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Io confesso

Da Francesca_82
Io vi ammiro.
Vivo in campagna ma non tocco una zappa credo da un anno. Ora mi occupo delle piante mediciali e aromatiche perché confessiamo: sono facili, ma per il resto con me è la muerte cerebral. Paradosso?
C'è stata una esplosione mediatica e sociale sul downshifting e in particolare sul ritirarsi a vivere circondati nel verde, ritornare a prendere la zappa in mano, alzarsi all'alba o più urbanamente farsi almeno l'orto sul balcone. Si leggono in giro prediche più o meno lunghe sul mangiare sano, di stagione, biologico, pure io le sostengo.
Io ammiro quelli che fanno lo sforzo di seguire costantemente le germinazioni anche se lavorano tutto il giorno fuori casa e trovano pure il tempo di fare il pane.
Invidio quelli che in estate si godono i peperoni del loro orto, fanno i saponi e hanno 3 figli.
Lovvo quelli che spruzzano infuso di aglio sulle foglie delle piante per eliminare i parassiti e allo stesso tempo lavorano all'uncinetto.
Stimo quelli che usano libri di agricoltura biodinamica e rimedi di piante per curare le piante, vanno in bici in città.
Dovrei imparare da loro la pazienza e la dedizione.
Perché non posso che prostrarmi ai loro piedi, io in confronto non sono niente.
E devo anche fare una confessione: ho ceduto, per 20 minuti circa il mio cervello ha subito un black out e ho ceduto ai piaceri della città. Qualiiiii?? Comeeeeeee? Peccccchéeeeeeeeee???
Intro:
Parliamo del giorno in cui una nostra amica a tradimento ci ha fatto qua in casa una dimostrazione delle pentole  SaladMaster , perché lei viene pagata in base alle presentazioni che fa e sapendo che noi non eravamo esattamente favorevoli, si è auto-invitata a pranzo e ZAC, tira fuori l'artiglieria pesante. Si mette ai fornelli e cucina un po' di tutto e tutto SANO. Sapete SANO? Riso integrale bollito senza acqua, bollito di verdure...senza acqua...lasagne veg senza olio nè sale. I sapori delle (nostre) verdure erano massimizzati, però fatemelo dire: BASTA! Già mangiamo sano sanissimo tutti i giorni, respiriamo aria pulita, andiamo in bici, passiamo la giornata all'aria aperta, non ci ammaliamo, facciamo yoga prendendoci cura anche del nostro spirito, abbiamo fatto praticamente voto di povertà, ma ve prego, non toglietemi pure l'olio e il sale e un po' di frittume quando ci vuole.
Cosa c'entra?! C'entra perché downshifting vuole anche dire mangiare lento, di stagione, biologico. Fatto.
Ma con il SaladMaster (che tra l'altro il set di pentole in titanio costa 1300€) no, non ce la faccio, è troppo troppo sano e di qualcosa bisogna pur morire no? Allora lasciatemi ogni tanto il fast food: giovedì sera ho magnificamente mangiato un kebab di felafel perché ero da sola in casa, con il nano dormendo e Raul fuori con gli amici. Gli ho chiesto quindi di portarmi qualcosa da mangiare ed io felicissima di ricevere questo paninazzo che sto ancora digerendo.
Si, ho sbagliato, confesso.
Ho ceduto alle tentazioni del cibo rapido e leggere il libro sulla MacDonalizzazione della società non mi ha insegnato niente.
Avrei potuto farmelo in casa quel panino, invece ho mangiato verdure...contaminate e che non sapevano di niente combinate con felafel di ceci probabilmente OGM.
Tra l'altro il mio stomaco si sta ancora vendicando, sic!!
Non potrò più guardare il campo traboccante di verdure come prima. Le ho tradite. Mi sono fatta prendere dalla pigrizia.
Mi merito quindi un castigo esemplare: 3 giorni di digiuno terapeutico a base di sciroppo d'albero.
Vado.

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