINEMA, CULTURA -
[Segnalazione] Il Golem di Gustav Meyrink
Una nuova traduzione arricchita dalle illustrazioni originali di Hugo Steiner-Prag e da un corredo di note attente ai significati occulti del capolavoro di... Leggere il seguito
Da Lafenicebook
CULTURA, LIBRI -
Gianluca de Rubertis – “Dal tramonto all’album”
La messa in immagini del suo universo sonoro, il progetto ambizioso di mettere in scena l’idea musicale che ha sostanziato la sua prossima produzione... Leggere il seguito
Da Taxi Drivers
CINEMA, CULTURA -
AGNOSTIC FRONT – The American Dream Died (Nuclear Blast)
Il “sistema” è l’insieme di dettami e di figure chiave che vanno a comporre la società in cui viviamo. Quasi tutto il pianeta è regolato da questo sistema. Leggere il seguito
Da Cicciorusso
CULTURA, MUSICA -
Ernest Haas: Reconstructing London.
Le grandi arterie di Shaftesbury Avenue e Regent Street sono immediatamente riconoscibili negli scatti che il fotografo austriaco Ernst Haas (1921-86) dedica... Leggere il seguito
Da Nebbiadilondra
CULTURA