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Io da Marchionne?…neanche una Panda usata!

Creato il 05 febbraio 2011 da Asinistra

Io da Marchionne?…neanche una Panda usata!

...Sono di pubblico dominio le intenzioni di Marchionne per cui la Fiat attraverso la fusione con la Chrysler nel giro di pochi anni potrebbe trasferirsi a Detroit.

La notizia avrebbe del grottesco, e istintivamente verrebbe pure da ridere se dietro non ci fosse quello che in Italia lo si può descrivere come il “dramma del lavoro”.

In forse ci sono addirittura gli impianti.

E’ da questa mattina che mi ritorna in mente quando il piduista di Arcore c’aveva definito “coglioni” perché avremmo votato a “sinistra” o  “centro sinistra”. Oggi il problema che mi pongo è di fare la conta su quanti nel Governo, nei sindacati e come politici nazionali e locali, sono stati talmente rincoglioniti o in malafede, da schierarsi a favore dell’accordo Fiat contro la Fiom, senza chiedere quello che è l’ABC in una trattativa di così alta  rilevanza. Il piano industriale della Fiat!

 Nella fattispecie ciò che riguarda l’impianto di Mirafiori, ma a questo punto tutto ciò che riguarda, la tra poco, ex azienda torinese.

Quello che mi provoca un autentico vortice testicolare è quest’anno di cassa integrazione prevista nell’accordo sottoposto a referendum, che come bravo contribuente contribuisco ad erogare a difesa degli interessi di Marchionne, e non di sicuro a difesa del potere d’acquisto dei lavoratori Fiat.

Tra i distruttori dei diritti continuano a distinguersi la cisl e la uil che dopo le posizioni sulla fiat sono andati alla firma di un accordo separato per i lavoratori del pubblico impiego. Sempre di più se ce ne fosse stato bisogno, dopo il caso Fiat hanno dimostrato di essere notai del governo-pensiero.

…A Genova in quell’angiporto tanto raccontato e cantato da De Andrè succedeva spesso di essere avvicinati da individui “pittoreschi” che facevano balenare la possibilità di fare un buon affare, magari acquistando a metà prezzo, anzi anche a meno un’autoradio, un registratore, o qualche diavoleria che era appena arrivata in porto e di cui necessitava la vendita più velocemente possibile. Una parvenza di trattativa, e poi, l’affare veniva concluso. All’acquirente a quel punto veniva consegnata una scatola con sopra le foto dell’oggetto e nel momento in cui si iniziava a spacchettare per controllare la conformità della merce, una voce per la strada urlava….”la madama..la madama..! Non c’era più il tempo per aprire la scatola, stava arrivando o la finanza o la polizia per qualche retata e, l’acquirente si allontanava velocemente con la scatola pesante mentre il venditore si dileguava tra i “carruggi” con i soldi frutto della trattativa.

Epilogo : Non ho mai capito quale era il reale prezzo del Mattone.

Riusciremo a comprendere il prezzo dell’accordo alla fiat Mirafiori?

Loris

 

Ps. Le rassicurazioni che Marchionne ha dato verbalmente in giornata al ministro Sacconi sono irrilevanti. Come le famose 10 domande di Repubblica a Berlusconi, a Marchionne, visto che non è stato fatto prima dell’accordo di Mirafiori, il governo, la città di Torino e la regione Piemonte dovrebbero chiedere…”IL PIANO INDUSTRIALE”


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